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Dainese Laguna Seca, ultimo atto
Vi abbiamo scritto qui e qui di come alcune tute (i modelli Laguna Seca) di marca Dainese, dichiarate certificate EN 13595 dall'azienda e certificate CE da Ricotest, mancassero a nostro avviso di alcuni requisiti essenziali previsti dalla norma, ovvero i protettori dei fianchi certificati EN 1621.1.
Il paragrafo 5.3 della norma EN 13595-1 prevede infatti la presenza di protettori EN 1621.1 nelle zone 1, ovvero spalle, gomiti, fianchi e ginocchia-tibie.
Giorni fa siamo andati a controllare in un negozio la tuta Laguna Seca divisibile 2010 in cerca di aggiornamenti. Esaminando la documentazione acclusa abbiamo notato delle interessanti notizie sul libretto informativo:
[...]L'uso del capo di abbigliamento protettivo per motociclisti non professionali è tassativamente limitato all'impiego motociclistico non professionale[...]
La Certificazione del presente abbigliamento protettivo per uso motociclistico non professionale è basata sulla norma EN 13595:2002 (per uso professionale) per i seguenti motivi:
- gli accertamenti analitici di laboratorio hanno [...] confermato la piena conformità a tutti i requisiti applicabili della citata noma dì riferimento.
- L'unico requisito "non applicabile" riguarda l'assenza di un particolare protettore dell'anca; dopo approfonditi studi DAINESE S.p.A. ha optato per questa soluzione al fine di favorire importanti aspetti di Ergonomia, Vestibilità e Confort.
Quindi Ricotest ha conferito un attestato di certificazione CE alla tuta , pur specificandone e dichiarando apertamente la non piena conformità allo standard.
Noi, quindi, non consideriamo la tuta come abbigliamento certificato poiché non adempie ai requisiti della norma di riferimento: l'eccezione è addirittura esplicitamente dichiarata. A noi sembra però un "escamotage" per certificare abbigliamento non certificato sfruttando il fatto che le norme - per ora - sono per uso professionale e che non esistono norme per uso non professionale. A noi non sembra corretto nei confronti dell'acquirente medio che magari non leggerà o non capirà appieno le note del libretto, dichiarare la EN 13595 sul sito e sull'etichetta della tuta (che presenta regolare ideogramma). La tuta per noi non è, come si suol dire, "full CE" anche se lecitamente dichiarata certificata CE. Il caso rientra in quella confusa nebulosa di "abbigliamento quasi certificato".
La nostra convinzione rimane quella che un prodotto può essere o certificato senza vincoli o non certificato. La certificazione (EN 13595) con eccezioni ci lascia piuttosto perplessi, soprattutto se assistiamo all'interpretazione di una norma professionale come non professionale e se la mancanza di requisiti viene proposta come una dubbia scelta di ergonomia.
Per concludere con una nota di colore, qualcuno addentro all'ambiente sostiene che gli "approfonditi studi" che hanno fatto optare Dainese per il confort piuttosto che per la protezione si riducono principalmente al fatto che Dainese attualmente non produrrebbe protezioni ai fianchi da inserire in pantaloni e tute...
Nota: da varie fonti abbiamo appreso che Dainese produrrebbe pantaloni con protettori alle anche. Non ne siamo a conoscenza. Siamo pronti a ritirare la "nota di colore" indicataci da terzi qualora ci venisse indicato un pantalone Dainese con protettori alle anche. Ricordo che per "protettore" o "protezione" si intende non una qualsiasi anonima imbottitura, morbida o rigida che sia, ma un protettore certificato secondo la EN 1621-1.
- Redazione Motosicurezza's blog
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Commenti
18 comments postedScusatemi ma cosa vuol dire ultimo atto?
Vuol dire che le cose rimarranno così e che non ci si potrà fare niente? Ma non c'è un ente (magari europeo) che dovrebbe controllare la corretta attività dei laboratori che certificano come Ricotest?
no, non ci sono enti di questo tipo.
ultimo atto significa che per noi, salvo colpi di scena (che non ci saranno), lo "approfondimento" è chiuso.
la questione è certamente complessa... soprattutto perché Ricotest è "un Organismo Notificato (Notified Body) [...] autorizzato dall’Autorità Governativa Nazionale e notificato alla Commissione Europea, per attuare i compiti legati alla applicazione delle procedure europee di conformità di prodotti e servizi". in pratica bisognerebbe segnalare l'anomalia al Ministero dello Sviluppo Economico...
a naso il massimo che potremmo ottenere è una sanzione per "pratica commerciale scorretta" se Dainese pubblicizza la certificazione della sua tuta. È sufficiente segnalare la questione ad Altroconsumo... ci pensano loro ad avviare la pratica.
d.
ragazzi stiamo calmi e non diciamo sciocchezze. L'attestato CE è lecito, come è lecito vantarsene. Il punto su cui siamo in disaccordo con dainese è il modo in cui hanno presentato la tuta: al tingavert si diceva en 13595 e si discuteva con chi faceva notare la mancanza della protezione, sul sito si dice en 13595 e basta -fino ad ora-, il pittogramma è presente. Il punto è che è presentata ovunque come EN 13595 quando è "basata" sulla EN 13595. E secondo me il cliente medio non si mette a leggere il libretto e se lo fa non lo capisce. Per favore evitiamo d'ora in poi esagerazioni. L'amministrazione non ritiene di dover segnalare alcunché a chicchessia.
che sia basata sulla EN 13595 è ben diverso dall'aver superato tutti i test e aver ottenuto la certificazione completa, o sbaglio?
non capisco se sia lecito inserire pittogramma se non si adempie appieno alla normativa (a intuito risponderei di no, ma potrei sbagliarmi)
si, è diverso. Ma la certificazione ->CE<- è lecita. È il citare inequivocabilmente la en 13595, ovvero anche il pittogramma, che non è corretto nei confronti dell'acquirente medio a nostro avviso.
Il pittogramma è lecito? Ricotest dice di si per informare l'utente delle prestazioni...
Tuttavia sarebbe stato molto più corretto citare la norma ed i test effettuati nel foglietto illustrativo, ma senza pittogramma. Secondo noi, eh...
Sono con Alax nel dire che non è nostro compito "combattere battaglie", segnalare, denunciare. La nostra è solo informazione. Segnaliamo come stanno le cose (è lampante che è così), e diamo una nostra opinione (ci piace / non ci piace).
Non siamo nessuno per decretare la liceità o meno.
Comunque non è che io abbia capito proprio bene la questione al 100%.
eh no cari... qui si combattono battaglie... perché fino a prova contraria l'Informazione è un "cane da guardia" mica un binocolo.
Nessuno decreta nulla... ma se si rileva qualcosa che non funziona è giusto segnalare la cosa agli enti competenti.
d.
scusate... allora non ho capito bene
se la norma prevede la presenza delle protezioni ai fianchi e non ci sono a quale categoria speciale appartiene la "Laguna Seca": forse CE by Dainese?
se la tuta ha superato tutti i test Rico, ma manca un accessorio richiesto, è una violazione?
d.
Non ho mica capito bene nemmeno io... Allora per assurdo posso fare una tuta senza alcun protettore?
Ragazzi, qualcuno sa quali siano i requisiti esatti per poter esporre il pittogramma ed il riferimento EN 13595? Se lo si puo' esporre quando si vuole allora non vedo problemi. Se lo si puo' esporre solo quando si soddisfano i requisiti EN 13595 e se ne ottiene la certificazione, allora Dainese sta fornendo indicazioni errate. Se poi, invece, NON indica in modo chiaro ovunque vi siano riferimenti al EN 13595 che si sono "basati su" EN 13595, pur non rispettandone i parametri ("a pieno" non vuol dir nulla. O li si rispetta o no), allora sta fornendo informazione ingannevole per gli acquirenti.
Motosicurezza non ha alcun dovere di combattere alcuna battaglia, naturalmente. Ma come luogo di discussione, mi fa piacere che se ne parli.
Personalmente, trovo la questione disdicevole, e per quanto mi riguarda Dainese continua a perdere punti di stima.
Senza voler fare alcuna polemica, che senso ha conferire un attestato di certificazione CE alla tuta , pur specificandone e dichiarando apertamente la non piena conformità allo standard.
In che senso la certificazione CE è lecita?
Secondo me applicare il pittogramma EN 13595 sulla tuta non dovrebbe essere permesso dato che i requisiti non li soddisfa.
Non mi sorprendo del fatto che la mancanza di protettori alle anche sia giustificato dagli importanti aspetti di ergonomia, comfort e vestibilità dato che lo stesso identico discorso veniva fatto quando il wave era rimasto uno dei pochi paraschiena in commercio di livello 1.
D'altra parte sul 90% dei siti quando si parlava di paraschiena la risposta degli utenti era "con loro vai sul sicuro"... beata ignoranza
Allora non ci confondiamo.
La certificazione CE per dpi può esser data a prescindere dall'adempimento di requisiti di una norma specifica (vedi guanti cat. 1 etc.).
Quindi è lecita anche questa di dainese.
Nella norma si dice che "I capi di abbigliamento che soddisfano i requisiti della presente norma europea [en 13595] devono
essere marcati con il pittogramma [...]".
La certificazione della tuta è basata sulla, ispirata a la en 13595. Tuttavia Ricotest giustifica l'uso del pittogramma col dover informare l'acquirente dei livelli prestazionali e evidenzia l'anormalità (dovuta ad un vacuum normativo) sul foglietto illustrativo.
È sicuramente non corretto presentare ovunque, tranne che sul libretto che il cliente medio probabilmente non leggerà e non capirà, la tuta come "certificata EN 13595", quando non è "full" EN 13595.
... stà storia..... poi si finisce col dubitare su ogni omologazione in genere....
A me sembra troppo contorta e non professionale ..... cioè, o è bianco o è nero. O è omologata o non lo è, punto.
A stò punto vedrei bene 3 soluzioni:
- Dainese dichiara che i capi superano i test previsti dalla 13595 ma toglie i pittogrammi e i loghi CE
- Ricotest ritira l' omologazione in quanto non valida in tutti i suoi punti (altro che full CE. mezzo CE, 25%CE....)
- Dainese trova un compromesso con Ricotest e gli dice:"ehi Rico, abbiamo sbagliato entrambi ma noi ci impegnamo a mettere completamente a norma anche i capi già distribuiti mentre tu mi tieni buona la certificazione"
Forse la terza soluzione salverebbe la faccia ad entrambi e credo che il consumatore possa solo apprezzare una maggiore chiarezza e disponibilità
...insomma come dice ginox o la superi o non la superi.
I migliori la superano di molto e ci mettono del loro, i meno bravi la superano e basta. Comunque citarla senza superarla è senz'altro pubblicità ingannevole.
Se poi pensi che i criteri di omologazione non siano validi, allora non la citi per niente e spieghi cosa pensi di aver fatto di meglio (misure alla mano, però).
è una farsa bella e buona altro che "niente battaglie". Questi fanno gli "zozzoni" adducendo un "quasi" superamento...ma che stiamo scherzando?
Uno standard è uno standard, o sei dentro o sei fuori. Resto basito perchè mi pare tutta una manovra per ingannare il pollo di turno...
Ricotest per me oramai ha credibilità NULLA e dainese mi crolla sempre più in basso...
F
altro caso sono le tute Arc-On in cui dicono espressamente che hanno sottoposto la tuta solo ai test parziali della EN 13595
http://www.arc-on.co.uk/product-testing/lab-testing/
ossia solo le clausule 5.4 e 5.6
e ne pubblicano anche i risultati
http://www.arc-on.co.uk/product-testing/arc-on_SPC0167116-titanium_mc_cl...
http://www.arc-on.co.uk/product-testing/arc-on_SPC0167116-teknic_mc_clot...
così uno sa che la tuta non è omologata ma soddisfa alcune parti della normativa oltre, ovviamente, quelle sui protettori.
non mi risulta che le arc on abbiano i protettori ai fianchi, quindi non soddisfano le parti della en 13595 riguardanti i protettori.
In ogni caso qua si commenta la vicenda dainese. D'ora in poi simili entry vanno sul forum!!!! ;)
un po' d'ordine che conny si incavola