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Abbigliamento da moto in cordura: sì o no?
Stavo riflettendo quale fosse la nostra posizione ufficiale sulla Cordura, tessuto molto amato dai motociclisti e soprattutto dalle ditte di abbigliamento.
La Cordura, leggiamo su wikipedia, è il nome commerciale originariamente di un nylon DuPont e oggi è diventato il nome commerciale di un nylon 6,6 prodotto dall'Invista. E' un marchio insomma.
A parte le considerazioni sulla follia del marketing, essa è un tessuto che ha delle innegabili (ma relative) doti di resistenza allo strappo e all'abrasione, è discretamente traspirante, è adatta a capi sia invernali sia di mezza stagione, con una adeguata membrana può diventare anche il valido strato esterno di un capo impermeabile.
La Cordura è quindi ottima per capi tecnici da montagna, da scii, per il tempo libero, per borse, scarpe, tappeti, corde e tutti quegli usi in cui serva un tessuto economico e dalle buone caratteristiche meccaniche.
Ma in moto? Ferme restando le ottime qualità di confort di un buon capo in Cordura, come la mettiamo in quanto a sicurezza? La Cordura 500, quella più usata dai produttori di abbigliamento, resiste per circa mezzo secondo (dati SATRA) nei test di abrasione. Le testimonianze fotografiche di incidenti che troviamo online mostrano capi in cordura (per non parlare dei tessuti "tarocchi") forati, strappati, lacerati durante scivolate a velocità non elevate.
Ci sono delle alternative? Non molte in Italia purtroppo. Però tessuti con caratteristiche di maggiore sicurezza e resistenza esistono, a partire dalla stessa Cordura 1000 multistrato, balistica, a altri tipi di filati di poliammide, al poliestere "hi-art"... ne abbiamo parlato e ne parleremo in queste pagine.
Queste alternative sono in grado di garantire una protezione 8, 14, 25 volte circa maggiore a quella della cordura. C'è la pelle (per quanto abbiamo una posizione critica nei confronti dell'uso e dell'abuso della vita animale), che con accorgimenti quali underwear termico, sovratute con membrane impermeabili può garantire un buon confort e una buona protezione con quasi ogni clima.
Quindi, secondo noi, Cordura sì o Cordura no? Per noi no. No alla Cordura, come no ai tarocchi tipo Maxdura e no ai filati di poliestere (ovviamente per l'uso su strada: in fuoristrada va benone). Siamo consapevoli dell'enorme diffusione della Cordura nell'abbigliamento da moto, e siamo consapevoli che la nostra posizione potrebbe essere ritenuta troppo estremista.
Ma abbiamo, sia pur con difficoltà, la possibilità di scegliere qualcosa di diverso e di migliore rispetto ciò che impone l'industria mainstream sulla base delle logiche del profitto e del marketing. E lo facciamo. Noi appoggiamo la scelta e cerchiamo di scegliere capi in tessuto (e in pelle) omologati, cioè in grado di offrire una protezione certificata (cosa che la Cordura 500 non potrà mai fare).
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Commenti
2 comments postedperfettamente d'accordo
grande conny!
purtroppo il motociclista - quasi sempre - deve rivolgersi ai rivenditori di abbigliamento e accessori per moto.
Questi - quasi sempre - per ignoranza o malafede tacciano per omologato quello che invece non lo è.
Alla richiesta di materiale omologato mi sento spesso proporre un sacco di cose. Poi gli fai notare che la tale marca di fama o talaltra non hanno capi omologati in catalogo e lì i rivenditori mettono su certe facce da UFO che non vi dico.
Quando ti rispondono: "stivali omologati?...ma omologati per che?" No c'è da essere ottimisti se se tratta di confutare la resistenza della cordura. Il problema è andare direttamente al negozio con richieste chiare. Però mi domando: e le alternative quali sono?
r.
PS: La pelle non va bene per tutte le occasioni.