Frank Thomas (proprietaria di BKS) in fallimento

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10 comments posted
azz... scusate l'inizio del

azz... scusate l'inizio del commento poco formale ma ripeto: azz...

mi dispiace principalmente per la bks clothing perchè tra le marche commerciali non certificate è quella che presenta una delle migliori qualità sia dal punto di vista dei pellami che delle finiture...

Posted by Mago on Mer, 02/02/2011 - 08:44
Secondo me la tuta

Secondo me la tuta Silverstone che era molto buona è stato un mezzo buco nell'acqua... commercialmente intendo, tanto che l'hanno anche sostituita. Il resto della gamma non è niente di speciale.

Credo che in tempi di crisi la contrazione riguarda soprattutto i marchi low-cost, che hanno i rincarichi minori...

ritratto di admin
Posted by admin on Gio, 03/02/2011 - 14:20
In pratica.....la quasi

In pratica.....la quasi totalità del mercato è fatta di roba che è solo decente,quasi tutto esce dalle solite fabbriche a migliaia di km. da noi,se spendi di più al 90% lo spendi solo per il marchio e la maggior parte di chi compra non lo capisce e crede solo a quella latrina della pubblicità.
Risultato,chi ti fà spendere meno salta e chi ti dà più o meno la stessa merce "passabile" ma a prezzo ben più alto se la ride vedendo i più onesti che saltano.

Posted by Cristian72 on Gio, 03/02/2011 - 23:43
mah, ti dirò... io credo che

mah, ti dirò... io credo che i marchi italiani storici abbiano un minimo di qualità... il problema è il proliferare di prodotti di infinite marche che inseguono la moda dettata dagli "italiani"... perché il motociclista è essenzialmente modaiolo.

Queste infinite marche si cannibalizzano a vicenda e producono al 90% immondizia.

BKS leather è stata aquisita da Frank Thomas... probabilmente dopo un periodo di vacche grasse vendendo tute cinesi la FT ha avuto liquidità per espandersi in una fascia media e top (bks clothing e bks leather).

Probabilmente rimarrà la BKS Leather, che con la sua nicchietta e qualche commessa delle ff.oo. inglesi se la continuerà a cavare.

D'altronde è il "leader" della piccola nicchia delle tute certificate... difficilmente andrà persa l'esperienza.

Per quanto riguarda la linea di tute buone realizzate da BKS in forma industriale... beh, peccato perché era meglio di altre... ma d'altronde si guardi al catalogo attuale, hanno tolto in massa le protezioni alle anche, per andare incontro ai soliti modaioli.... con scarsa fortuna...

ritratto di admin
Posted by admin on Ven, 04/02/2011 - 02:59
ho toccato con mano le tute

ho toccato con mano le tute della linea 2010 e, sebbene i pellami fossero migliori e leggermente più spessi nella linea 2009, le protezioni alle anche ci sono ancora nelle tute.

Sui pellami ad esempio sono passati da pelli da 1.3-1.5 mm di spessore (quindi fino a 3 mm nelle zone doppio strato) a pellami da 1.2-1.4 mm. Su questo non mi sento di dire che hanno peggiorato perchè ho il brooklands della linea 2009, le pelli sono spessissime e i doppi strati sono estremamente estesi, ad esempio tutto l'avambraccio è doppio, però ti impaccia troppo i movimenti, ho provato di contro un modello analogo della linea 2010, che poi a vederlo attentamente è lo stesso brooklands con pelli di altri colori, il fatto che le pelli siano leggermente meno spesse aiuta a muoversi meglio (parliamo in media di un decimo di mm)

Ho visto anche io qualche loro nuovo pantalone senza protezioni ma dove non sono applicate (nei modelli più economici) c'è comunque la tasca interna per le betac che costano al massimo una decina di euro in più.

Posted by Mago on Ven, 04/02/2011 - 08:28
bah...?!

Per me erano di bassa qualita' tutte dalla F T a BKS,la solita roba pakistana,le F T poi lasciamo stare,ho avto esperienza di ragazzi che le compravano a 350€ poi appena scivolavano in pista si aprivano tutte le cuciture,ne abbiamo riparate moltissime.Il pellame è si importante ma se si usano filati non tecnici,si va poco lontano,poi se non si fa uso di doppie triple cuciture,siamo al solito punto.L'abbigliamento pakistano è di bassissima qualita' come il cinese.Il pellame poi...avrei paura ad indossare certi capi,ho parlato cpn aziende conciarie che hanno venduto tutti i loro prodotti chimici nocivi utilizzati per trattare le pelli a Cina Pakistan dove le leggi non proibiscono il loro utilizzo,parlo di cromo ecc...quindi potete toccare un capo con un pellame morbido molto bello al tatto,ma trattato con i peggiori prodotti chimici cancerogeni ecc...Only Made in Italy ma soprattutto prodotti certificati pellami alnaturale e con test reali riguardo a resistenza,perchè mettere una pelle di 1,5 non significa + resistenza,il vitello normalmente 1,1-1,2 mm utilizzato per abbigliamento moto Italiano,subisce un trattamento che gli conferisce le qualita' tecniche specifiche riguardo a resistenza a strappo abrasione ecc...questo è il mio punto di vista poi ognuno è lbero di dire la sua Smile

Posted by Pizza on Lun, 18/04/2011 - 22:47
Batty mi pare di capire che

Batty mi pare di capire che tu sei del settore e che quindi avrai delle info in più rispetto a noi comuni mortali,purtroppo senza informazioni non è che si possa dire tanto,anzi si finisce probabilmente col dire fesserie generate dall'intuito perchè questa è l'unica cosa che abbiamo per giudicare i prodotti,neanche le omologazioni ci aiutano visto che poi guanti e stivali CERTIFICATI si bucano solo a guardarli.
Se tu ne sai di più allora ben venga,sono tutto orecchi......only made in italy?bene,fà i nomi.Io sò di Gimoto,Giudici,Vircos,c'è qualcun'altro?Fanno tutto loro quì oppure nel listino buttano dentro anche roba d'importazione?E anche se confezionano quì le pelli da dove arrivano,come sono trattate,che test hanno fatto?
Quello che manca è la trasparenza,non c'è un'azienda che dica per filo e per segno cosa fà e come lo fà,neanche chi avrebbe solo interesse a dirlo......figuriamoci quelle "blasonate" che di italiano hanno solo il conto in banca,e sempre che non ne abbiano anche uno alle Cayman.

Posted by Cristian72 on Mar, 19/04/2011 - 22:17
re

sono daccordo con te che manca trasparenza,non posso dire quale azienda è meglio o peggio,credo che non realizzino tutti i loro prodotti in Italia,come ad es i guanti...difficile siano made in italy anche per le "piccole" sopra citate aziende,solitamente pakistan o china,o altri prodotti da loro venduti,questo credo sia dovuto ad un elevato costo di produzione.
Per quanto riguarda le pelli,filati,i test ecc... bè sto preparando una sorpresina,e voi mi avete aiutato molto nel capire cosa inserire per quanto riguarda la trasparenza,io non posso parlare delle altre aziende,su cosa utilizzano,anche sapendo e se mi esponessi solo un minimo mi scriverebbero subito.
Spero che tutta questa trasparenza nei confronti dei clienti,serva a fargli capire che sta acquistando un capo costruito secondo le norme e con materiali omologati,riuscira'questo a superare il "marchio"???!!!lo spero,molti comprano anche solo per avere scritto Dainese o altro...Sad ...
Vi ringrazio molto per l'aiuto che mi date.
Presto vi aggiornero' e chiedendovi un vostro parere Smile
apprezzo veramente molto tutto cio' che fate sul forum.

Posted by Pizza on Mer, 20/04/2011 - 11:29
Aspetto con impazienza la

Aspetto con impazienza la sorpresina.smiley

Ci vorrebbe la cultura per lascirsi alle spalle marchi e pubblicità,non è che ne abbiamo molta in stò paese,ma vedrai che qualcuno sicuramente apprezzerà una maggior trasparenza,io di sicuro.Un esempio di trasparenza per me sono le tedesche Alne,Erbo,Schwabenleder,basta guardare i loro siti.

Io non dico di dare giudizi,meglio o peggio ecc.,cosa che può rivelarsi anche pericolosa per chi lo dicesse,ma solo di dire chi fà cosa e come lo fà e che noi come utilizzatori dovremmo pretendere di saperlo.

I costi di produzione sono per lo più una scusa sennò non si capirebbe come ad esempio una Gimoto WAS costa come,se non anche meno,una top di gamma delle "blasonate".La verità è che i piccoli sanno essere efficenti,le grandi invece no,hanno gerarchie aziendali inutili dispendiose e controproducenti,non sanno lavorare in gruppo perchè ognuno si fà i fatti suoi e i propri interessi,inseguono inutili scartoffie come le ISO di quà e di là che non servono a niente,sprechi su sprechi,sovraproduzione e via dicendo........e invece di risolvere tutti questi problemi (e magari cercare di imitare i giapponesi che questi aspetti li hanno combattuti e risolti fin dagl'anni '60) scelgono la strada più semplice dell'esternalizzazione a basso costo e a rimetterci siamo noi caproni belanti che ci beviamo tutte le puttanate che ci dicono.

Posted by Cristian72 on Mer, 20/04/2011 - 13:32