Verso novembre 2008, dopo anni da utilizzatore di paraschiena sia in moto che su sci e dopo averne smontato alcuni (tra cui dei vecchi Ufo, di cui uno spaccatosi dopo una rovinosa caduta in montagna), decisi di sperimentare la costruzione artigianale di un paraschiena.
L'idea iniziale era molto semplice, non avevo assolutamente in mente di testarlo in modo serio: si trattava quasi di un gioco. Il primo prototipo era un semplice "coso" di gomma piuma (simile alle imbottiture montato su alcune costose giacche). Ho poi conosciuto una persona inserita nel settore che mi ha fornito una certa quantità di un materiale shock absorber (schiuma microporosa caricata sughero) e che mi ha incoraggiato nella costruzione questa volta di un vero e proprio paraschiena.(continua...)
Motosicurezza.com si sta prendendo un po' di pausa dopo un inizio concitato, trattiene il fiato perché è ancora lunga la strada per riuscire a coprire tutti gli argomenti relativi alla sicurezza in moto. Alaxandair, la nostra guida spirituale, è ancora in Inghilterra, la terra dei Cambridge Standards. Ma ci sono in prospettiva alcune interessanti novità e proposte che stiamo preparando.
Chi vi scrive ha appena ricevuto dall'Inghilterra (tanto per cambiare...) due prodotti della Forcefield Body Armour, pronti per essere recensiti. Purtroppo come ben sappiamo per questioni di budget non potremo effettuare test strumentali e dovremo fidarci delle certificazioni rilasciate dal Satra (che essendo uno degli enti più seri al mondo - guarda caso è inglese - crediamo di poter stare abbastanza tranquilli).
Si tratta del nuovo Chest Protector e dei protettori "Strap-On Protectors" per le ginocchia (validi, a nostro avviso, per essere indosssati sotto i famigerati jeans tecnici). Non appena avremo delle sensazioni precise a riguardo li presenteremo con i pregi e i difetti nell'uso quotidiano.
Abbiamo in cantiere anche una completa recensione del celebre "Forcefield Pro L2 Back Protector", ormai dopo quasi un anno di utilizzo. I test a riguardo sono stati effettuati da alcune riviste di settore con risultati buoni, come abbiamo già visto.
Stiamo pensando inoltre a dare qualche indicazione sull'annosa questione "sicuri in moto d'estate", consci che si tratta di un problema abbastanza spinoso, di non facile risoluzione e che comporta spesso e volentieri dei compromessi (il compromesso più famoso è infradito, canotte e scodella, ma eviteremo di consigliarlo).
Presenteremo anche le perplesse impressioni d'uso degli stivali omologati in nostro possesso (Alpinestars SMX5), non prima di aver ripubblicato la recensione del Buese Belluno, uno dei più validi paraschiena in commercio, che ci ha inviato l'amico Frabiker e che stiamo rimaneggiando (la recensione, non l'amico).
Stiamo anche pensando a una guida abbastanza completa sulla scelta del casco. Sembra incredibile ma ancora oggi molti sono in estrema difficoltà anche nel valutare la calzata. Figuriamoci a capire le caratteristiche di sicurezza. A tal proposito sarebbe bello raccontare in un articolo facile ma completo il test Sharp, come funziona, da che dati statistici parte, e perché noi lo utilizziamo per scegliere il casco senza ascoltare le sirene della pubblicità. Se qualche amico dalla formazione tecnica e buona conoscenza dell'inglese ha voglia di cimentarsi, è benvenuto!
Una nota di servizio: l'indirizzo di posta info@... non funziona ultimamente, stiamo cercando di porre rimedio alla questione, nel frattempo per domande, per proposte, per offrirvi volontari per fare il compitino o altre recensioni, usate i commenti qui sotto. Il problema pare risolto . Scrivete pure!
Grazie.
Edit. Ho reso i commenti accessibili solo agli utenti registrate. Scusate il disagio ma sono stato sommerso dallo spam.
7 maggio 09 - Milano provincia. Tanto per cambiare per colpa di un automobista inesperto e poco attento mi sono ritrovato sdraiato a terra e con la moto sopra la mia caviglia destra. Morale : traumi vari, tra cui il classico "cranico", una spalla dolorante ed una caviglia "enorme", un polso rotto e varie, troppe, escoriazioni. Troppe escoriazioni! Perchè se sulle gambe avevo dei normalissimi pantaloni, ero provvisto di giubbotto in tessuto1 [Clover Rx2], paraschiena, casco integrale ( dio ti rigrazio!! ) e guanti in pelle [Alpinestars Gp Pro omologati CE cat.1, ovvero si tratta di un DPI generico destinato a uso non professionale e che non ha superato alcun test, ne riparlemo - ndr].
Troppe escoriazioni perchè per un incidente a 60/70 km/h considerando circa 3 metri di volo, data l'inchiodata, mi sono ritrovato un giubbotto letteralmente bruciato nei punti dove in teoria le protezioni avrebbero dovuto proteggere e la cordura avrebbe dovuto resistere. ma...
Un grazie va a me stesso per aver sempre voluto mettere il casco integrale...perchè se avessi avuto un casco "aperto" ora avrei un pezzo in meno di faccia!!
E se l'incidente fosse avvenuto a velocità sostenuta? e se fosse stata una banale scivolata ?... non oso pensarlo. Però ho capito una cosa. Addio cordura. Benvenuta Pelle!!!! Terrà caldo ma il caldo lo sopporto e vi assicuro che con una doccia va via mentre i segni che ho sul corpo resteranno lì per molto tempo come monito.
Fabrizio Alias NaE
Inutile specificare che noi di Motosicurezza.com non intendiamo fare, come qualcuno ha malignamente insinuato, terrorismo psicologico. Vogliamo solo stimolare una riflessione e una presa di coscienza. Da una parte c'è la pubblicità con le promesse di protezione e sicurezza. Dall'altra c'è la realtà.
Noi siamo in mezzo. E dobbiamo imparare a distinguere la propaganda (la cordura 500 è il top per il motociclista) e quello che è un dato di fatto: la tessuto (cordura e fibre simili come in questo caso il fibertex) non offre una protezione adeguata agli effettivi pericoli della strada, alle attuali velocità di percorrenza, alle prestazioni delle nostre moto.
Grazie Fabrizio per la testimonianza. Che ognuno tragga le sue conclusioni.
1) Mi è stato gentilmente fatto notare che la giacca in questione non è di cordura ma di una fibra probabilmente di proprietà della Clover, tale Fibertex. Come in tanti altri casi per i capi di gamma non alta viene usata una fibra di nylon che sembra cordura ma non è cordura. La cordura viene dedicata ai capi più costosi. Cambia qualcosa a livello pratico? O forse è semplicemente una questione di marchi, di licenze, di soldi? Essendo il materiale estremamente simile a livello chimico e a livello di lavorazione, che si chiami Cordura o in qualunque altro modo a livello di protezione la differenza è infinitesimale, quindi il discorso, a mio avviso, rimane valido. Sempre nylon è.
Come noterete ho provato una modifica alla grafica del sito.
Ero molto affezionato all'impostazione grafica originaria, estremamente semplice e piuttosto seria. Ma c'era qualche problema di comodità nella lettura dei post, qualche difetto nel tasto per i commenti.
Tutto il baracchino è ancora in via di definizione, ci sono molte cose da sistemare (prossimo sito giuro che lo farò o con wordpress o su una piattaforma prefabbricata). Ma mi sembra che l'impostazione grafica attuale sia molto comoda e pratica... non ancora perfetta. Ma il tasto per i commenti è facilmente raggiungibile. I tag sono separati dal resto e non fanno confusione. Eccetera.
Purtroppo la traduzione dell'interfaccia non è andata a buon fine (colpa mia?) e c'è ancora un sacco di inglese. Ci lavorerò. Se non butto il computer dalla finestra prima.
La grafica rimane semplicissima, non siamo grafici... mi piacerebbe avere un logo molto semplice da inserire... se qualcuno è un grafico di professione e volesse fare della beneficenza... (proverò a lanciare l'idea anche su altri forum).
Detto questo, lascio aperto qualche giorno questo post per ricevere commenti con suggerimenti, lamentele, preferenze e magari un po' di aiuto.
Tipologia: paraschiena per motociclisti Marca: Axo Modello: Batty Normativa di riferimento: omologato secondo la EN 1621.2 Sito Internet:www.axo.it Prezzo al pubbblico / prezzo scontato: 100 euro circa 100 % Made in Italy
Materiali: Struttura a nido d'ape in PP (polipropilene) 10 mm; PU (poliuretano) 5 mm (densità 100 Kg/m3); PU integrale, Rete traspirante in poliestere 3mm Caratteristiche: paraschiena per motociclisti di livello 2 testato a -20°C (evenutale utilizzo per sciatori) Taglia esaminata: L; altezza da cm. 182 a cm. 198; vita/spalla da cm. 49 a cm. 52
Risultati TEST: al giorno d'oggi non sono disponibili test indipendenti, il produttore dichiara 6.6 kN per la taglia S, 6.3 kN per la taglia M, 7 kN per la taglia L
Descrizione Prodotto: Il paraschiena è di marca Axo. La Axo recentemente è diventata famosa per aver spacciato pezzi di plastica non omologati come paraschiena. Forse per "vendetta" ha ora in listino questo paraschiena a mio avviso eccellente. Tuttavia ha ancora in listino (vedi loro sito) i pezzi di plastica.
È omologatoEN 1621.2 ed è, cosa per me fondamentale, testato a -20°C; in questo modo è stata verificata la reale qualità dei materiali e la funzionalità a temperature rigide (vi parla un motociclista-sciatore).
Alcune marche spacciano i loro prodotti come utilizzabili durante la pratica di discipline invernali pur non avendo testato il prodotto a -20°C, dato che purtroppo questo test è facolatativo e non vi è una normativa di riferimento riguardante i paraschiena per sciatori.
Io personlmente ho scelto questo paraschiena tra perché mi è stato consigliato da una persona di cui ho fiducia, anche se i dati dichiarati non sono i migliori in assoluto. Tuttavia fonti ufficiose riportano altri dati decisamente convincenti (e se qualche rivista, magari nostrana, si degnasse di testare e non elencare solamente i paraschiena italiani, gliene saremmo molto grati. Accettiamo anche donazioni per pagare il test ).
Altro, ma non ultimo motivo, per il quale ho scelto questo paraschiena è la ottima protezione da penetrazione offerta dallo strato di honeycomb (nido d'ape) di polipropilene. Spesso la protezione da penetrazione, che ritengo molto importante, è trascurata dagli acquirenti (per ignoranza) e dai produttori (poichè la normativa è a mio avviso lacunosa e non lo prevede). Il paraschiena, mi hanno segnalato, è talvolta difficile da reperibile nei negozi.
Caratteristiche di confort e prova dinamica: Personalmente utilizzo il prodotto da circa 6 mesi. Lo ho utilizzato in due attività (moto e sci) e in qualsiasi condizione (bufera a 3000 mt. - sole in riva al mare). È un paraschiena relativamente rigido, nato per le gare in velocità. Tuttavia, utilizzato su una endurina (senza fare hard enduro), non ha dato alcun problema. Pur se non tra i più leggeri (circa 1 kg con con la bilancia da cucina), una volta indossato non dà alcun fastidio.
Per ora non ha dato problemi di eccessiva sudorazione, la ventilazione è abbastanza buona. Il record di utilizzo è stato di 9 ore (praticamente) senza pausa, si è rilevato comodissimo: non ha causato dolorini, come avevano fatto i miei due precedenti paraschiena. Sinceramente mi sento di consigliarne l'acquisto, nonostante due note negative: la parte più interna, esposta alla sudorazione, l'avrei preferita lavabile; il velcro è troppo ruvido, spiacevole al tatto.
Immagini originali
ed infine l'axo batty a c.ca 3000 mt. in compagnia di piccozza e casco! :P