Novità sulle certificazioni di protettori e abbigliamento per motociclisti

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6 comments posted
Correggendo gli articoli di

Correggendo gli articoli di Alax inserisco spesso anche delle mie considerazioni.
In questo caso ne aggiungo un paio qui in calce.

Ad esempio io non sono totalmente contrario al paraschiena da colonna vertebrale. Se riuscissero a farlo che sta veramente al suo posto... potrebbe essere interessante per l'uso estivo, che so in città, o per chi va in motorino... o per il turismo leggero con una piccola enduro...

La formula del chest non l'ho capita... che bisogno c'era e che differenza c'è rispetto al solito metodo...

Come sempre invito tutti a dire la propria o fare eventuali domande qui nei commenti!

ritratto di admin
Posted by admin on Mar, 06/09/2011 - 01:39
Grazie Alax!

Grazie della "fotografia" chiara ma esaustiva di quello che bolle in pentola per le certificazioni Smile
È per caso prevista una roadmap con le tempistiche per la finalizzazione delle varie certificazioni...?
Thx!

ritratto di ruggibrante
Posted by ruggibrante on Mar, 06/09/2011 - 08:25
Quante novita'! Grazie delle

Quante novita'! Grazie delle utili informazioni!
Rispondendo a Conny: fornire un'indicazione sulla distribuzione della forza residua, in linea di principio, e' giusto e molto interessante, andando a toccare alcuni argomenti che avevamo trattato in molti posts anche qui. In principio tale informazione dice molto su come reagisce il paraschiena all'impatto. Non ho approfondito in dettaglio quanto dite nell'articolo, per cui parlo per principio.

Concordo con te riguardo il paraschiena "ridotto". Infinitamente meglio quello completo, ma c'e' una gamma di persone che oggi non indossa nulla e domani indosserebbe il paraschiena ridotto: buon per loro. Qualche ferito grave in meno, qualche vita salvata in alcuni casi.

ritratto di Taym
Posted by Taym on Mer, 07/09/2011 - 00:29
bellissimo articolo!!devo

bellissimo articolo!!

devo ammettere che sono contento riguardo l'obbligatorietà della certificazione per i guanti, ovviamente quelli di livello 2 saranno rari ma sono sicuro che ci sarà scelta (seppur limitata) e 5 secondi fanno veramente gola!!
per il chest la formula di distribuzione la trovo interessante, la zona da proteggere credo necessiti di una maggior distribuzione della forza residua rispetto a dei punti di picco perchè un protettore di tale tipo deve essere più sottile di uno per la schiena (pensate alle difficoltà di guida mettendovi sul petto qualcosa di spesso come il sub 4, che ad oggi è il miglior back protector) quindi un modo corretto per evitare lesioni è quello di spalmare la forza residua su un'area... vedremo che soluzioni si inventeranno.

per gli airbag concordo col fatto che 0.2 s sono troppi e che il limite più logico sia 0.1

per quanto riguarda i protettori ridotti devo ammettere che potrebbero tornare utili ad incentivarne l'uso ma spero trovino il modo di renderli stabili, ad esempio proprio ieri ho visto sul raccordo uno in scooter che aveva nella giacca un protettore interno (troppo piccolo per la tasca della sua giacca) tutto spostato, lo portava di traverso tra la scapola sinistra e il rene destro... inutile e dannoso, spero non accada ciò anche coi protettori ridotti

Posted by Mago on Mer, 07/09/2011 - 10:47
Bell' articolo Alax

Quel che non digerisco è che nella futura 1621-1 i test ad ambiente modificato (-10° e +50°) saranno facoltativi. Già ora ci sono prodotti in commercio che non passerebbero nessuna prova di battuta già a 40°... forse gli altri paesi europei si son scordati che in italia d'estate fa caldo e i 40° sono raggiungibili. In germania invece d'estate si hanno generalmente temperature medie di 20°/25°.
Mi sembra lo stesso discorso come per le misure delle reti da pesca stabilite dalla UE, ovvero le stesse reti da pesca che vanno bene a pescare i merluzzi nel baltico devono essere usate pure dai pescatori dell' adriatico che pescano sardine e acciughe..... non ci siamo per niente, ancora una volta l' italia deve adeguarsi a ciò che và bene nel resto d'europa

Posted by GINOX on Ven, 16/09/2011 - 16:50
Bellissimo

Bellissimo articolo!!
Grazie.

@Conny: L'utilizzo del percentuale, come unità adimensionale, rende più immediato il dato qualitativo con una maggiore comprensione.
Di solito il suo utilizzo è reso necessario quando le unità di misura non sono di immediato e comune utilizzo. Anche in questo Forum si è visto come a volte si riportano dati che, all'atto pratico e dopo una analisi qualitativa, risultavano incoerenti con la realtà.

Posted by Shore on Ven, 16/12/2011 - 19:06