Come sopravvivere in moto (dalla Repubblica Ceca con furore)

Commenti

4 comments posted
Alla faccia...!

Resto impietrito di come la rep ceca su questa tematica sia così avanti. dovremmo solo che imparare -.-

F

ritratto di bravoleader
Posted by bravoleader on Mar, 04/08/2009 - 08:21
perfettamente d'accordo

Sono perfettamente d'accordo, troppe volte si dà la colpa a cause esterne, ma il non rispetto dei limiti e la velocità troppo alta rispetto alla strada che si percorre sono sicuramente le prime cause di incidenti anche da noi.
Cito sempre il mio esempio: quando mi succede di eccedere (di poco, data la mia diffusa reputazione di lumaca), i limiti di velocità (in moto o in macchina) trovo sempre e costantemente qualcuno che mi supera o prova a sorpassarmi.
Ergo, ho concluso che la stragrande maggioranza degli italiani sulla strada trasgredisce spessissimo i limiti, e non di poco. Li rispetta solo se costretta per causa maggiore (autovelox, pattuglie in vista, veicoli lenti che bloccano una strada stretta, etc.).
Ripeto, non varrà per tutti, ma per la stragrande maggioranza di quelli che incontro per strada, sì.
Insomma, quei morti e quei feriti, noi italiani ce li abbiamo tutti o quasi, sulla coscienza.

C'è veramente da chiedersi che caXXo di civiltà sia la nostra e che cosa trasmettano davvero agli adolescenti famiglie, scuole, autoscuole. Che mondo sia dove chi circola sulla strada per motivi di lavoro si senta autorizzato a correre, rischiare la propria vita e quella degli altri per 5 minuti in meno. Che lavoro veramente facciano i tutori dell'ordine e della sicurezza, e se siano messi in condizione di farlo sul serio dallo stato. E così via.

Vi voglio segnalare altri due link interessanti sulla sicurezza, purtroppo stranieri (forse li conoscete già):

http://www.zweiradsicherheit.de/downloads-sonderheft.html
Questo sito è curato dal ministero dei trasporti tedesco, dall'ufficio federale per la sicurezza stradale, una rivista del settore motociclistico e altri sponsor pubblici e privati. Ci si trova una utilissima guida in .pdf con tanti consigli su sicurezza, tecnica di guida, etc.

http://www.msf-usa.org/index_new.cfm?spl=2&action=display&pagename=Library
Nel sito della Motorcycle Safety Foundation si trovano tanti consigli e guide per viaggi in moto sicuri. Non mancano consigli specifici per categorie specifiche (scooteristi, motociclisti).
Tra parentesi, chi fa ogni tanto una capatina sui forum americani, vede che tra i consigli più frequenti che vengono dati ai neopatentati c'è quello di andare senz'altro a frequentare un corso di guida sicura, prima di tutto.
Vi è mai successo di leggere qualcosa di simile sui siti italiani?

Posted by ellebubi on Gio, 06/08/2009 - 09:01
purtroppo

grazie della segnalazione... io conoscevo i siti australiani e neozelandesi, per evidenti limiti di lingua il sito tedesco mi è ostico... ma alaxandair che è poliglotto penso che magari gli darà un'occhiata.

E sono d'accordo su tutto.

ritratto di admin
Posted by admin on Ven, 07/08/2009 - 22:08
Incredibile..

Sapevo del Regno Unito, sapevo della Spagna, sapevo (penso ma non sono sicuro) dei paesi scandinavi e ora so della Repubblica Ceca (senza contare tutti gli altri paesi che saranno sicuramente molto più avanti di noi, forse la Francia o la Germania..)

..ma possibile che l'Italia sia sempre tra gli ultimi paesi in UE ad "adeguarsi" a norme che sono semplicemente frutto del più essenziale buon senso? Che si passi più tempo a discutere di gossip (anche nel mondo della politica) piuttosto che di cose serie (come ad esempio la sicurezza)?

Purtroppo, e penso di averlo già detto in un post precedente, finchè l'Italia non si adeguerà a queste norme di buon senso, come hanno già fatto buona parte dei paesi UE, sarà difficile anche una sensibilizzazione del pubblico motociclistico riguardo all'omologazione dell'abbigliamente tecnico.

Penso che se l'Italia si adeguasse a queste norme, vestendo le proprie ff.oo in maniera adeguata a seconda delle situazioni e omologata (ieri ho visto in mare un motoscafo dei carabinieri ed erano vestiti come carabinieri qualsiasi, pantaloni lunghi, stivali - un abbigliamento abbastanza ridicolo per la situazione) il pubblico motociclistico accetterebbe più facilmente l'idea che un abbigliamento possa essere omologato e un altro no (potrebbe chiedersi come mai lo Stato italiano abbia deciso di dare i proprio soldi ad un produttore svedese semi-sconosciuto da loro piuttosto che ad uno dei rinnomati marchi italiani).

Se so che le ff.oo usano un abbigliamento tecnico che mi è sconosciuto, cercherò di capire prima di tutto il perchè di questa decisione. Una volta capito che quest'abbigliamento garantisce più protezione rispetto a quello che indosso io, anche se è un pò meno "figo" perchè non lo indossa un campione di MotoGP, lo vorrò anch'io, e ciò creerà un'apertura nel mercato per i produttori che producono omologato.

Cioè l'ideale secondo me, sarebbe trovare un modo di "aggiornare" la coscienza pubblica, introducendo il concetto di produzione a quello dello stile. Penso che quando le nuove collezioni dei maggior produttori inizieranno ad essere promosse attraverso dati che certificano il livello di protezione offerto piuttosto che da sfilate su passerella come se si trattassero di volgari abiti "casual", allora saremo sulla strada giusta..

ritratto di murtle
Posted by murtle on Gio, 06/08/2009 - 13:51