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Halvarssons Buckler, IXS Carapax, ed alcune note sulle novità EICMA 09
Nell'attesa dell'approfondimento sui guanti "stranamente" omologati di origine generalmente francese, scrivo queste note riguardo ad alcuni prodotti citati nel precedente articolo.
Jofama-Halvarssons. Il paraschiena Halvarssons Buckler è praticamente un Forcefield Sub-pro 4 rimarchiato. Il Forcefield dovrebbe, secondo test condotti dalla SATRA, rilasciare circa 3.5 kN. Precisamente 3.38 kN. [2/3/2010 Non si tratta di un sub-po 4 rimarchiato. È un normale back protector Forcefield costruito diversamente. Forza residua 5.7 kN]
Il Sub 4 consiste in una struttura a nido d'ape molto simile come concezione a quella del Backprotector Forcefield classico, inserita in una tasca. Tra il forcefield "normale" e il corpo è poi presente un'ulteriore strato di materiale "spugnoso" (non visibile in fotografia). Sinceramente la resistenza alla penetrazione mi pare (è una considerazione personale) relativamente poco migliorata rispetto al forcefield classico, che pare potrebbe forarsi in caso di impatto con le pedane. 1 È tuttavia molto interessante che il protettore rilasci una forza residua minore di 4 kN (limite medico), ciò smentisce il luogo comune secondo cui "un protettore livello 2 è pesante, figuriamoci uno da 4 kN, che dovrebbe essere di 5 cm". L'area è altresì sufficientemente ampia, copre anche la parte bassa della colonna.
Benché esso sia, insieme al Tryonic, uno dei pochissimi paraschiena <4kN, ho "paura" che si inneschi una "gara al ribasso" dei kN che, benché assolutamente salutare, rischi di trascurare altri fattori del paraschiena che possono contribuire alla protezione complessiva; ad esempio test in ambiente modificiato (-20°C, +35°C, umidità), resistenza alla penetrazione etc. Al momento preferirei quindi dei paraschiena con valori prossimi ai 4 kN ma con una -teorica- migliore resistenza alla penetrazione, con una genuinità dei materiali migliore, quali ad esempio l'italianissimo Axo Batty o i paraschiena Komperdell rimarchiati. Tra questi ultimi figura una new entry, l'IXS CARAPAX.
Inoltre preferirei anche un uso maggiore da parte dei motociclisti di protezioni di qualità e di protezioni sui fianchi. Difatti diversi documenti (tra i quali spicca il Cambridge Standard) incolpano gli impatti a spalle e fianchi come responsabili di danni alla colonna vertebrale.
L'IXS Carapax è un paraschiena a gilet, della famiglia Komperdell. Questi paraschiena sono risultati essere tra i migliori in test indipendenti. È quindi sostanzialmente identico al Buese Belluno, del quale è possibile trovare una recensione su questo sito. Sono piacevolmente sorpreso di questa scelta da parte di IXS: in tal modo un paraschiena di qualità sarà disponibile ad un pubblico più ampio, dato che la IXS è distribuita in diversi negozi sul territorio italiano. Che non ci siano più, mi auguro, scuse per consigliare e vendere paraschiena livello 1 ai limiti dell'omologazione, paraschiena a cui si fa un complimento chiamandoli obsoleti.
Oltre a ciò segnalo che ho appreso da fonte diretta (Peter Eriksson, l'amministratore delegato) che i prodotti Jofama-Halvarssons sono tutti made in Korea (correggerò le recensioni) e non made in Sweden come precedentemente ed erroneamente scritto. Mi scuso con gli utenti per non aver verificato l'informazione.
All'EICMA 2009 abbiamo inoltre visionato alcuni chest protector omologati prEN1621-3. Consiglio a tutti, nella scelta di un chest protector omologato secondo tale norma (quando sarà pubblicata), di prenderlo di livello 2 (vedi norma), e testato in ambiente modificato. Inoltre è bene accertarsi che NON sia divisibile e sia il più ampio possibile. Difatti in caso di impatto le costole potrebbero tendere a rompersi ai bordi del protettore, prendendolo ampio esse potrebbero tendere ad "uscire" e non ad "entrare" nella cassa toracica e ciò permetterebbe di ridurre il rischio di disastrose lesioni.
1) http://www.webbikeworld.com/r3/back-protector/forcefield-pro-sub-4/
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Commenti
11 comments postedsono un po' scocciato per gli halva koreani... ma evidentemente con prezzi così non possono essere fatti in svezia... peccato, cade un mito...
Ormai rimangono solo gli inglesi
... made in korea....la sede è koreana ma la produzione penso sia in viet-nam.... Alax mi pareva di avertelo già segnalato il nome del produttore... dai un occhio ai vari "customers"...
http://www.kido.co.kr/
Questa azienda è sicuramente la più cara e la migliore del far east
mi hanno esplicitamente detto Korea. Non so che dirti.
Visti i costumers.
Certo che oramai ci si può fidare solo di se stessi.
Kido fa proprio di tutto, per tutti.. cavoletti. È una ditta coi cosiddetti.
Praticamente fa di tutto per tutti.
Spiace che ormai pochissimo sia fatto in europa, ma evidentemente le svedesine non hanno voglia di cucire i pellami, e vogliono 4000 euro al mese a dirne pochi, se ti fanno il giubbino loro ti viene a costare 1500 euro.
Cosa facciano gli Svedesi tutto il giorno è un mistero...
sono rimasto molto male nel leggere che i prodotti Jofama sono farbbicati in Korea. Delusione a 1000...
Però poi ripensandoci bene mi sono anche ricordato che la mia Chinook è fatta davvero bene e che anche se non omologata è sicuramente un gradino sopra a tantissime altre di prezzo pure superiore.
Quindi da buon compratore devo confrontare i prodotti secondo la qualità ed il prezzo e non secondo la provenienza. Se continuano a farle così vanno bene anche se fatte in korea. ^^
il bello che se guardi i clienti dell'azienda che produce per Jofama scoprirai che fanno praticamente tutti i prodotti premium: Dainese, Bmw, Kushitani...
Sono rimasto basito pure io... ma anche perché era girata la notizia che producevano davvero a Malung, e qualcosina esternalizzato. Ma se lo dice l'A.D....
ma poi i prezzi la fanno tornare tra le ultime scelte
Spezzo una lancia in favore dei produttori del far-east: ormai in alcuni casi (ovviamnte non sempre) hanno raggiunto una qualità pari (se non superiore) a quella italiana.
Tutte (e dico TUTTE) le grandi aziende (specie quelle della cosiddetta moda "made in italy") producono tutto all'estero.
L'unica differenza tra quelli che scrivono "made in italy" e i "made in resto del mondo" è che i made in italy si fanno pagare molto di più!!!
Fatte le dovute eccezioni, sia chiaro: non voglio generalizzare!
... minimamente a tessere lodi su un qualsiasi produttore cinese o peggio ancora pakistano.
I cinesi hanno letteralmente fatto una vera e propria azione di "dumping" commerciale. Si tratta di produrre articoli a prezzi infimi o addirittura sotto costo solo per poter monopolizzare un determinato settore per poi fare il bello e brutto tempo. In alcuni settori ci sono già riusciti grazie anche ad alcuni marchi europei compiacenti
Non dimentichiamo che questi produttori asiatici nell'abbigliamento da moto non hanno inventato niente e sono stati istruiti da personale "mercenario" per la maggior parte italiano e se avessero gli stessi vincoli sul lavoro che abbiamo qui in italia forse le cose girerebbero diversamente.
Si parla di mettere dei dazi doganali per i beni importati da questi paesi ma questo non accadrà mai per motivi che non stò qui ad elencare.
Ora è così ma il futuro pare migliore..... il fatto che una famosa ditta di jeans investa milioni di euro e assuma oltre 400 persone per tornare a produrre il jeans tutto in italia mi fà ben sperare
Io sono abbastanza d'accordo con te.
Applicherei un minimo di protezionismo a livello europeo.
Dico questo senza voler lodare la maggior parte delle ditte (a livello di protezione), se non qualche artigiano.
Ho chiesta alla IXS i valori della forza residua, questa la risposta:
FORZA RESIDUA DA IMPATTO IN KN:
CENTRO 4.9
4 CM DI DISTANZA DAL BORDO 5.8
6 CM DI DISTANZA DAL BORDO 5.0
1° PUNTO DEBOLE (GIUNTURA ORIZZONTALE) 4.9
2° PUNTO DEBOLE (GIUNTURA VERTICALE) 5.7
FORZA RESIDUA DA IMPATTO MEDIO 5.3
Cordiali saluti
IXS ITALIA