I dubbi del neofita.

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Fabio 65
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Joined: 14/07/2011

Eccomi al secondo giorno di forum, come già annunciato ho "spolpato" molti V/s post e letto il pdf del "principe Brutto", tutto utilissimo.
Mi è sembrato di capire che Conny vorrebbe dedicare qualche post di taglio più pratico per i veri neofiti come me che approcciano da pochi Km (nel mio caso sono a 80) la moto.
Quindi vorrei essere di spunto e raccontare quali sono i miei dubbi di guida che probabilmente faranno sorridere i più esperti ma , credetemi, sono condivisi da tanti che si vergognano ad ammettere le proprie lacune.
1) Quando cambiare marcia : su internet le risposte variano dal "dipende dal sound del motore" al "io cambio solo quando entra la COPPIA ( vorrei tanto capire cos'è sta coppia ) al numero di giri del tachimetro.
Ebbene io cambiavo intorno a 3000 giri ma sì facendo passavo tutto il tempo della strada a cambiare marce, adesso cambio intorno a 4000, sarà il giusto sound Smile
2) Affrontare le curve (specialmente quelle in salita) : ok, non mi parlate per favore di piega, di sedere fuori dal sellino e ginocchio a terra, queste cose mi saranno per sempre negate Sad( Sad(
Mi date qualche dritta buona per un povero imbranato ...
Ad esempio ho capito bene nelle mie letture se porto l'accento sulla spinta della mano poggiata sulla parte del manubrio interna alla curva ? Io credevo fossero i piedi che dovessero spingere sulla pedana più delle braccia, aiutooooo
3) Ragazzi non voglio esagerare ... per adesso....
Grazie a chi avrà la pazienza di rispondere.
Fabio

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carpe diem

admin
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Joined: 05/04/2009
Fabio 65 ha scritto:Eccomi al

Fabio 65 ha scritto:
Eccomi al secondo giorno di forum, come già annunciato ho "spolpato" molti V/s post e letto il pdf del "principe Brutto", tutto utilissimo.
Mi è sembrato di capire che Conny vorrebbe dedicare qualche post di taglio più pratico per i veri neofiti come me che approcciano da pochi Km (nel mio caso sono a 80) la moto.
Quindi vorrei essere di spunto e raccontare quali sono i miei dubbi di guida che probabilmente faranno sorridere i più esperti ma , credetemi, sono condivisi da tanti che si vergognano ad ammettere le proprie lacune.
1) Quando cambiare marcia : su internet le risposte variano dal "dipende dal sound del motore" al "io cambio solo quando entra la COPPIA ( vorrei tanto capire cos'è sta coppia ) al numero di giri del tachimetro.
Ebbene io cambiavo intorno a 3000 giri ma sì facendo passavo tutto il tempo della strada a cambiare marce, adesso cambio intorno a 4000, sarà il giusto sound Smile
2) Affrontare le curve (specialmente quelle in salita) : ok, non mi parlate per favore di piega, di sedere fuori dal sellino e ginocchio a terra, queste cose mi saranno per sempre negate Sad( Sad(
Mi date qualche dritta buona per un povero imbranato ...
Ad esempio ho capito bene nelle mie letture se porto l'accento sulla spinta della mano poggiata sulla parte del manubrio interna alla curva ? Io credevo fossero i piedi che dovessero spingere sulla pedana più delle braccia, aiutooooo
3) Ragazzi non voglio esagerare ... per adesso....
Grazie a chi avrà la pazienza di rispondere.
Fabio

Che bello, finalmente parliamo di cose serie!!!

Tremilagiri su un 600 sono decisamente pochi! Ed è testimonianza dell'elasticità del motore. Tienilo un po' più su... ti verrà naturale, in terza, quarta dovresti poter fare un po' tutti i percorsi.

Parliamo di curvare. Che è interessante. Premetto, non sono un piegatore.
Iniziamo.
Le gomme sono buone?
La pressione è giusta?
Ok, partiamo.

Se abbiamo i piedi appoggiati correttamente sulle pedane siamo già a metà dell'opera.

Direi che NON è il caso di spostare il sedere e tutte queste cose qui che insomma, non si dovrebbero fare nella guida su strada (però aiutano, perché spostare il baricentro permette di voltare di più inclinando la moto meno).

Ma rimaniamo sulla guida normale.
Secondo me la strategia più efficace consiste nel tenere i piedi sulle "punte", le cosce strette attorno al serbatoio, la schiena leggermente avanzata. Si fa leggera forza con cosce e addominali. In questo modo si è tutt'uno con la moto, la schiena sta in posizione corretta. Le braccia sono rilassate e i polsi leggeri. Ovvero non ci si tiene su con le braccia.

Guidando in questa posizione è estremamente facile curvare.

Prima della curva rilasci il gas. Se necessario scali.
Frenata leggera modulando soprattutto con l'anteriore. La frenata è leggera perché non stavi correndo.
Spesso basta solo rilasciare il gas per far cambiare la geometria e permettere la curva.
La forcella affonda leggermente.
Ora inizi dolcemente la fase di piega.
Leggerissima pressione IN AVANTI sul manubrio interno alla curva. Leggerissima pressione sulla pedana nel senso in cui vuoi girare. SGUARDO verso il punto in cui vuoi andare (non devi guardare DAVANTI alla ruota, il terreno di fronte lo controlli con rapide occhiate tipo "scanner", ma la testa va diretta verso l'uscita della curva).
Percorri la curva a velocitù costante, non devi far rallentare troppo in piega senno "si cade", nè accelerare sennò si raddrizza e va dritta. Una pelata del freno posteriore aumenta la chiusura della curva... frenata davanti raddrizza o è pericolosa. Nel tuo caso col CBS e la frenata integrale il discorso non so come funzioni.

La velocità a cui arrivi alla curva è quella con cui dovresti "in teoria" affrontare tutta la curva.

Superata la corda, insomma dopo la metà della curva, apri dolcemente il gas, raddrizzi la moto, sempre guardando in uscita e via.

Come traiettoria io preferisco quella che ti dà un certo spazio di manovra ... qualcuno dice che la migliore è quella del pneumatico esterno delle macchine... Di sicuro bisogna evitare di transitare presso la riga di mezzaria, soprattutto nelle curve cieche perché c'è sempre il folle che sbaglia traiettoria e si butta alla cieca.

Nella valutazione della traiettoria è anche da tenere in conto se la strada può essere sporca e ghiaiosa...

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admin
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Ovviamente è solo una mia

Ovviamente è solo una mia interpretazione, aspetto commenti, modifiche, integrazioni...

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Taym
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Joined: 13/05/2009
Anche io non da "esperto", ti

Anche io non da "esperto", ti passo un consiglio che mi è stato utile da neofita.
Sebbene avessi la teoria tutta in mente, all'atto pratico guidavo la moto, quando ero un novellino in sella, come se la curva venisse effettuata ruotando il manubrio. Ovvero, nell'iniziare la curva, la mia attenzione era posta sulla posizione del manubrio.
Non è così.
La rotazione del manubrio serve solo ad accompagnare il cambio di direzione. Ma non lo causa. Ciò che causa il cambio di direzione è l'inclinazione della moto. O, più precisamente, ciò che spingerà naturalmente la tua moto a destrà sarà lo spostamento a destra del suo baricentro (o del "peso", per dirla in modo più pratico ma meno preciso); il cambio della posizione del baricentro si ottiene praticamente variando l'inclinazione - "piega" - della stessa moto, e spostando il corpo nella stessa direzione. Lo sterzo dovrà seguire, armoniosamente, la direttrice che la moto a quel punto vorrà seguire. Tutto lì.

Pensa che alcuni, con un po' di esperienza e dimestichezza, iniziano le curve sterzando leggermente (!) in direzione OPPOSTA alla curva. oltre che spostando il peso. Ciò favorirà l'entrata in piega nella direzione della curva.

Ad ogni modo, per fare qualche esperimento che ti mostri nei fatti la teoria, nota che se sei su un rettilineo e senza ruotare il manubrio ti sposti con il busto a destra, la moto andrà a destra. Parimenti, se in un rettilineo inclini la moto a destra, ma con il busto ti sposti a sinistra a sufficienza, la moto procederà dritta, sebbene inclinata.

Capito cosa >causa< la sterzata, e toccatolo con mano, ti verrà molto più naturale operare con azioni di contorno che la supportino: muovere lo sterzo per accompagnare la nuova direzione, spostare il peso sulla pedana interna per favorire l'inclinazione della modo, e soprattutto muovere il tuo busto di conseguenza, riducendo o incrementando lo sbalzo esterno del baricentro e dunque sterzando di più o di meno.

Come nota al margine: nel corso di guida che feci anni fa, ci insegnarono - con risultati mediocri Laughing out loud - il fuorisella come manovra di sicurezza. Proprio perchè la moto sterza a causa dello spostamento del baricentro, se sposti lo stesso in un modo diverso dalla tradizionale piega (inclinazione della moto), puoi sterzare appunto conservando la moto quanto più verticale possibile. Questo ha un vantaggio sui fondi a scarsa aderenza. Dunque se ti trovi a sterzare sul bagnato o sul brecciolino, ad esempio, puoi usare il fuorisella per ridurre l'inclinazione della moto in curva e minimizzare il rischio di scivolata. Naturalmente se sei alle prime armi NON dovresti provare il fuorisella. Fallo, se credi, molto più in la nel tempo. Magari sotto la guida di un istruttore o un amico esperto davvero. Il pericolo del fuorisella è che molti si "appendono" letteralmente alla moto. Cambiare direzione, a quel punto, è estremamente lento, perchè devi letteralmente tirarti su aggrappandoti al manubrio. Pericolossisimo in caso di ostacoli improvvisi.

Spero ti sia utile.

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Fabio 65
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Joined: 14/07/2011
Grazie ragazzi per i v/s

Grazie ragazzi per i v/s consigli, li metterò subito in pratica come ho già fatto per la posizione dei piedi, spero di affrontare queste benedette curve con la giusta sicurezza.
A presto
Fabio

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carpe diem