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NON E' GIUSTO!!
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Addio Marco... non so quali possano essere le parole giuste, è solo tantissima la tristezza e il dolore per la scomparsa di un ragazzo che non meritava assolutamente un destino così.
Addio Campione, chissà quanto ancora ci avresti divertito ed emozionato, ma anche se avessi smesso di correre saresti comunque stato un'emozione continua per le persone a te vicine.
Riposa in pace.
Le tue parole sono giuste, leggendole mi sono accorto che sono le stesse che vengono fuori dai miei pensieri... Ciao Marco...
Una tragedia.
Senza parole
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non riesco a crederci
è stata un gran -brutta- doccia fredda quando ho saputo della notizia, per puro caso oltretutto. mi spiace sopratutto per la sua famiglia.
un nota a parte: certo che in sti anni c'è stato un bollettino di guerra... kubica è andato molto vicino a lasciarci e ancora adesso è messo male, simoncelli in motoGP, tomizawa in moto2, un altro ragazzo nelle serie britanniche in moto e Henry Surtees nella serie F2, weldon settimana scorsa (ultimo di una serie di morti nelle competizioni americane).
mi dà quasi l'idea che senza uno shock epocale (come fù quell'apocalisse del GP di San Marino del 1994) non ci saranno VERI mutamenti nel mondo delle competizioni. e visti incidenti e decessi recenti, forse serivirebbero dei mutamenti a strumenti e mezzi.
Dimentichi Plasa,uno dei migliori nelle cronoscalate,e probabilmente altri in categorie minori che non fanno "notizia".........cambia quello che vuoi ma a 200/300 all'ora si può anche morire,le corse sono questo e c'è poco da farci.
Marco ha avuto tanta di quella sfiga che mi domando se non abbia visto prima della gara una suora con un gatto nero su una Prinz verde.
Non abbiamo perso solo un gran pilota ma anche un ragazzo genuino che non aveva niente a che vedere con la marmaglia dei nostri tempi.
il modo in cui Edwards è rimasto in piedi impietrito nonostante una gamba rotta, così come l'espressione di Rossi la dicevano lunga, da subito (
le modalità del suo incidente sono sconcertanti, la sua moto l'ha consegnato alla morte... terribile
era uno speciale e si vedeva, si capiva subito che era "il tuo amico che relizzava il sogno di sempre"
era genuino, era uno che se ne fregava delle ipocrisie e faceva e diceva quello che gli passava per la testa,
lo avevano crocifisso anzitempo, lo volevano costringere ad andare piano.
nella vita si muore, in moto come nel bagno di casa
è morto facendo quello che amava della vita...
...
Non ho seguito gli aggiornamenti di oggi, ma non e' sembrato anche a voi che si sia sentito male prima dell'impatto? Era sostanzialmente appeso alla moto, all'interno curva, con la spalla a terra, prima ancora che fosse investito. E' una posizione del tutto inusuale ed anomala. Sembrava quasi solo semicoscente, o svenuto, gia' in quel momento. E a mio avviso e' la sua posizione anomala che ha causato la traiettoria chiusa della moto, verso l'interno curva, e quindi gli impatti successivi.
Che ne pensate?
Anche io ho avuto e continuo ad avere la stessa tua identica sensazione: quando la moto ha scartato verso l'interno della curva lui sembra "appeso" alla moto, la testa sembra quasi pendente, inclinata verso il basso, come se avesse perso i sensi e qualcosa lo trattenesse alla moto...
da quel che ho letto e da quel che ho visto l'impressione è stata un'altra, cioè che quello fosse un tentativo estremo di recuperare la moto che stava scivolando, facendo leva sul ginocchio e anche sul gomito, visto che era praticamente a terra. Il salvataggio non gli è però riuscito, visto che pare si sia anche incastrato sotto la moto con il piede e, non appena le gomme hanno ripreso aderenza, la moto è andata verso centro curva invece di partire per la tangente, cosa che sarebbe invece accaduta se avesse lasciato andare la moto.
Quel che è successo dopo l'abbiamo visto tutti.
Penso che se avesse avuto un malore l'avrebbe probabilmente lasciata andare, ma in ogni caso le mie rimangono solo supposizioni.
Secondo me.....senza elettronica cadeva subito e finiva in via di fuga,come è normale che sia.
Ho paura che la reazione anomala sia stata dovuta all'antiquà e antilà che non l'ha steso ma l'ha mandato in un posto dove non doveva stare.
da quel che ho letto e da quel che ho visto l'impressione è stata un'altra, cioè che quello fosse un tentativo estremo di recuperare la moto che stava scivolando, facendo leva sul ginocchio e anche sul gomito,
confermo
non sono un'esperto di motoGP e la prima cosa che ho pensato è stata proprio il malore ma nei siti specializzati circolano un paio di vid di simoncelli in cui da sdraiato, fà perno su gomito e anca per tenere su la moto fino a quando non è totalmente fermo... (mi è sembrato un vid di le castelette...)
Su un forum di motociclisti ho letto questo post:
All'inizio non ci ho fatto molto caso, ma col passare della giornata, ho iniziato a notare che il comportamento di (quasi) tutti i dueruotisti era un po diverso dal solito.
Mi è sembrato che tutti fosseri più tranquilli, ho visto meno scorribande sulle corsie opposte, meno motorini andare sui marciapiedi, meno sorpassi azzardati, meno incroci affrontati a tutta velocità, ecc ecc, ma soprattutto non ho visto nessun mezzo a due ruote per terra (cosa che a Roma è una rarità).
Ho iniziato a pensare che forse, almeno per un giorno, la frenesia, l'incoscienza, è stata messa da parte grazie al pensiero di quello che è successo al grande SIC.
Forse mi sono sbagliato, forse sono un illuso, ma mi piace pensare che magari il SIC ha messo la mano sulla nostra testa e in un giorno chissà quanti ne ha salvati.
Addio SIC
mi ha portato a riflettere su quanto le persone siano normalmente imprudenti e incoscienti... spero solo non dimentichino in fretta...
cambiando argomento ho letto su vari forum un'iniziativa di mettere un adesivo del 58 del Sic su ogni moto...
penso che lo farò, è un modo per ricordare...
che ne pensate?
credo che la cosa vada a seconda di come uno affronta questi dolori, c'è gente che preferisce ostentare o condividere un legame di dolore ed altri che preferiscono tenere tutto dentro.
è una cosa che devi scegliere te, non devi essere forzato ne devi forzare.
RIP Marco!
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