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Emendamento Obbligatorietà Abbigliamento Omologato
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Sono quindi d'accordo con Taym: tu motociclista sei libero di viaggiare come cavolo vuoi ma, tieni conto, che se cadi e ti fai male, laddove non avevi i capi di protezione (omologati) previsti, le spese di soccorso, quelle mediche, di degenza etc. te le paghi te. Se non ti va bene, fatti una assicurazione personale ad Hoc e viaggia nudo. Altrimenti, se ti affidi alle cure (ed ai costi) dello Stato, ti vesti come decide lo stato, con i capi che lo Stato decide siano idonei.
Così facendo si avrebbe sicuramente un aumento della coscienza di chi usa i mezzi di trasporto e di come li usa: coscienza che ci si può far male, che se ci si fa male è costo, è un costo per se stessi e per la collettività che ci si può far meno male con l'attrezzatura giusta.
Inoltre, siccome lo Stato ha tutto da guadagnare a scegliere capi REALMENTE SICURI (e quindi con omologazioni SERIE) aumenterebbe i controlli e le pressioni per avere omologazioni e test seri...(chi ha orecchie per capire...).
Quindi basterebbe indicare che chi va in moto è coperto integralmente dal servizio sanitario nazionale se ha casco, tuta, protezioni etc. omologate secondo le NORME EUROPEE (non mettiamoci a fare altre norme italiane per l'amor di Dio!) certificati dagli istituti qualificati...Se non li indossa (o non li indossa parzialmente...chessò...non avevi i pantaloni omologati e ti sei strappatto le chiappe? Cavoli tuoi, paga(!) e fai attenzione a quando ti siedi...poco conta se avevi il casco ed il giubbino! Devi essere tutto protetto, mica conosci in anticipo come cadi e dove ti farai male!)...
E non rompano le scatole dicendo che "costa caro vestirsi omologato"...andare in moto non è un diritto prescritto dalla costituzione quindi ti adegui...altrimenti vai in bici.
Anche a me piacerebbe girare in Ferrari ma sono nato puveriello...
My 2 cents.
quoto!! aggiungerei agevolazioni fiscali (detrazioni irpef o aliquota iva ridotta) per gli acquisti concernenti abbigliamento omologato.
Tornando al discorso della democrazia invece, i cittadini non possono mica fare come gli pare....
per esempio attraverso il principale strumento di "democrazia diretta", il referendum, anche se per assurdo tutti i cittadini fossero d'accordo non possono mica abrogare leggi tributarie, di bilancio, ecc..
Ecco, questa si che sarebbe una buona idea. In generale, sarebbe anche ottimo ridurre le tasse sull'abbigliamento omologato, un po' ad ogni livello (produzione, vendita al dettaglio, trasporto).
Tornando al discorso della democrazia invece, i cittadini non possono mica fare come gli pare....
per esempio attraverso il principale strumento di "democrazia diretta", il referendum, anche se per assurdo tutti i cittadini fossero d'accordo non possono mica abrogare leggi tributarie, di bilancio, ecc..
Beh, certo, sono d'accordo. Non intendo dire che si possa fare come si vuole. intendo dire che si possa fare come si vuole nell'ambito dei meccanismi democratici. Un referendum non piu' abolire una legge tributaria, ma il parlamento si. Ed il parlamento e' appunto una istituzione.
Quel che intendevo dire, invece, rispondendo a Conny principalmente, e' che il fatto che le istutizioni si preoccupino di varare leggi pro-sicurezza e', a mio parere personale, segno di buone intenzioni senza dubbio, ma che sia un "bene" o un "male" dipende da quanto tale atteggiamento rifletta il mandato dei Cittadini, perche' le istituzioni non hanno il compito di stabilire cosa sia bene o male autonomamente, hanno il compito di esprimere la volonta' dei cittadini. Dunque se tutti i cittadini la pensassero come me e te, ad esempio, e volessero rendere conveniente il comportamento sicuro con i metodi che dicevamo sopra, allora sarebbe un bene se varassero leggi di detassazione sui prodotti omologati. Se pero', supponiamo, gli Italiani fossero tutti incoscenti () e pensassero che essere sicuri in moto sia poco interessante e ciononostante le istituzioni detassassero il prodotti omologati, io mi preoccuperei molto! Certo, la detassazione potrebbe essere a MIO parere cosa buona, ma la cosa ben piu' inquetante sarebbe: a chi diavolo rispondono le istituzioni?? Siamo sicuri che stiano rappresentando noi??
Io devo dire che la mia posizione è quantomeno agnostica sulla questione statuale e democratica. Io non credo in queste cose. Io so che se al mondo fossero tutti come dico io non servirebbe alcuna sovrastruttura.
La nozione stessa di "istituzioni" mi è oscura e poco gradita.
Il fatto stesso che ci sia necessità di una classe politica, di un esercito, di leggi, tasse, imposizioni è una cosa in cui non mi riconosco e che non appartiene alla mia visione del mondo.
La mia visione del mondo è essenzialmente composta da due parole "non nuocere".
Fatte queste premesse, per far capire che non vi posso seguire nelle disquisizioni di filosofia politica in quanto non credo nella democrazia (non credo nelle persone, figuriamoci), dirò che quello che scandalizza me sono le risposte scandalizzate di chi non pensa alla sicurezza, ma agli affari.
La questione è la giacca da 300 euro, o la questione è dare la possibilità alla gente di farsi meno male se va in moto...
Nessuno ha ancora colto l'occasione di parlare di sicurezza. Tutti concentrati sulla logistica e sulla questione della liberà.
Perché nessuno coglie l'occasione di dire che la gente va in moto come delinquenti, che i prodotti in vendita sono al 90% inutili o palliativi.
Perché devono tutti avere un'auto e una moto anche se non hanno la testa per usarle? E' libertà? E' libertà dotare di armi cariche degli incapaci di intendere?
E' libertà se lo fai a casa tua, se invece tu incosciente sei su pubblica strada, rischi di nuocere a me.
Nuoci a me se per colpa dell'incosciente a me mi aumentano l'assicurazione RC, eccetera eccetera... mi sto addormentando...
Churchill diceva che la Democrazia e' una orribile forma di governo. E aggiungeva che, sfortunatamente, e' anche la migliore che conosciamo.
(Se hai idee migliori, caro Conny, fatti avanti! )
Churchill era una lenza, sembrerebbe. E' famoso il suo scambio alla Camera con tale Lady Astor, che indignata gli faceva notare:
- Mr. Curchill, lei e' ubriaco!
- E lei, Lady Astor, e' orribile. Ma io domani saro' sobrio.
Evito complicazioni filosofiche di Democrazia ed anarchia, diritti e doveri per fare considerazioni più pratiche (ricordo però che nel nostro paese, anche per questioni costituzionali inerenti il diritto alla salute, non si può lasciare la gente con le chiappe spellate perchè non ha i soldi per pagarsi le cure...).
Premetto che sono sostanzialmente daccordo con l'emendamento. Modificherei solo 3 cose:
1) Aggiungerei la dicitura "omologato 1621-x" alle protezioni della giacca ed al paraschiena
2) Specificherei la possibilità di usare paraschiena separati dalla giacca
3) Aggiungerei l'obbligo di calzature tecniche per moto sopra i 52KW
Per il resto, l'emendamento mi piace per quanto riguarda il punto di vista dei motocilcisti mentre mi piace meno per quanto riguarda il punto di vista dell'industria. Cerco di spiegare perchè.
Motociclisti:
A giudicare da cosa leggo nei forum c'è una generale ignoranza in merito alle conseguenze di una banale scivolata. L'emendamento servirebbe ad "accendere" i cervelli svegli che incomincerebbero a farsi domande in merito alla sicurezza ed a fare tutte le considerazioni del caso. Prendo il mio personale esempio: quattro anni fa comprai lo scooter, per un bel po' sono andato in giro con maglietta e pantaloncini senza avere coscienza dei rischi che correvo. Poi ho incominciato a documentarmi, ho comprato la moto, ho approfondito le questioni della sicurezza ed oggi vado in giro sia con lo scooter che con la moto esattamente in linea con quanto previsto dall'emendamento. Probabilmente molte persone prenderebbero spunto dalla nuova normativa per farsi una coscienza più sensibile alle questioni della sicurezza. In questo senso vedo l'emendamento come un forte fattore "educante". Sempre sui forum percepisco una totale contarietà all'emendamento: l'obiezione principale riguarda l'impossibilità di andare a comprare il pane con il CBR vestito da maree calzando ciabatte... In tale situazione non penso che il legislatore possa dall'oggi al domani imporre niente di più di quello che prevede l'emendamento e che sicuramente trova e troverà un bel po' di ostruzionismo.
Industria:
Quasi tutte le aziende propongono protettori omologati di buona qualità e facilmente reperibili sul mercato. Nessuna impresa avrebbe problemi a rispondere alle imposizioni dell'emendamento. Viceversa l'abbigliamento omologato e sostanzialmente irreperibile sul mercato italiano. Non è possibile ne credibile poter imporre dall'oggi al domani a tutte le aziende di produrre solo capi omologati. Probabilmente sarebbe stato opportuno che l'emendamento prevedesse delle tempistiche ben precise di medio periodo affinchè tutte le imprese possano adeguare la loro proposta commerciale con capi completamente omologati. Ad esempio si poteva prevedere che entro il 2012 tutte le aziende abbiano l'obbligo di legge nel proporre capi omologati nei loro cataloghi e vietare la vendita di capi non omologati dopo il 2015. In questo modo si darebbe la possibilità alle imprese di adeguare gradualmente la produzione e di investire in nuovi prodotti con la garanzia di un ritorno commerciale importante. Conseguentemente e naturalmente avremo poi motocilcisti più
protetti senza creare allarmismi e otruzionismi antipatici da parte degli stessi utilizzatori che quei capi dovrebbero proteggere.
Un ultima considerazione. Quando l'emedamento parla di divieto di commercializzare capi non omologati penso che si riferisca alla normativa CE che stabilisce l'assenza di materiali o trattamenti tossici e cose affini... (scusate ma non ricordo il numero).
Ciao.
ci sono almeno 4 aziende in italia che hanno il know-how per commercializzare omologato ma non lo fanno.
in generale le aziende non lo fanno per tener alti i margini di guadagno.
Cinque anni son troppi. Basterebbero 6 mesi.
quoto un intervento di un altro forum (motopub) e riassumo impressioni prese qua e là.
Se dainese, come anche clover, spidi, jfpelle, helite, prexpport, texport, giudici, insomma-ci-siamo-capiti, non omologherà (e dainese insieme a altre 3 aziende italiane ha sicuamente il know how ma non il "want"), non si potrà utilizzare i suoi prodotti in moto.
Comunque è, probabilmente (come le altre aziende) contraria, perché si vuol tenere alti i margini di guadagno. Non bassi i prezzi, visto che la mia giacca en 13595 lvl 2 costa meno di giacche in cordura 500 che offrono una protezione di gran lunga inferiore (in termini assoluti riguardo la abrasione, circa 15 volte inferiore).
Detto questo in linea essenziale io son contrario ad un obbligo (forse perfino a quello del casco), l'importante per me è la coscienza. È importante ci sia coscienza di ciò che si compra e ciò che si usa.
Preferirei incentivare l'utilizzo di abb. omo. con, ad esempio, sconti assicurativi e di bollo. Oppure istituire un ticket ospedaliero maggiorato se cadi in moto per colpa tua e ti fai male causa tua negligenza. Oppure una rivalsa assicurativa.
In ogni caso capisco le ragioni di chi ha proposto l'emendamento e in linea di massima potrei essere d'accordo.
Perfettamente d'accordo, anche le virgole, con il mio capo Alax.
Salve a tutti,
a quanto mi risulta nel DDL 1720 tra i vari emendamenti è spariro l' Art. 171 - (Dotazione di sicurezza per la conduzione di veicoli a due ruote).
Quindi il problema lo hanno risolto alla radice.
ritirati gli emendamenti
http://www.motociclismo.it/ddl-sicurezza-stradale-ritirati-gli-emendamen...
Questi politici non perdono un'occasione per dimostrare la loro serietà
In compenso SEMBRA che vogliono far andare con il casco i ciclisti...ce la vedo proprio mia madre a 70anni con la busta del pane sul manubrio della graziella ed...il casco
Erik
alla fine sono contento così.. o le cose si fanno bene (non era il caso di questo emendamento a mio avviso) o si lasciano le cose come stanno!
Ora continuiamo a diffondere la cultura della sicurezza il più possibile... tutto verrà da solo senza obblighi.
La vita ci è stata donata ma il modo in cui la viviamo è una nostra scelta!
In compenso SEMBRA che vogliono far andare con il casco i ciclisti...ce la vedo proprio mia madre a 70anni con la busta del pane sul manubrio della graziella ed...il casco
Erik
Invece il casco in bici DEVE essere obbligatorio: la bicicletta ha l'indice di mortalità più alto tra tutti i mezzi di trasporto, superiore anche alla moto. La bici è letale...
Roma 28 aprile 2010 – Indossare l’abbigliamento protettivo non diventerà un obbligo di legge. I Senatori del gruppo del PD, Marco Filippi, Bubbico, Donaggio, FIstarol, Magistrelli, Morri, Papania, Sircana, Vimercati, Zanda, Ranucci, hanno ritirato l’emendamento 20.2 che avevano proposto per il Disegno Di Legge 1720 in materia di Sicurezza Stradale e con cui intendevano introdurre nel nuovo Codice della strada una norma tale per cui diventasse un obbligo indossare l’abbigliamento protettivo, più o meno completo in funzione della potenza dei motocicli. Sempre l’emendamento 20.2 riformava il C.d.s. rendendo obbligatorio l’utilizzo del casco integrale. Una norma contestata in primo luogo dalla Confindustria ANCMA, poiché ritenuta dannosa per i Costruttori di caschi del segmento jet, nonché in conflitto con la normativa di grado superiore dell’Unione Europea, che ammette fra le omologazioni quella dei caschi di tipo jet, ritenendoli conformi agli standard di sicurezza.
Allo stesso modo è ritirato l’emendamento 20.3 (presentato dal Senatore Gallo del PdL), con cui indossare il paraschiena sarebbe divenuto un obbligo prescritto dal C.d.s.
Dunque indossare l’abbigliamento tecnico protettivo adeguato resterà un fatto di coscienza e di buon senso a discrezione dei motociclisti e non diventerà un’imposizione di legge.
...senza parole !!!!
Allo stesso modo è ritirato l’emendamento 20.3 (presentato dal Senatore Gallo del PdL), con cui indossare il paraschiena sarebbe divenuto un obbligo prescritto dal C.d.s.
Dunque indossare l’abbigliamento tecnico protettivo adeguato resterà un fatto di coscienza e di buon senso a discrezione dei motociclisti e non diventerà un’imposizione di legge.
...senza parole !!!!
:(
È un'occasione persa per una pubblica discussione su omologazioni e sicurezza in moto... saremo sempre mosche bianche...
Io sono contro ogni obbligo... la stupidità della gente non si può guarire con una legge. Ognuno ha il rispetto per se stesso che ha.
Conny non esageriamo.
Nei paesi dove è più utilizzata la bici, il casco NON è obbligatorio e non muoiono come mosche.
Nei paesi dove si è imposto l'uso del casco non ci sono statistiche che riscontrino in maniera chiara una effettiva diminuzione dei traumi cranici/mortalità.
Il casco per biciclette è studiato per fornire protezione (scarsa, vista la forma...è peggio di un jet) non oltre i 20-25km/h. Nel momento in cui ti investe una macchina siamo ben oltre questo valore. D'altronde ricordo che la bici è un mezzo a propulsione umana per cui quando si viaggia si spende energia, il corpo si scalda e deve disperdere questo calore: un casco per bici non può essere chiuso come un casco per moto proprio per garantire il corretto equilibrio termico.
In città la velocità media delle biciclette è compresa tra 10 e 20 km/h: cadere da 10km/h in bici equivale a cadere a piedi ed in questo caso la probabilità di danno è trascurabile.
Non so voi, ma le signore che vanno in giro qui dove abito hanno velocità paragonabili alla mia corsetta defaticante: non dovrò mica mettermi il casco anche per andare a correre vero?
L'unica soluzione per diminuire il numero degli incidenti in bici è separare il più possibile il ciclo-traffico dal traffico "veloce e pesante" costituito da moto, auto e camion.
p.s. Io uso il casco quando vado in bici ma ho serissimi dubbi che rimanga in posizione in caso di caduta e che serva effettivamente a qualcosa visto che non è altro che un reticolo di polistirolo con una sottile membrana esterna di plastica...
Nei paesi dove è più utilizzata la bici, il casco NON è obbligatorio e non muoiono come mosche.
Nei paesi dove si è imposto l'uso del casco non ci sono statistiche che riscontrino in maniera chiara una effettiva diminuzione dei traumi cranici/mortalità.
Il casco per biciclette è studiato per fornire protezione (scarsa, vista la forma...è peggio di un jet) non oltre i 20-25km/h. Nel momento in cui ti investe una macchina siamo ben oltre questo valore. D'altronde ricordo che la bici è un mezzo a propulsione umana per cui quando si viaggia si spende energia, il corpo si scalda e deve disperdere questo calore: un casco per bici non può essere chiuso come un casco per moto proprio per garantire il corretto equilibrio termico.
In città la velocità media delle biciclette è compresa tra 10 e 20 km/h: cadere da 10km/h in bici equivale a cadere a piedi ed in questo caso la probabilità di danno è trascurabile.
Non so voi, ma le signore che vanno in giro qui dove abito hanno velocità paragonabili alla mia corsetta defaticante: non dovrò mica mettermi il casco anche per andare a correre vero?
L'unica soluzione per diminuire il numero degli incidenti in bici è separare il più possibile il ciclo-traffico dal traffico "veloce e pesante" costituito da moto, auto e camion.
p.s. Io uso il casco quando vado in bici ma ho serissimi dubbi che rimanga in posizione in caso di caduta e che serva effettivamente a qualcosa visto che non è altro che un reticolo di polistirolo con una sottile membrana esterna di plastica...
Ma guarda, sono sostanzialmente d'accordo sul fatto che il casco da bici sia ridicolo. Però ci sono statistiche che dicono che l'indice di mortalità della bici è il più alto... la cosa mi ha decisamente impressionato.
Visto che le velocità in gioco sono molto basse la questione è proprio la caduta in sè da una certa altezza (il sellino della bici) contro un qualche ostacolo o l'impatto con un altro veicolo...
Per quanto mi riguarda se andassi in bici caschetto e giubbino hi-viz...
perfetto !!!
..così se stai per finire lungo un burrone, te ti lanci.. ma il bambino va a vedere cosa c'è in fondo!!!
Sempre peggio? :O
non mi sembra esistano seggiolini per bambini fino a 12 anni.
willy3 ci pensi tu?
giààà..!!
potrei provare..
prendo una altalena, la adatto un pochino... qualche protezione quà e là...
Volevo segnalare questo articolo
http://www.motorbox.com/Moto/Vivere_con_la_moto/Burocrazia/CodiceStrada_...
nel quale il signor Losito critica il dietrofront di comodo fatto su questo emendamento.
Per quanto non si accenni alla non omologazione del 99% dei capi in commercio, se non altro è un passo in avanti rispetto ad altri siti che addirittura scherniscono lo scooterista cittadino vestito di tutto punto anche solo per andare al lavoro.
cito i motivi per cui è stato ritirato l'emendamento:
"""il primo legato al fatto che in termini di sicurezza stradale le priorità sono altre (ovvero la qualità delle strade stesse), il secondo alla consapevolezza che un’imposizione di questo tipo ha bisogno di maggiore gradualità per essere introdotta."""
mio commento: a maggior ragione che le strade non sono messe bene si rende ancora più necessario proteggersi adeguatamente.. Sono d'accordo che un'imposizione di questo tipo debba essere introdotta con gradualità ma la scelta di non far nulla non mi sembra un approccio graduale al problema....
ciao a tutti..
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