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Nuovo materiale d3o
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Ciao a tutti,
sicuramente avete già sentito parlare di questo nuovo materiale "d3o"
Sembra che stia rivoluzionando il mercato dell'abbigliamento di sicurezza a
360°.
Avete notizie sull'utilizzo del d3o sui caschi?
(Vedi link)
http://www.youtube.com/watch?v=lxLh8T1sxFM
http://www.d3o.com/products.php
Saluti
Nuniez
noi siamo piuttosto scettici, soprattutto finché non vediamo dei dati un po' più seri di quelli pubblicati a 20J (i termini di omologazione prevedono test a 50J).
Io personalmente credo che possa essere una buona soluzione per sport in cui ci sia necessità di movimento.
In moto non c'è tutta questa necessità di materiali morbidi... se non per il confort. Magari potrebbe essere usato per qualche imbottitura di raccordo o in punti particolari "opzionali".
Adesso dobbiamo chiederci: a che temperature funziona e quale sia il suo reale valore di protezione dagli impatti.
se non sbaglio dovrebbe esistere la versione 50 J del d30, ma bisogna vederei kN rilasciati.
Io in ogni caso sono scettico: quando vedrò test da 75J, 100J, dirò che si tratta di un buon protettore; poi, come ha detto conny, bisognerebbe provarlo ad ambiente modificato: il d3o, essendo un fluido non newtoniano, mi sembra abbastanza sensibile
vedremo.
Secondo me comunque ha dei punti di vantaggio interessanti.
Avevo aperto sul Tinga una discussione in merito.
Come dice Conny i dati da pubblicare sarebbero altri....
Ad ogni modo ero riuscito a raccogliere 1/2 testimonianze di gente che diceva di averlo provato dal vivo e in effetti assorbiva bene l`urto..
Secondo me e` un buon materiale (anche se dovrei bene toccarlo con mano per capire)
Se e` cosi` flessibile e sottile,
potrebbe essere inserito all`interno dei colletti dei giubbotti da moto e finire dietro fino all`osso collo (dove poi inizia il paraschiena)...il tutto internamente senza intaccare percio` il comfort (vista la sua morbidezza e sottigliezza) in modo che se uno prende una botta li`, non dico che non succede nulla, ma di SICURO e` una protezione in piu`.
Io ho pensato a questo, ma il campo di utilizzo puo` essere davvero infinito.
Certo dovremmo avere le idee piu` chiare sui kn rilasciati,
ma in ogni caso puo` avere dei vantaggi come materiale.
anche se off topic, la Head "userebbe" (le virgolette sono relative alle falsità del marketing in genere) questo materiale per le racchette da tennis
viene usato per il gomito del tennista,
accessorio che di solito si mette nelle corde in basso...per smorzare le vibrazioni.
nel link che avevo messo sull altro forum mi pare lo vendessero, o addirittura sul sito ufficiale sotto prodotti si vede proprio.
La SixSixOne in alcune sue ginocchiere ha inserito questo materiale, un esempio qui nel link:
http://www.sixsixone.com/Catalog_661Moto.aspx?id=bfbbfe78-d7f6-4301-a34e...
Ho dato un'occhiata al resto del sito e praticamente tutti i vari prodotti che hanno la dicitura EVO hanno al loro interno questo prodotto d3o.
accessorio che di solito si mette nelle corde in basso...per smorzare le vibrazioni.
nel link che avevo messo sull altro forum mi pare lo vendessero, o addirittura sul sito ufficiale sotto prodotti si vede proprio.
io non mi riferivo all'antivibrante (il cui scopo non è per salvaguardare il gomito, è nu falso mito) ma proprio alla composizione interna del telaio (nell'elenco dei prodotti sulle racchette c'è l'antivibrante ma non è questo ad avere il d3o)
infatti con questo materiale la racchetta reagirebbe in maniera diversa (irrigidendosi di più o meno) in base alla forza di impatto con la palla
accessorio che di solito si mette nelle corde in basso...per smorzare le vibrazioni.
nel link che avevo messo sull altro forum mi pare lo vendessero, o addirittura sul sito ufficiale sotto prodotti si vede proprio.
io non mi riferivo all'antivibrante (il cui scopo non è per salvaguardare il gomito, è nu falso mito) ma proprio alla composizione interna del telaio (nell'elenco dei prodotti sulle racchette c'è l'antivibrante ma non è questo ad avere il d3o)
infatti con questo materiale la racchetta reagirebbe in maniera diversa (irrigidendosi di più o meno) in base alla forza di impatto con la palla
Tecnologie di questo tipo sono usate già da qualche anno... magari prima non era il d3o ma un'altra cosa. Ricordo che le prime racchette fatte con materiale che cambiava la rigidità in base al colpo c'erano quando giocavo io a tennis. Ovvero 3 lustri fa ormai.
già c'erano 3 lustri fa? non giocavi ancora con quelle in legno ??? (scherzo )
rimanendo in casa head, tecnologie precedenti con lo stesso scopo erano Microgel e Liquidmetal. chissà come mai però le nuove sono sempre migliori, a loro dire (e pensare che i pro attuali giocano spesso con telai di oltre 15 anni fa "riverniciati" ....fine OT)
già c'erano 3 lustri fa? non giocavi ancora con quelle in legno ??? (scherzo )
rimanendo in casa head, tecnologie precedenti con lo stesso scopo erano Microgel e Liquidmetal. chissà come mai però le nuove sono sempre migliori, a loro dire (e pensare che i pro attuali giocano spesso con telai di oltre 15 anni fa "riverniciati" ....fine OT)
Bisogna sempre distinguere fra utenza pro e utenza amatoriale, come in tutto. L'interesse dell'amatore è quello di giocare facile senza scassarsi il braccio. Il pro ha bisogno di massima sensibilità.
Un po' come in moto .
Se a un professionista dai una racchetta che a seconda di come colpisci reagisce diversamente te la rompe sulla schiena .
già c'erano 3 lustri fa? non giocavi ancora con quelle in legno ??? (scherzo )
rimanendo in casa head, tecnologie precedenti con lo stesso scopo erano Microgel e Liquidmetal. chissà come mai però le nuove sono sempre migliori, a loro dire (e pensare che i pro attuali giocano spesso con telai di oltre 15 anni fa "riverniciati" ....fine OT)
Bisogna sempre distinguere fra utenza pro e utenza amatoriale, come in tutto. L'interesse dell'amatore è quello di giocare facile senza scassarsi il braccio. Il pro ha bisogno di massima sensibilità.
Un po' come in moto .
Se a un professionista dai una racchetta che a seconda di come colpisci reagisce diversamente te la rompe sulla schiena .
senza dubbio è vero quello che dici tu ma fino ad un certo punto
conosco di validi giocatori agonisti che si sono procurati le racchette dei pro proprio perché la differenza come sensazione è abissale.
capisco che sia inutile per un semplice amatore, ma da certi livelli, anche se non si è professionisti, la qualità si sente
che poi gli amatori si comprano le racchette pseudo-pro per imitare i loro miti ma senza saper giocare, bhe, questo è un problema loro che riusciranno a buttare oltre la rete una pallina su 100....contenti loro
Siamo ampiamente offtopic, ma almeno quando ero giovane io e mi informavo su ste cose, le racchette dei pro non erano COME quelle in negozio. Sinceramente non so se sono le stesse fabbricate in serie o sono realizzate con fusioni migliori. In ogni caso sono talmente tanto personalizzate da non essere minimamente paragonabili a quelle di serie. Pensiamo solo ai piombi messi lungo lo stelo.
Io comunque, giocatore penoso, usavo come prima racchetta (avevo anche diverse Prince più tecnologiche wide body) la Donnay Pro One prima serie di Andre Agassi. Favolosa. Un legno. Bellissima. Arancio fluo. Mi spiace averla disintegrata sbattendola a terra in un impeto agonistico.
Ai tempi c'era la Head 660 rossa, non ricordo il nome, la Prince di Chang (ce l'ho), la Wilson di Edberg (Ekberg?), la Estusa di Becker... eccetera. C'era una Dunlop assurda ricordo, un pezzo di carbonio che sembrava piombo. Erano squadrate e pesanti.
I giocatori avevano personalità, stile, giocavano di classe.
Spariti gli ultimi miti ho abbandonato sia la pratica che l'interesse .
Ormai son tutti fighette ...
Cosa c'entra con la sicurezza in moto? Niente, ma sono l'admin e faccio quel cavolo che mi pare!
head prestige, prince graphite, wilson 6.1 (Edberg), dunlop 200G...io ero piccolo e, per colpa di un medico e di una sua diagnosi errata, non potetti continuare a giocare a tennis. ora ho ripreso da 8 anni e non termino più
sembrerà assurdo, ma molti pro che usano la head, ora giocano con questo la base di questo telaio (http://sesgfw.bay.livefilestore.com/y1pQtg70xewMg3gKVDnKh41oDCz_HYRmKpVW...) opportunamente personalizzato
p.s.: non mi provocare altrimenti diventa un forum di tennis
sembrerà assurdo, ma molti pro che usano la head, ora giocano con questo la base di questo telaio (http://sesgfw.bay.livefilestore.com/y1pQtg70xewMg3gKVDnKh41oDCz_HYRmKpVW...) opportunamente personalizzato
p.s.: non mi provocare altrimenti diventa un forum di tennis :bigsmile:
io uso un telaio peggiore (vabbhe che non è il mio sport principale...) e mi basa!
w i telai in legno! :D
Pure io giocavo a tennis.
Head, mi trovavo bene, e aveva una barretta plastica sulla base delle corde anti vibrazioni. Bella racchetta, mi piaceva....
Ad un torneo avevo tirato una mazzata a un povero ragazzo (piccolo), senza volerlo fare apposta ho colpito la pallina con piena forza e in modo perfetto (posizione di impatto sulle corde + gesto).
Risultato: gli e` caduta di mano la racchetta ahahaahh
una delle scene piu` belle.
Ma perche` la teneva molla la racchetta....e` stato spiazzato.
C`e` rimasto malissimo...infatti poi mi ha richiamato l`insegnante dicendo di fare piano
ma in realta` era stato un colpo unico, altrimenti tiravo piano di mio...
una volta invece la pallina mi e` rimasta incastrata nel telaio della racchetta
Tutti tennisti quindi, buono a sapersi.
comunque giocavo male.
Le uniche racchette che posseggo sono da sci. Potrei infilzarci le palle da tennis, ma non credo sia la stessa cosa.
P.S.: sono anche un pessimo sciatore, che non mi si fraintenda.
sapete dirmi dove si potrebbe trovare tale materiale???
ho scritto tempo fa alla casa amdre ma nessuna risposta!!!
Ho visto questo materiale all'Eicma!!
Era un test allo stand Acerbis..
Loro utilizzano quel materiale per i loro guanti..
..
Praticamente è una specie di pongo!! Quella pasta che si usava da piccoli per fare le formine!!
..Molto morbida, maleabile, anche un po' viscida se vogliamo..
Praticamente si deforma e modella con le dita.. Ma se riceve una martellata (facevano così il test), le molecole reagiscono indurendosi e attenuando l'urto!!!
Addirittura facevamo mettere le dita di uno spettatore avvolte da sta pasta, e poi martellavano.. e le dita uscivano sane e salve senza problemi !!!
..
2 problemi secondo me:
1 è una pasta, quindi non si può cucire, fissare e fermare ad un capo di abbigliamento, se non attraverso un "contenitore".. come può essere quello sulle nocche dei guanti!
2 non è traspirante per niente, è una gomma, una pasta.. quindi non si possono riempire troppe zone di un capo con sta cosa!!..
..
per il resto: notevole!
Alcuni siti riportano che il d3o è traspirante....a vederlo non si direbbe, ma anche le protezioni che abbiamo ora, quelle rigide intendo, non lo sono.
http://img39.imageshack.us/img39/4881/d3oe.jpg
Il problema secondo me, visto il funzionamento, è l'abrasione, ovvero l'applicazione di forze a taglio e non a compressione.
http://img412.imageshack.us/img412/3549/d3omolecole.jpg
si effettivamente mi vien da pensare che per l'abrasione non serva a molto..!!
Le molecole reagioscono e si compattano da una spinta violenta e secca! NOn è detto che l'abrasione avvenga nello stesso modo!!!
..
Non mi pare proprio traspirante!!!
Le molecole reagioscono e si compattano da una spinta violenta e secca! NOn è detto che l'abrasione avvenga nello stesso modo!!!
..
Non mi pare proprio traspirante!!!
Posso dire una cosa?
Ma cosa centra l'abrasione? Tecnicamente è il tessuto esterno che deve resistere all'abrasione da impatto. La protezione è tenuta a resistere agli impatti. Solo in casi estremi (ripeto: estremi) la protezione può evitare rischi di abrasione. Se questo tema possiamo equiparare praticamente tutte le protezioni.
Ma ripeto: è il tessuto che deve resistere a abrasione, scoppio, taglio.
Riguardo alla protezioni da impatto: benché io abbia visto delle protezioni d3o pubblicizzate come en 1621.1; io ho avuto notizia di test en 1621.1 andati "male". Quindi non spezzerei una lancia a favore del d3o. Attendiamo dati (kN, J etc.).
We've been waiting for independant datas for at least 3 years, and there's still nothing...
I'm seriously doubting that d3o can reach 1621-1 level :/
I'm seriously doubting that d3o can reach 1621-1 level :/
Actually there is a type of d3o tha is en 1621.1
It looks as a normal protection. I'm gonna ask for the kNs!
check this:
http://planet-knox.blogspot.com/2010/02/knox-v-d3o-gizmag-video-trauma-t...
tra l'altro il fatto che sia usato nello sci (il d3o) me pare una cosa stupida. In quanto, almeno come base, è un liquido -anche se non newtoniano etc.- col freddo tende ad essere duro duro duro.
tra l'altro il fatto che sia usato nello sci (il d3o) me pare una cosa stupida. In quanto, almeno come base, è un liquido -anche se non newtoniano etc.- col freddo tende ad essere duro duro duro.
bhe dipende anche dalla temperatura di congelamento e dalla variazione dei moduli elastici con la temperatura del materiale. Non stiamo certo parlando di acqua. ti faccio un esempio: l'acqua passa allo stato di vapore a 100 °C (STP) e congela a 0°C ma se io ne esamino il comportamento dinamico vedo che le sue proprietà, se esaminate ad esempio a 20° C o a 40°C sono molto, molto simili... con ottima approssimazione si possono definire costanti.
Non conosco le proprietà fisiche di questo fluido non newtoniano ma posso ipotizzare:
-considerando che il maggior campo applicativo è quello della protezione negli equipaggiamenti per gli sport invernali il suo punto di solidificazione sarà ad esempio molto inferiore a 0°C (magari trattandosi di molecole derivanti da idrocarburi si possono considerare plausibili temperature inferiori a -50°C)
-se presumiamo abbia temperature di evaporazione-ebollizione elevate, data la densità a temperatura ambiente del materiale è plausibile ebolla sopra i 120-150°, si potrebbe ipotizzare che tale materiale abbia, nel range operativo di una protezione motociclistica-sciistica (-30°C : 60°C) dei comportamenti meccanici circa costanti...
Ovviamente prendete le succitate considerazioni solo a beneficio d'inventario non conoscendo le esatte caratteristiche dello stesso, ne ovviamente su che basi molecolari è realizzato.
Posso solo dire che lo vedo interessante perchè dissipa l'energia dell'impatto trasformandola in legami chimici... secondo me l'utilizzo nel filmato è un po' troppo semplicistico, della serie: abbiamo il materiale più fico del mondo e facciamo le protezioni più sottili del mondo...
invece di pensare a quanto siano sottili (troppo sottili) sarebbe meglio annegare tale materiale in un sandwich di foam...
magari lo strato esterno in kevlar tessuto (tanto per evitare che le sollecitazioni tangenziali e termiche rovinino le proprietà del d3o), sotto tale strato uno strato di d3o che dissipa le energie d'impatto indurendosi (effetto corazza esterna) e poi uno strato o due di foam (tipo Tpro), secondo me si potrebbero realizzare delle protezioni che con 100 J di energia d'impatto rilasciano forze tali da non causare danni alle articolazioni... protezioni morbide che proteggono anche da corpi acuminati... sarebbe molto interessante in tal senso anche per realizzare un paraschiena...
conserviamo lo spessore delle protezioni o lo riduciamo di poco ma otteniamo una nuova categoria di protettori...
bhe... forse ho divagato troppo con la fantasia
se penso a protezioni, che non reggono l'impatto a -20, mi viene "naturale", per la consistenza del d3o, pensare che anche esso non lo regga.
Questo senza parlare di fisica a o chimica, di temperature di solidificazione etc.
Anche io vado ad occhio eh
Per quanto riguarda il kevlar tessuto, esso non protegge da urti.
I caschetti in kevlar non sono di kevlar tessuto.
E comunque ci sono metodi più semplici per realizzare protzioni da 100 j (anche più semplici del frcefield).
bhe dipende anche dalla temperatura di congelamento e dalla variazione dei moduli elastici con la temperatura del materiale.
[...]
Infatti. Ma da qualche parte ci sono informazioni accurate sul D3O?
Posso solo dire che lo vedo interessante perchè dissipa l'energia dell'impatto trasformandola in legami chimici...
Esattamente. Osservavo anche io la stessa cosa in un precedente post sui paraschiena. Ed i punti chiave, secondo me, sono due:
1. QUANTA energia di impatto viene usata per l'irrigidimento? Questo e' essenziale. Piu' ne viene usata, naturalmente, meglio e'; perche' solo la rimanente si scarichera' come energia cinetica sulla protezione ormai rigida.
2. Quali sono i TEMPI di irrigidimento? Questo altrettanto fondamentale. Nell'intervallo di tempo che intercorre tra l'impatto e l'irrigidimento (schematizzando ed immaginando che sia istantaneo e non progressivo), la protezione e' "morbida"; si deforma; in quell'intervallo di tempo l'energia dell'impatto viene trasferita al corpo sotto la protezione, e, in aggiunta, su una superficie molto probabilmente piccola (pensiamo ad impatti contro spigoli, pali, ecc). Credo sia questo il motivo per cui il tipo simpatico del test sentiva piu' dolore quando colpito sull 3DO rispetto a quando colpito sulla protezione standard, piu' che a causa dello spessore.
Il test giustamente ironico del video, inoltre, lascia senza risposta su un aspetto essenziale. Come cambia il risultato al variare dell'intensita' dell'energia di impatto? Nulla impedisce, in teoria, che le padellate facciano piu' male su un 3DO, mentre un impatto su un marciapiede ad 60 Km/h faccia piu' male su protezione standard.
invece di pensare a quanto siano sottili (troppo sottili) sarebbe meglio annegare tale materiale in un sandwich di foam...
Ma infatti la sola morbidezza sarebbe un risultato ragguardevole. Francamente avere anche spessore ridotto e' senza dubbio comodo, ma e' un sacrificio che chiunque di noi farebbe volentieri (gia' lo facciamo). Di robocop conserveremmo il look, ma perderemmo l'impaccio nei movimenti. Non mi sembra cosa trascurabile, no?
In effetti sono un po' troppo sottili questi protettori D3o...
Questo senza parlare di fisica a o chimica, di temperature di solidificazione etc.
Anche io vado ad occhio eh
Per quanto riguarda il kevlar tessuto, esso non protegge da urti.
I caschetti in kevlar non sono di kevlar tessuto.
E comunque ci sono metodi più semplici per realizzare protzioni da 100 j (anche più semplici del frcefield).
difatti la mia era una disamina così... fantasiosa... il kevlar tessuto conserverebbe la morbidezza e conterrebbe le temperature, impedendo anche che lo sfregamento sul materiale ne degradi le caratteristiche...
sebbene sono più che convinto che una protezione più sottile sarebbe un fatto non trascurabile, penso anche che con uno spessore superiore (magari non al livello di quelle convenzionali viste nel video) consentirebbe di attutire e dissipare una maggiore energia...
per quanto riguarda le velocità di reazione del materiale, mi sembra di ricordare dall'esame di fluidodinamica (correggetemi se sbaglio che sono passati anni) che la velocità di reazione e l'intensità di reazione di un fluido non newtoniano dipendono dalla velocità e dall'intensità dell'azione ricevuta... praticamente più forte è la botta e più rapida è la risposta...
il materiale è sicuramente interessante ma vorrei averne sotto mano una certa quantità per fare dei test...
Gia! E' per questo che come dicevo il video dice poco. Una padellata non e' un impatto contro un marciapiede in velocita'.
Che ricordi io la definizione di fluido non newtoniana e' pure essa un po'... fluida , intendendo che essa e' un po' vaga e differente a seconda dei casi. Ho cercato su wikipedia e anche da li' - pur prendendo la cosa con molta cautela - sembrerebbe che "non newtoniani" siano fluidi di tipi piuttosto disparati. Non saprei esattamente come si applica al D3O.
Come giustamente dicevi, senza test che ci dicono come si comporta (tagliando corto sulle definizioni nuove o obsolete) io non saprei cosa aspettarmi.
Gia! E' per questo che come dicevo il video dice poco. Una padellata non e' un impatto contro un marciapiede in velocita'.
Che ricordi io la definizione di fluido non newtoniana e' pure essa un po'... fluida , intendendo che essa e' un po' vaga e differente a seconda dei casi. Ho cercato su wikipedia e anche da li' - pur prendendo la cosa con molta cautela - sembrerebbe che "non newtoniani" siano fluidi di tipi piuttosto disparati. Non saprei esattamente come si applica al D3O.
Come giustamente dicevi, senza test che ci dicono come si comporta (tagliando corto sulle definizioni nuove o obsolete) io non saprei cosa aspettarmi.
Quanto duro diventa 'sto d3o? Le protezioni morbide sono in genere le migliori...
Ovvio che il video non voleva essere scientifico ma solo un esempio divertente.
io l'ho visto da vicino due anni fa a Milano durante l'EICMA
allo stand si tiravano badilate direttamente sulle ginocchia. mazzate impressionanti e rumorose senza apparenti effetti
la consistenza ricorda la gomma morbida, ma appena colpisci la senti compattarsi
d.
I've seen that Furygan has begun fitting some of their jackets with d3o impact protectors at elbows/shoulders/back...
but I still can't find any information about impact performences of these protectors :/
Il Peso?
Se si potesse ridurre il peso dei Giubbotti da Moto, potrebbe essere un vantaggio in ottica
AirBag Gilet. Oppure inserirlo in zone ora scoperte: es. nelle costole, lateralmente ai giubbotti creando dei pannellini da inserire, o ancora dietro sull`osso del collo (come il Buse, ma piu` esteso e protettivo). O addirittura una fascia toracica che si chiude insieme con la Zip del giubbotto. Ovviamente inserita nella fodera interna del giubbotto.
Con l`aggiunta di un Chest protector, si avrebbe una bella corazza, senza influenzare troppo il comfort. Inoltre sarebbe integrata nel giubbotto.
Il D3O lo vendono sfuso a metraggio?
dopo l`esperienza del Super Jeans di FraBiker potrei pensare a qualcosa di nuovo per il giubbotto
Sulle performance, bisognerebbe chiedere ad Alax. Mi pare che dicesse che non ci sono test specifici in merito. A 100j ?
sul catalogo acerbis ho visto che il d3o lo usano per un paraschiena (mi pare il serio ma non ne sono sicuro) e per un paio di guanti...
sembra che sia lo stesso materiale questo proposto dalla Xion: http://www.stuntpadding.com/shop/index.php/
il d3o non mi piace affatto,anzi ho sentito che hanno dovuto modificare il composto rispetto a come era stato concepito in principio perchè non aveva resistenza.
Non credo a questa tipologia di protezione,ha molti contro.
"based on d3o technology"
:D
p.s.: quoto pizza in pieno
Non sapevo dove metterlo e ho pensato di inserirlo qui, in questo video vengono comparate le proprietà di diverso assorbimento d'urto dei materiali usati dalla Forcefield rispetto ad altri http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=coOjJQAiJy8 e qui ci sono molte considerazioni sul paraschiena Forcefield Pro Sub 4 http://www.webbikeworld.com/r3/back-protector/forcefield-pro-sub-4/. Alla fine si parla della fisica delle forze d'urto arrivando a dire che la forza d'urto senza protezioni sia di 50 kN... non credo sia quella perché le forze impulsive raggiungono valori molto alti. Quando l'ho chiesto alla mia prof di fisica mi rispose come un utente sul web:
"Non puoi conoscere la Forza d' impatto, perché non conosci quanto tempo dura l' impatto
Dalla legge di impulso e della quantità di moto hai che -->
Fx t = m x V : impulso e quantità di moto . http://digilander.libero.it/danilo.mauro...
La forza applicata a un corpo per il tempo di applicazione è pari alla sua massa per la velocità.
Se non hai il ( t ) tempo di contatto non riesci a calcolare F .
Immagina di fare uno scontro frontale con 2 Tipi di Auto alla stessa velocità e che abbiano la stessa massa ;
La prima auto è molto rigida ( completamente di acciaio e non elastica )
La seconda auto è di plastica molto deformabile
Nel primo caso il tempo di contatto è molto piccolo e avrai una Forza d' impatto notevole. ( una decelerazione fortissima )
Nel secondo caso, il tempo di contatto è maggiore, perché hai un urto molto più elastico ; la Forza d' impatto è minore.
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