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Una giornata in laboratorio. Test strumentale paraschiena Forcefield Sub-pro 4
Questo autunno, in occasione dell'EICMA a Milano, Dolomiticert, uno dei laboratori italiani abilitati alla certificazione di Dispositivi di Protezione Individuale per motociclisiti, ci ha invitati a visitare i propri laboratori, magari per testare dei campioni e parlare del futuro della normativa.
Ovviamente abbiamo accettato volentieri per aver la possibilità di confrontarci con alcuni partecipanti al gruppo di lavoro europeo, ma anche per vedere da vicino come sono realizzati i test.
Abbiamo colto l'occasione per far testare due paraschiena. Oggi parliamo del Forcefield Pro Sub 4, che abbiamo scelto perché è il paraschiena in commercio con più basso valore di forza residua dichiarato. Il Sub Pro 4 è attualmente importato e distribuito in Italia da Dix.
Il paraschiena Pro Sub 4 della Forcefield è, con 3.38 kN di forza residua media dichiarata, il paraschiena "più sicuro" in termini di forza residua in commercio al mondo, per lo meno secondo le dichiarazioni del produttore.
Abbiamo quindi deciso di testare se effettivamente il Sub4 sia all'altezza delle aspettative. Ricordo che la norma di riferimento, la EN 1621.2, prevede impatti da 50 J e - per il livello 2 - una forza residua media di 9 kN, con picchi massimi di 12 kN e che la maggior parte dei paraschiena livello 2 hanno una forza residua media di circa 7-8 kN.
A metà degli anni '90, quando si ragionava sulle future normative, alcuni studi indicarono come 4 kN il limite "fisiologico" massimo affinché un paraschiena fosse compatibile con lo scopo di proteggere la spina dorsale. Attualmente solo il Sub Pro 4 comprovatamente protegge a tali livelli, benché, vi anticipiamo, in futuro si potrebbe vedere un paraschiena italiano da 2 kN!
Abbiamo svolto il test senza seguire il procedimento di certificazione, che richiede più esemplari, ma seguendo il metodo di testing della norma di certificazione su un singolo campione, per vedere se il Sub 4 rispetta quanto promesso. La norma prevede un numero indefinito di battute, su cui 3 in punti critici - da trovare a discrezione del tecnico - e altri al centro del paraschiena. Il test è da effettuare a temperatura ambiente (ovvero 20 °C).
Il Pro Sub 4 è un paraschiena di Nitrile e PVC, composto da due strati, il più esterno dei quali quasi delimita l'area della "croce di battuta" prevista dalla norma di riferimento. Costruttivamente si differenzia dai precedenti paraschiena Forcefield perché più ampio, per i materiali usati e per lo strato in PVC che offre una buona protezione dalla penetrazione.
Abbiamo sottoposto il Pro Sub 4 a due prove.
La prima cosistente nel test di certificazione secondo normativa, ovvero con impatti di 50 J di energia. Abbiamo poi scelto 5 punti di battuta, uno centrale, uno a 6 cm dal bordo della croce e tre, scelti a discrizione del tecnico di laboratorio, nei cosiddetti punti critici (a bordo della croce o in punti dove il paraschiena sembra più debole. I risultati sono stati i seguenti:
Centrale | 3.30 kN |
6 cm dal bordo | 3.20 kN |
Punto critico 1 | 5.19 kN |
Punto critico 2 | 6.92 kN |
Punto critico 3 | 3.22 kN |
La media è quindi di 4.37 kN. Tutti e 5 i risultati sono compatibili con il livello 2, così come la media, quest'ultima però, pur essendo un ottimo risultato, è risultata superiore di circa 1 kN alla media dichiarata. Tale differenza è probabilmente da imputare alla "cattiveria" dei singoli tecnici nello scegliere i punti critici, oltre che da eventuali leggere differenze di taratura degli strumenti.
Ma siccome non ci accontentiamo delle prove previste dalla normativa siamo andati oltre. Abbiamo deciso di testare il paraschiena in modo "duro e puro", simulando due impatti consecutivi con energia verificabile a velocità extraurbane (intorno ai 100 km/h). Ovvero sottoponendo il paraschiena a due impatti consecutivi a 70 J.
Impatto 1 a 70 J | 4.82 kN |
Impatto 2 a 70 J | 9.11 kN |
Come si vede il risultato è stato eccellente. Anche a 70 J il paraschiena, in un punto non critico, supera brillantemente il test, addirittura con un picco che è circa un terzo di quello previsto come massimo per il livello 2 dalla normativa ad un impatto ad energia minore (50 J ). Anche al secondo impatto, effettuato subito (senza concedere al materiale di "riposarsi"/"riassestarsi"), il picco è stato nei limiti del livello 2 della norma di riferimento, con positivo stupore degli stessi tecnici presenti.
Il tecnico del laboratorio ha poi controllato che nel foglietto illustrativo del paraschiena fossero presenti le informazioni e le istruzioni previste dalla norma. Qua la Forcefield ha omesso di inserire due informazioni obbligatorie: "prestazioni durante le prove tecniche" e "Istruzioni per la sicura distruzione e smaltimento oltre ad infomazioni sui rischi in caso di distruzione meccanica o incenerimento". Una nota di demerito nonostante il valido risultato del test "pratico".
Abbiamo anche provato il Sub Pro 4 in moto e si è rivelato un paraschiena morbido, confortevole ed ergonomico. Tuttavia è più spesso della media dei paraschiena e potrebbe faticare ad infilarsi sotto un capo molto aderente. La cinta lombare presenta dei velcro di regolazione e delle imbottiture all'altezza delle reni. Il paraschiena vero e proprio è contenuto in uno zainetto, staccabile e lavabile.
Il Sub 4 è prodotto Estremo Oriente. Il prezzo listino è di 165 euro. Sicuramente più alto di circa il 50% rispetto alla media della concorrenza, differenza giustificata dalle ottime performance di protezione e dalla qualità del prodotto.
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Commenti
13 comments postedGrande Alax!!
Ottimo articolo e incredibili le performance del paraschiena... sapevo che è un ottimo prodotto ma quasi non immaginavo lo fosse a tali livelli...
sono impressionanti i risultati a 70J soprattutto il secondo urto consecutivo, il paraschiena è veramente di altissimo livello,
oltretutto, in linea teorica, se un motociclista subisce un urto da 70 J il successivo sarà sicuramente ad energia inferiore...
ad oggi, sicuramente il miglior paraschiena in commercio
Anche nelle prove pubblicate sul mensile euromoto( fatte al laboratorio newton a mazzo di rho)
è risultato il migliore
Ciao
Sì, Euromoto ci ha bruciati sul tempo la notizia... l'articolo nostro era pronto da tempo ma abbiamo dovuto attendere per la pubblicazione. Però noi abbiamo il plus del test a 70J e della battuta ripetuta!
euromoto ci ha ahimè bruciati sul tempo di pubblicazione per cause non a noi imputabili. comunque da quel che so newrton non è autorizzato a certificazione mentre dolomiticert si (o lameno non lo era fino a poco tempo fa), cosa non certo di poco conto.
purtroppo dovevamo pubblicarlo circa 2 mesi fa, ma ci son stati dei disguidi.
vebbè, anche se non avete l'esclusiva o non siete stati i primi a pubblicare un test del genere in Italia, è sicuramente un test interessante e il paraschiena veramente notevole... se ne dovessi comprare uno punterei sicuramente su questo! tra l'altro sulla baia si trova a 135 euro spedito, un prezzo sicuramente competitivo.
però ora che ci hai fatto ingolosire con quella "voce" del paraschiena da 2kN, vogliamo qualche informazione in più
Però siete i primi ad aver pubblicato un test di doppio impatto a 70 J!!
Abbiamo visto che su espressa richiesta i tecnici hanno dato delle battute nei punti critici veramente da "carogna" interpretando liberamente la normativa attuale, ovvero con gran parte del kerbstone fuori sagoma del template.
Perciò mi domando..... siamo sicuri che alcune riviste nei loro test non facciano altrettanto i "carogna" quando gli conviene?
La nuova normativa 1621-2 stabilirà anche con precisione dove si potranno fare le battute e la lunghezza del battente che può battere fuori template mentre per ora non è così.
Grande risultato per il Sub4.... a prova di carogna.
ne avete approfittato per chiedere quanto costi la certificazione e i test, come ad esempio questo?
d.
sono già noti e da noi più volte pubblicati. in linea di massima per i paraschiena (a livelli europei, non parlo di dolomiticert di cui ignoro i prezzi) si parte da 1000 euro.
i test o le certificazioni?
sto parlando della possibilità per le testate di commissionare test
d.
Credo che il test senza certificazione di che so una decina di paraschiena in un istituto di certificazione, a seconda del prestigio dello stesso, avrà un costo commisurato all'impiego di un tecnico e l'usufrutto di macchinari calibrati. Evidentemente per certificare i risultati, rilasciare la documentazione... il costo si innalza.
Ma un pomeriggio di test "giornalistici" non credo mandino in miseria nessuno.
Articolo molto utile. Ottimo lavoro, ragazzi.
mi scuso per le foto con gli sghiribizzi in mezzo... il programma che uso per i watermark era diciamo, ehm, "comprato" in modo "particolare"... in qualche modo se ne sono accorti ed è tornato in versione demo. Me ne sono accorto solo una volta pubblicato.
Prima o poi lo compro o me lo faccio regalare da qualche grosso sponsor.