Cerca
Classifica SHARP - Affidabile o no?
- Login per inviare commenti
Buongiorno a tutti,
grazie a motosicurezza sono venuto a conoscenza del Test SHARP (http://dft-1-sharp.eduserv.org.uk/), ma ho sentito e letto versioni discordanti sulla modalità e validità di esecuzione dei vari test a cui vengono sottoposti i caschi (tant'è che si era addirittura parlato del rifacimento dei test), mi sapreste illuminare sull'atenticità di tale dichiarazione?
Grazie e lamps.
Lo SHARP è una classifica, stilata dal governo inglese, sui caschi.
Praticamente prendono dei caschi in commercio e iniziano a testarli, seguendo anche le indicazioni dello studio cost. Sinceramente non penso (ma sono pronto ad essere smentito) che stiano pensando di rifare i test. Oltre al tipo di test (22 impatti se non sbaglio) lo sharp fa un "ranking" dei caschi. Se tutti usassero i caschi più sicuri, si salverebbero decine di vite umane (e non lo dico certo io...).
La domanda viene spontanea: Ma tra ECE, DOT, SNELL etc. etc. c'era bisogno anche dello SHARP?
La risposta è: Si, poichè lo sharp permette di valutare la sicurezza del casco. Le altre omologazioni dicono solo se il casco ha superato dei test (spesso pure grazie alla tolleranza), senza dire in che modo. Nella DOT non è nemmeno prevista la "certificazione certificata", ma basta una dichiarazione + test report (a quanto mi risulta).
Ora, lo SHARP è stato messo in dubbio da alcuni produttori di caschi (e da alcune riviste compiacenti). Questo perchè "super caschi" (arai, dainese) hanno ottenuto un punteggio basso. Spesso sono caschi SNELL (omologazione giudicata come migliore) e comunque caschi "usati" dai piloti.
Ora, come prima cosa ripeto che non si deve guardare al mondo agonistico per valutare la sicurezza di un prodotto (tute non omologate, paraschiena che assorbono energia quanto un posacenere, protezioni trapanate e tagliate).
Le repliche delle marche sono spesso state: la snell è "er mejo". I punti di impatto dello sharp sono poco probabili. Ora che si intende per poco probabili? E perchè un casco non dovrebbe coprire punti meno probabili di altri? Sbattere il casco sui lati della testa è, dalla Arai (mi pare fosse la Arai), ritenuto poco probabile. Perchè? Non perchè ci sia una probabilità veramente minima di sbattere in quel punto, ma perchè i caschi "gonfi" ai lati sono brutti e le persone non li comprano. Non sono "alla moda".
Secondo punto, la SNELL. Da test americani e da studiosi è stato dimostrato quanto la SNELL non sia assolutamente più sicura della DOT (e la DOT fa omologare anche scodelle), anzi lo sia di meno. Questo perchè tende a far fare ai produttori un casco più "duro" a causa della "rigidità" di alcuni test. Ma ciò avviene a discapito della sicurezza poichè i caschi più morbidi (ECE e DOT) si comporano meglio: meno HIC e meno forza g. Insomma decellerano "di meno". Ed è questa la cosa fondamentale: il cervello è una "palla che sta nell'acqua", se il cranio si ferma, la palla sbatte contro di esso e....Addio. Se il cranio si ferma "più piano" la palla sbatte "più piano" e...magari campo.
Spero di averti chiarito le idee (e non confuso ancora di più), in ogni caso: polemiche o non polemiche, SHARP tutta la vita!
P.S.:tra l'altro quelli della snell hanno anche sostenuto che non ci sono evidenze che dimostrerebbero che teste più grandi son più pesanti. E per farglielo capire dei giornalisti americani hanno dovuto tirar fuori un bellissimo studio che riporta i valori del "peso" delle teste.
Edit: e si ti volessi fare una carrellata inglese di SNELL, DOT, ECE, HIC etc. etc. http://www.motorcyclistonline.com/gearbox/motorcycle_helmet_review/index...
Grazie per il chiarimento,
effettivamente divincolarsi tra normativa x piuttosto che y non è facile... ed ammetto che quando ho visto che nella sclassifica SHARP il mio casco pagato ben 370€(scontato) aveva tre stelle e uno che ne costava 80€ cinque mi ha lasciato interdetto, e mi sorge una domanda: ma è possibile che il prezzo sia così alto solo per costi di Marketing e non per ricerca e sviluppo?
In ogni caso il prossimo casco che comprerò sarà un 5 stelle SHARP.
Lamps.
Sharp Helmets da sicuramente una dritta in più nell'acquisto del casco però credo sia necessario considerare anche l'ergonomia. Un casco comodo aumenta la sicurezza più di un casco scomodo con qualche stella in più. Io personalmente ho provato buona parte dei caschi 5 stelle Sharp ma dati i dolori ed i fastidi che mi causavano sono stato costretto a scegliere un casco con "solo" 3 stelle Sharp ma molto più comodo sulla mia capoccia.
E poi il mio vecchio Arai Rx7 ha fatto egregiamente il suo lavoro quando è servito.
Per cui ritengo Sharp un ottimo indirizzamento verso l'acquisto di un prodotto sicuro ma che va sempre valutato dal singolo.
Ha già detto tutto Alaxandair, in modo molto chiaro!
Per Orso... ti invito a riflettere su chi ha criticato apertamente il test Sharp:
1. Arai Uk, che non ha contestato il test in sè, ma si è giustificata dicendo che gli impatti laterali non sono probabili perché ci sono le spalle. Chiamasi altresì arrampicata sugli specchi.
2. La rivista Euromoto, la quale ha contestato la bontà delle statistiche usate... sperando di fare uno scoop. Peccato che euromoto sia, sfogliatela pure online, un contenitore di pubblicità.
Anzi mi piacerebbe scrivere un articolo che descriva accuratamente la metodologia Sharp, qui ci sono tanti ingenieri che possono darci una mano...
Per Nae... lo so, scendere da un Arai e salire su un qualunque altro casco è difficile. I caschi giapponesi hanno quel sofficioso inimitabile, lo Shoei Xr1000 è un guanto... Comunque stanno prendendo 5 stelle anche molti caschi di top gamma come lo Shark RS2 carbon (anche se ho sentito voci discordanti su questo modello come calzata, forse lo hanno aggiornato), TUTTI i bell, l'AGV t.tech (il casco di Rossi, costa un fulmine!). Anche lo Shark RSX, ammesso sia ancora in produzione, non deve essere male, gli shark hanno una calzata simil giapponese, anche se i materiali sono meno lussuosi.
Vedrete che i prossimi giapponesi inizieranno a prendere stelline, se guardate l'xr 1100 ha già un profilo più tondo...
Lo so Conny ma purtroppo sia Lo shark che l'AGV non vanno bene per la mia capoccia : o sono troppo stretti o sono troppo larghi. Alla fine ho scelto Xr1000 perchè tra l'Arai, lo Shoei ed il Nolan era quello con costi meno esosi, preso all'estero logicamente.
Ho provato e riprovato i Marushin ed altre marche a 5 stelle però tenendoli su anche 10 minuti in negozio, quindi in posizione diversa da quella in moto, erano proprio scomodi. Forse sarebbe bastata l'abitudine.
Cmq come tu ben sai io ci tengo alla mia pellaccia e valuto sempre l'acquisto in base a tutte le info che trovo on line : vedi la chinook ^^
Io ho sia l'Arai chaser (3 stelle) che l'agv stealth (5 stelle) che ho fatto comprare alla mia ragazza proprio dopo aver letto gi esiti dello sharp. Avendo la stessa misura di capoccia li utilizzo alternativamentee ti posso dire che effettivamente l'arai come vestibilità è davvero insuperabile ed inoltre è decisamente molto più curato nei dettagli.
Ad esempio il cinturo a doppia d dello stealth non scorre benissimo bisogna trafficarci parecchio per riuscire a stringerlo decentemente altrimenti rischia di rimanere lento. Inoltre l'areazione di arai all'interno della calotta è migliore.
Lo stealth ha gli interni "rigidi" e dopo un paio d'ore di utilizzo effettivamente la testa ne risente, utilizzando il sottocasco la cosa migliora un po' comunque la calzata di arai è decisamente un altro pianeta.
Insomma per andare al lavoro utilizzo lo stealth per i giri un po' lunghi l'arai
Spero che arai faccia uscire in fretta un 5 stelle !!!
Tra i vari 5 stelle provati il migliore come calzata finora è di sicuro lo Shark, il Bell è rigidissimo l'HJC mi calza altissimo sulla nuca ...
E' duro ammetterlo per me che puntavo in primis alla sicurezza, ma alla fine un capo deve essere confortevole oltre che sicuro perchè altrimenti ci si deconcentra nella guida.
Un casco che calza alla perfezione e ben ventilato nei periodi estivi contribuisce indubbiamente alla sicurezza attiva.
Bosognerebbe coniugare entrambi gli aspetti sicurezza e confort.
Ciao a tutti, quando ho letto i risultati dello Sharp Test ci sono inizialmente rimasto male, in primis perchè possessore di Arai e poi perchè il test è risultato essere un po' discordante, nella sostanza, da quello di Altroconsumo.
La mia decennale esperienza come tecnico R&D mi ha fatto capire che i risultati NUMERICI che si ottengono da vari test, se si vuole confrontarli, hanno bisogno di un filo conduttore che deve essere appunto la PROCEDURA con cui essi vengono effettuati. Ma non è ancora sufficiente: il dato che si ottiene deve essere definito SIGNIFICATIVO e per ottenere questo occorre che il risultato sia stato ottenuto su più campioni. Quello che manca a questi comunque autorevoli test rimane sempre la significatività del risultato, pur risultando ATTENDIBILI. Mi piacerebbe che questi test fossero fatti andando a prelevare nr 10 caschi per ogni marca modello, per evitare il famoso "al limite del valore permesso" perchè il campione testato non è stato immagazzinato a dovere od è uscito dalla linea di produzione di lunedì...., o comunque sia intervenuta quella variabile che lo ha fatto " non rendere come doveva".
Entrambi i test sopra indicati inseriscono nei loro giudizi globali anche giudizi soggettivi, oltre a quelli oggettivi dei risultati ottenuti.
Qurllo che ad esempio non condivido di Sharp è che non viene indicato "come" ha raggiunto quel giudizio, mentre ad esempio Altroconsumo evidenzia i giudizi parziali così ti puoi fare un'idea della bontà tecnica del prodotto svincolandoti dalla soggettivà della calzata, piuttosto che dalla facilità d'uso con i guanti etc. etc.
Quello che alla fine voglio dire è che non dobbiamo essere così estremisti nell'asserire che quel test è più valido di quell'altro ma valutare, se ce ne viene data la possibilità, e criticare con la propria testa, confrontandoli, i risultati offerti da piu laboratori autorevoli.
Siete stati i primi a parlare di sicurezza oggettiva e non di marketing: mantenetevi su questa strada che ne abbiamo assolutamente bisogno. Grazie
il dato che si ottiene deve essere definito SIGNIFICATIVO e per ottenere questo occorre che il risultato sia stato ottenuto su più campioni. Quello che manca a questi comunque autorevoli test rimane sempre la significatività del risultato, pur risultando ATTENDIBILI. Mi piacerebbe che questi test fossero fatti andando a prelevare nr 10 caschi per ogni marca modello
Se non sbaglio lo Sharp effettua i test su oltre 20 esemplari dello stesso casco. Sbaglio?
, per evitare il famoso "al limite del valore permesso" perchè il campione testato non è stato immagazzinato a dovere od è uscito dalla linea di produzione di lunedì...., o comunque sia intervenuta quella variabile che lo ha fatto " non rendere come doveva".
Immagino, e suppongo che sia impossibile il contrario, che le aziende coinvolte in questa tipologia di prodotti (con certificazione CE sulle caratteristiche strutturali) debbano disporre di certificazioni di qualità di "processo" (ISO9001 e quant'altro). In caso contrario non potremmo essere certi che la qualità produttiva sia ragionevolmente costante per ciascun esemplare prodotto, il che renderebbe test come quelli di Sharp o di omologazione CE del tutto inutili poichè applicabili sull'esemplare testato e non sull'intera produzione di quello specifico modello.
Dunque il "limite del valore permesso" è un rischio che, assodato quanto sopra, deve assumersi completamente il produttore. Sebbene sarebbe interessante per Sharp e per chiunque incrementare al massimo il numero di eseplari testati per ciascun modello, ciò non dovrebbe esser fatto per ovviare al "limite del valore permesso", perchè le certificazioni di processo servono proprio a garantire che ogni esemplare prodotto non sia mai al di sotto di esso.
Se Arai, ad esempio, desidera fare con certezza bella figura nel test Sharp, allora definisca un livello di qualità produttiva tale che il minimo livello qualitativo possibile sia ben al di sopra dei requisiti Sharp. In altre parole, comprendo quel che dici ma la cosa non rende Sharp meno interessante, a mio avviso, quanto Arai più responsabile dei risultati che i loro caschi ottengono.
My 5 cents.
I test sharp sono effettutati con 22 impatti.
Ovviamente non puoi fare 22 impatti su un casco solo. Quindi evidentemente si tratta di 22 caschi diversi prelevati dalla rete di vendita.
Si capisce perché solo un ente governativo può affrontare una cosa del genere.
Il test altroconsumo sottoponeva ai caschi al test ECE. Sharp amplia il test ece portando le zone di impatto a un numero molto più alto e usando sia impatti diretti, che radenti.
Inoltre i risultati della Sharp non sono chiaramente espressi se non a stelline, ma le case hanno (mi pare di aver capito) dei dossier sulle risultanze impatto per impatto. Nonostante questo nessuno è stato in grado di controbattere alla Sharp se non arrampicandosi sugli specchi.
Inoltre vi prego di osservare che sia Shoei che Arai hanno presentato recentemente dei nuovi caschi.
Entrambi i caschi (xr 1100, nuovo Quantum) offrono una calotta più grande dei predecessori e più larga sulle tempie.
Entrambe le aziende non hanno mai considerato i test Sharp. Non ne parlano nei siti eccetera.
Eppure i due modelli nuovi sono stati progettati secondo i dettami che permettono le 5 stelline.
Vedrete che quando verranno testati, se faranno bene, anche Arai e Shoei si vanteranno del risultato.
I test sharp sono effettutati con 22 impatti.
Ovviamente non puoi fare 22 impatti su un casco solo. Quindi evidentemente si tratta di 22 caschi diversi prelevati dalla rete di vendita.
Si capisce perché solo un ente governativo può affrontare una cosa del genere.
Il test altroconsumo sottoponeva ai caschi al test ECE. Sharp amplia il test ece portando le zone di impatto a un numero molto più alto e usando sia impatti diretti, che radenti.
Inoltre i risultati della Sharp non sono chiaramente espressi se non a stelline, ma le case hanno (mi pare di aver capito) dei dossier sulle risultanze impatto per impatto. Nonostante questo nessuno è stato in grado di controbattere alla Sharp se non arrampicandosi sugli specchi.
Inoltre vi prego di osservare che sia Shoei che Arai hanno presentato recentemente dei nuovi caschi.
Entrambi i caschi (xr 1100, nuovo Quantum) offrono una calotta più grande dei predecessori e più larga sulle tempie.
Entrambe le aziende non hanno mai considerato i test Sharp. Non ne parlano nei siti eccetera.
Eppure i due modelli nuovi sono stati progettati secondo i dettami che permettono le 5 stelline.
Vedrete che quando verranno testati, se faranno bene, anche Arai e Shoei si vanteranno del risultato.
Io ero d`accordo sul discorso comodita` comfort (e perche` no, in ultimo estetica).
discorso che faceva Vittorio (Dainese)...
quello che pero` deve essere chiaro e` che un grande casco (o qualsiasi altro prodotto protettivo), puo` VANTARSI di questo se e solo se riesce a coniugare una sufficiente protezione;
Il miglior prodotto e` quello comodo e protettivo e bello.
E questo non e` impossibile da realizzare.
Inoltre se la Sharp prende a campione 22 punti di impatto, non c`e` storia,
un buon casco deve rispondere bene.
Comfort e Sicurezza secondo me dovrebbero SEMPRE essere valutati SEPARATAMENTE.
E poi semmai INCROCIATI.
Es non sarebbe male fare dei test COMFORT a parte.
poi si vanno a pescare i test SICUREZZA e si possono incrociare i dati.
In questo modo si puo` sapere con esattezza, cosa comprare, e in che proporzione esatta.
Es:
voglio un casco medio sicuro e con il top del comfort
(se c`e` un 5 e 5 benissimo) altrimenti optero` per un 4/5.
Secondo me questa sarebbe una valutazione SCIENTIFICA del prodotto.
Poi 22 punti credo siano abbastanza, il casco se cede in 19 punti di sicuro non e` un casco al top della sicurezza, questo pure se lo produce chissa` chi. Poi si puo` vantare del comfort, dell`estetica e del design, ma avra` sempre 1/5. Vedete voi se vorreste un casco del genere, quando potreste magari avere un 4/4 (esempio).
Lo Sharp valuta solo impatti, quindi e` un test puramente SICUREZZA?
Siete d`accordo con la mia divisione, per non inquinare la possibilita` di capire il test?
in parte (solo in parte) sono d`accordo con la contestazione sopra, ovviamente nel caso Sharp, bisogna vedere come stanno le cose.
P.s
Speriamo che facciano uscire anche un bel po` di caschi ALTA VISIBILITA`....
AGV lo ha fatto, c`e` l`S-4 BIANCO che oltre ad avere 5 stelle Sharp e` di un bianco
che secondo me e` davvero ben visibile e sicuro.
COMPLIMENTI alla AGV, mi sento di dirlo.
Poi vabe` a me piace un HJC bianco, e tutto decorato in modo spettacolare, peccato che abbia poche stellette Sharp. Era bello davvero...
http://www.vbikestore.it/common/thumbnail.aspx?img=/public/01_142911_718...
Se qualche produttore vuole prendere spunto...
scherzo, meglio che HJC me lo riproduca identico in grado di resistere agli impatti SHarp.
Il fatto che poi dobbiamo NOI decidere anche in base alla comodità è ovvio. Ma la comodità non è determinabile con dei test. Perché dipende dalla forma della nostra testa.
E dipende anche dall'uso che ne dobbiamo fare!
Un casco top di gamma può essere inutile per un ragazzino che fa 10 minuti di strada la mattina, col rischio di rovinare il casco sbattendolo di qua e di là. Meglio allora un casco da meno di 100 euro e cambiarlo spesso.
Per un mototurista le esigenze sono diverse, per uno sportivo che va in pista altre ancora!
Ma per tutti la sicurezza è fondamentale. E grazie a dio esiste l'Inghilterra.
Leggevo poco fa sul Tinga questo post:
Le conclusioni del COST327 sono le seguenti: in caso di incidente il 64,8% degli impatti avviene sulla parte anteriore del casco, il 23% sulle parti laterali. I test SHARP però muovono dall'assunzione che il 53% degli impatti sia di tipo LATERALE (lo si può leggere sul sito internet della commissione Link a pagina di Sharp.direct.gov.uk, e infatti proprio su questo tipo di impatto si concentrano, conferendogli un ruolo di rilievo nello stabilire la maggiore o minore sicurezza di un casco. Ma se la fonte dei dati utilizzati dalla commissione è lo stesso documento COST237, come può esserci questa discrepanza sulle cifre?
La soluzione l'hanno trovata numerosi utenti di forum di settore e alcuni motociclisti del magazine inglese Motorcycle News, che si sono letti per intero la COST237: a sbagliare è stata la commissione SHARP, poichè quel 53% è relativo ai DANNI ESTERIORMENTE VISIBILI SUL CASCO NELLA PARTE LATERALE, e non AGLI IMPATTI VERI E PROPRI, come viene ben specificato all'interno del documento!! Ciò è dovuto al fatto che spesso, dopo l'impatto, il casco(e il pilota) rotola + volte sul terreno, subendo gravi danni esteriori alle superfici laterali, che però NON HANNO RELAZIONE DIRETTA CON GLI IMPATTI CHE PROVOCANO DANNI ALLA TESTA DEL PILOTA!
Si tratterebbe insomma di un semplice fraintendimento che però ha fatto crollare verticalmente la credibilità e l'autorità di questi test, da cui ci si aspettava qualcosa di veramente nuovo; viene da chiedersi infatti come un pool di esperti possa commettere un errore così grossolano, ancorchè possibile!"
Da euromoto di novembre, post di fiamma82
Messa così le cose cambiano... i test sono veritieri, ma non rappresentano quella che è la maggioranza caistica degli incidenti.
Ma io dico... fossi il ministero inglese che ha acacciato tutti quei soldi me li farei restituire fino all'ultimo cent icon_biggrin.gif
sembra l'unico messaggio che tiri in ballo affermazioni concrete e statistiche e non il solito "ma Arai è comunque er mejo". Cosa ne pensate? le affermazioni di Fiamma82 sono valide? se fosse veramente così sarebbe un bello smacco per i test Sharp.
Ora una mia domanda: cosa cambia tra le varie stelline? un casco con una stella Sharp che differenza di protezione da, in termini numerici, rispetto ad uno a 5 stelle? il dubbio mi è sorto, perchè vorrei concretizzare la differenza tra le varie stelline. Capisco che un 5 stelle sarà meglio, ma di quanto rispetto alle 4, 3, 2 o 1 stelle?
Ti invito a sfogliare euromoto prima di andare nel panico.
... è stato l'unico tentativo di contestare la Sharp, da parte di una "rivista" che sembra un catalogo postalmarket, leggiucchiando qua e là forum di settore.
È stata contestato dopo 5 minuti e l'articolo retrocesso a incartamento per il pesce.
Ma proviamo a contestarlo sul suo terreno.
Se un casco si danneggia, per caso non è che "dentro" c'è pure la testa?
Perché ci sono gli impatti frontali, cosa dobbiamo fare? Fare le paratie laterali incapaci di assorbire gli impatti?
Lo Sharp non lo hanno contestato nemmeno le aziende. Anzi.
È uscito lo Shoei Xr1100, e qualche utente si lamenta già che "ha la calotta troppo grossa". Il che significa che alla Shoei, senza dire niente a nessuno hanno seguito i dettami della Sharp.
Anche il nuovo Arai ha il testone...
grazie per la risposta Conny, ho rigirato a chi di dovere. Tranquillo che non sono andato nel panico. Semplicemente non prendo come oro colato nulla, nemmeno i test Sharp. Se trovo qualche affermazione contraria che mi sembra valida, mi interessa capire se è buona assieme a voi. In questo caso... bè abbiamo capito perchè il test Sharp non può essere buono secondo MCN...
prova a guardare il sito di MCN; hanno una sezione in cui vendono caschi: http://shop.motorcyclenews.com/Helmets__and__Accessories/Helmets/Helmets...
indovina quali sono al primo posto? ci credo che i test Sharp "devono" essere inaffidabili. Sennò come li vendono certi prodotti??
prova a guardare il sito di MCN; hanno una sezione in cui vendono caschi: http://shop.motorcyclenews.com/Helmets__and__Accessories/Helmets/Helmets...
indovina quali sono al primo posto? ci credo che i test Sharp "devono" essere inaffidabili. Sennò come li vendono certi prodotti?? :~
Sono d'accordo nel volerne sapere di più, anzi mi riprometto che faremo un articolo e magari ci faremo mandare qualcosa di più tecnico.
Però attenzione da dove arrivano le critiche. Hai ragione, MCN "vende", cioè ospita dei negozi on line, caschi... . E comunque credo che le critiche allo Sharp siano state trovate sul forum... quindi opinioni di utenti magari delusi da trovare il proprio casco da 1000 euro con 3 stelle.
eh lo so, me ne rendo conto leggendo vari forum.
Per qualche strana ragione se uno a comprato un prodotto, spendendo un sacco di soldi, tale prodotto DEVE essere il migliore e se qualcuno gli dimostra che non è così, bè fa niente, tale prodotto deve continuare a essere il migliore, non possono certo ammettere di non aver preso il meglio. Peggio dei tifosi di calcio: la squadra X è sempre la migliore, a prescindere.
Boh, è strano il mondo!
Adesso invece mi quoto, riproponedoti un mio quesito:
Dovremmo chiedere al gov. inglese le specifiche di test... magari ce le danno.
le avevo lette da qualche parte mi sembra...asp asp
Continuo a dire che il test sharp lascia il tempo che trova....ho il casco s1 della schuberth (classificatosi maluccio nel test) che ritengo essere il miglior casco da me mai usato e provato:silenzioso,comodo e dopo due anni di uso -giornaliero- ancora con una calzata perfetta. Certamente un casco -deve- essere sicuro in caso di impatto, ma deve anche essere comodo durante l'uso quotidiano:ho avuto modo di provare alcuni dei caschi che si sono classificati ai primi posti del sharp:uno era talmente rumoroso che dopo un ora di autostrada ero costretto a levarmelo,ad un altro dopo un un anno circa di uso l'imbottitura si era talmente deteriorata che la testa mi ci ballava dentro.
Continuo quindi a chiedermi (e di questo con Conny ne avevamo già discusso) dove stà la verità?
Continuo quindi a chiedermi (e di questo con Conny ne avevamo già discusso) dove stà la verità?
Presto detto: La classifica Sharp non valuta né il confort, né la silenziosità, né le finiture.
Solo l'assorbimento degli impatti.
L'S1 Shubert, ottimo sotto tantissimi punti di vista, come sicurezza fa schifo, almeno per i parametri Sharp.
Non esiste una verità, esistono tante verità. Nell'articolo di qualche settimana fa ho portato la documentazione di chi critica e di chi analizza lo Sharp e il protocollo... io non l'ho letto perché mi fido del governo inglese e perché è un plico di pagine impegnative... ma chi è curioso e ha una formazione scientifica può approfondire.
Comunque, consentimi. La tua è una generalizzazione. L'S1 è comodissimo, ma non vuol dire che sia sicuro.
Certi caschi 5 stelle sono economici e finiti male, ma sono sicuri. Ci sono altri modelli, altri caschi. Uno deve un po' valutare quello che gli interessa.
L'assunto del governo inglese è: se tutti usassero caschi 5 stelle si salverebbero alcune decine di vite all'anno. Se la rapportiamo alla realtà italiana, si parla anche di centinaia di vite (quanti hanno caschi obsoleti, scadenti, sbagliati...). Sharp valuta l'unica cosa valutabile, ovvero la probabilità di un trauma cranico...
I caschi alla moda (Arai, Shoei, Shubert) hanno scelto per anni di creare calotte piccole e profilate (il nuovo C3 ne è un esempio lampante, è talmente piccolo da sembrare finto, ma anche i vari Arai sono minuscoli, vicini al naso e stretti sulle tempie). Ciò comporta caschi molto belli perché di categoria premium, ma pochissimo imbottiti sulle tempie, con la mentoniera vicinissima alla faccia, con insomma la probabilità più alta di trasmettere l'impatto direttamente alla corteccia cerebrale.
Ti invito Omer a non confondere "assorbimento dell'impatto", cosa che non puoi valutare ad occhio, con "confort"... poi ovviamente uno nella scelta segue dei compromessi.
Ad esempio, se il casco è bianco o hi-visibility è molto importante, e può orientare una scelta in modo deciso: magari meno performante in caso di incidente, ma un casco visibile contribuisce sensibilmente a diminuire la probabilità di incidente...
Mille cose sono da valutare, per questo non è facile. Il casco perfetto non è ancora stato inventato...
Conny restiamo purtroppo su posizioni diverse...spero di non dover MAI collaudare il mio casco contro un palo per sapere chi di noi due ha ragione!
Non ci sono posizioni... a dire il vero non comprendo la tua perplessità!
Non è questione di avere ragione o torto.
Io ti ho raccontato più o meno come funziona il concetto si Sharp... non ti ho portato una mia "credenza".
Tu puoi dirmi "per me gli inglesi sono dei fregnoni, secondo me sbagliano"... Ok.
Puoi dirmi "mi fido di più del centro ricerche Shubert rispetto al min. trasporti inglese". Ok.
Ripeto, Sharp non valuta la qualità di un casco, solo l'assorbimento degli urti. Analizzando il protocollo te puoi ritenere che i test Sharp siano sbagliati. Non puoi valutare però confrontando un Marushin vs. Shubert come comodità.
Puoi anche dirmi "per me gli Shubert sono il top, checché ne dicano gli inglesi". Oppure puoi dirmi "per me conta solo la comodità". Sono tutte opinioni rispettabili e io non intendo e non ho interesse a farti credere che Sharp valga qualcosa.
Quindi non è questione di torto o ragione. Ognuno crede in quello che vuole. Io credo che Sharp sia un buon sistema di valutare l'acquisto di un casco, perché mi dà degli elementi in più, elementi scientifici e non soggettivi su cui basare la mia scelta.
Quindi se uno non sa come scegliere io ritengo giusto consigliare: "un casco 5 stelle, bianco o giallo fluo", perché ho le evidenze scientifiche (opinabili, confutabili, ma scientifiche) che sia la strategia migliore.
Se uno ha una strategia diversa (compro solo la marca X, compro solo il casco comodo, compro solo il casco verde a pois rosa), significa che ha già le idee chiare. Io non vendo caschi e non ho interesse a orientare una direzione o l'altra.
concordo con Conny. Sharp è un buono strumento per misurare la sicurezza di un casco in caso di impatto.
Ovviamente non è l'unico paramentro da considerare nella scelta del casco. Sono importantissimi anche comodità, silenzosità, durata e visibilità; ma questi ultimi paramentri non sono valutati da Sharp.
Resta a noi scegliere anche un casco comodo e silenzioso eccetera: fattori che possiamo valutare anche noi comuni motociclisti. La sicurezza no, quella come possiamo oggettivamente valutarla quando andiamo in un negozio e prendiamo in mano un casco? in nessun modo! ed è qui che entra in gioco Sharp che ci da un'importante mano.
PS: ma la quantità di danni che si possono subire in seguito ad un impatto (quantitativamente) come varia in base alle stelline? non riesco a trovare da nessuna parte questo dato...
Ovviamente non è l'unico paramentro da considerare nella scelta del casco. Sono importantissimi anche comodità, silenzosità, durata e visibilità; ma questi ultimi paramentri non sono valutati da Sharp.
Resta a noi scegliere anche un casco comodo e silenzioso eccetera: fattori che possiamo valutare anche noi comuni motociclisti. La sicurezza no, quella come possiamo oggettivamente valutarla quando andiamo in un negozio e prendiamo in mano un casco? in nessun modo! ed è qui che entra in gioco Sharp che ci da un'importante mano.
PS: ma la quantità di danni che si possono subire in seguito ad un impatto (quantitativamente) come varia in base alle stelline? non riesco a trovare da nessuna parte questo dato...
Quando qualcuno mi pagherà per farlo mi leggerò tutta la documentazione e scoprirò... sicuramente c'è una tabella di valori normalizzata che a ogni stellina assegna una media dei valori fra i vari impatti.
Anche i test della rivista motomag francese sono scientifici e perfettamente replicabili (spiegano sempre chiaramente come li fanno, e la rivista non è un contenitore di pubblicità) e qui i prodotti Schuberth si sono sempre classificati benissimo, io preferisco basarmi sui loro test perchè tengono sempre conto anche di aspetti come la comodità,la silenziosità (un fonometro inserito dentro ad un casco da dati oggettivi non soggettivi). Comodità e sicurezza a mio avviso -devono- andare di pari passo: tra un casco assolutamente sicuro,corrazzato ed a prova di proiettile ma scomodo e rumoroso ed uno un po' meno sicuro ma comodo,io di sicuro sceglierei il secondo, tra i due a mio avviso me passa la differenza tra indossare un casco ed essere obbligati ad indossarlo...dopo due ore dentro al ....... (non conosco abbastanza il forum e quindi preferisco non fare nomi) la testa mi faceva talmente male da avere un livello di attenzione alla guida praticamente nullo...Sicurezza?
Siamo d'accordo... anche se motomag è una rivistina e ha i fondi che ha per i test (limitati), mentre Sharp sono eseguiti in un protocollo piuttosto costoso.
Comunque sono pienamente d'accordo che sicurezza è data da tutti i fattori, incluso il colore della calotta.
Ma una caratteristica NON esclude l'altra.
sharp=governo inglese. Misura impatti. Stop.
Niente confort, niente riviste.
I caschi li scelgo così: ece -> sharp 5 -> confort+bianco(+ se buon confort lo voglio termoplastico).
In caso di modulare aggiungo 100% mentoniera protettiva.
Il metodo sharp lo avevo pure letto in un documento...ma è lungo lungo lungo. C'era pure una critica (abb. seria) al metodo e una conto critica.
Se lo trovo te lo do, o Panzo ( ), e te lo leggi se hai tempo
Niente confort, niente riviste.
I caschi li scelgo così: ece -> sharp 5 -> confort+bianco(+ se buon confort lo voglio termoplastico).
In caso di modulare aggiungo 100% mentoniera protettiva.
Il metodo sharp lo avevo pure letto in un documento...ma è lungo lungo lungo. C'era pure una critica (abb. seria) al metodo e una conto critica.
Se lo trovo te lo do, o Panzo ( ), e te lo leggi se hai tempo ;)
Li ho messi come allegati a un post, lo si trova in home.
Niente confort, niente riviste.
I caschi li scelgo così: ece -> sharp 5 -> confort+bianco(+ se buon confort lo voglio termoplastico).
In caso di modulare aggiungo 100% mentoniera protettiva.
Il metodo sharp lo avevo pure letto in un documento...ma è lungo lungo lungo. C'era pure una critica (abb. seria) al metodo e una conto critica.
Se lo trovo te lo do, o Panzo ( ), e te lo leggi se hai tempo ;)
Li ho messi come allegati a un post, lo si trova in home.
li ho scaricati, li leggerò appena finita la sessione di esami.
dovrò anche rispolverare le mie conoscenze d'inglese, argh (
Anzi mi piacerebbe scrivere un articolo che descriva accuratamente la metodologia Sharp, qui ci sono tanti ingenieri che possono darci una mano...
A rapporto!
"Tu mi dici quello che devo fare e io lo faccio"
Forse l'argomento è stato trattato, ma leggere ogni post richiede molto tempo, non voletemene.
Mi riferisco al significato delle stelle Sharp. In particolare: come quantificare le differenze fra i diversi numeri di stelle attribuite a ciascun casco? In altri termini: è specificato che cosa cambia fra un casco valutato quattro e un casco valutato cinque stelle? Forse un casco che ha ottenuto un punteggio migliore di un altro è meno affidabile di questo per altre caratteristiche?
Renato Bossi
E' possibile che vi siano differenze di denominazione fra test Sharp e caschi in vendita sul mercato italiano? Ad esempio: il casco Arai venduto con la denominazione Access sul mercato italiano corrisponde al casco GP 5 X in ambito Sharp? Mi è parso che anche per quanto riguarda HJC vi siano differenze di denominazione fra prodotti in realtà corrispondenti fra loro.
Mi riferisco al significato delle stelle Sharp. In particolare: come quantificare le differenze fra i diversi numeri di stelle attribuite a ciascun casco? In altri termini: è specificato che cosa cambia fra un casco valutato quattro e un casco valutato cinque stelle? Forse un casco che ha ottenuto un punteggio migliore di un altro è meno affidabile di questo per altre caratteristiche?
se guardi nella pagina di ogni casco c'è una testa umana, che puoi ruotare, con delle zone colorate. I diversi colori identificano differenti picchi di accelerazioni trasmesse alla testa, più basso è il valore di accelerazione trasmesso, meglio è. Verde identifica il top e nero il peggio.
The impact zone colours are based upon discrete brain acceleration values:
Green - Peak acceleration up to 275g: the ECE 22.05 test limit at 7.5 m/s.
Yellow - Peak acceleration up to 300g: the British Standard 6658:1985 test limit at 7.5 m/s used by SHARP as the maximum permitted value for a 5–Star rating.
Orange - Peak acceleration up to 400g
Brown - Peak acceleration up to 420g
Red - Peak acceleration up to 500g
Black - Peak acceleration in excess of 500g.
Poi può essere vero quello che chiedi, cioè che caschi con punteggi sharp più elevati potrebbero avere alcune caratteristiche inferiori ad altri con punteggio minore, mi riferisco in particolare a ciò che riguarda il comfort (non testato da sharp!), che contribuisce indirettmente al fattore sicurezza stradale: comodità della calzata, ventilazione... rendendo la guida più comfortevole, c'è minor rischio che il motociclista si deconcentri, distragga e di conseguenza aumenta la sicurezza attiva.
Ribadisco però che questi parametri non sono presi in considerazione da Sharp, perché possono essere (più o meno) semplicemente valutati dal cliente finale, mentre la sicurezza passiva (nel momento dell'impatto a terra) può essere determinata solamente mediante dei test!!
è possibile che ci siano queste differenze di denominazione fra un mercato e l'altro, però non conosco la corrispondenza fra i nomi dei caschi dei diversi paesi.
Riesumo il post perchè su un'altro forum dove scrivo si parlava della sicurezza dei caschi, a questo punto ho tirato fuori i test Sharp e sono stato quasi aggredito da personaggi che sostenevano inattendibili i test suddetti dicendo che è impossibile che caschi come (non so se puo fare i nome al massimo cancellatelo) ARAI abbiano un punteggio di sole 3 stelle.
Sinceramente ho sempre usato AGV, per me un buon casco che già nel lontano 93-94 con il suo top di gamma il Quasar 2 ( io ho ancora in casa il Biaggi replica, ora ho un TI-TECH vale replica, che comunque ha 4 stelle Sharp) superava in un test di Motociclismo il blasonato Quantum Arai.
Ho anche letto commenti su Shoei dove sostenevano la bontà del prodotto, ma le verniciature ed i colori non sono all'altezza di altri il cui nome inizia con la lettera A, omettendo il fatto che lo Shoei Xr 1100 vanta un sistema di sfilamento della calotta studiato per minimizzare i traumi in caso i soccorritori dovessero sfilare i casco ad un motociclista incosciente, per le emergenze,tirando una linguetta rossa si sganciano i guanciali in modo da sfilare il il casco senza sforzare il collo!!!!, penso sia anche l'unico, ed ora faccio il polemico ma i soccorritori non motociclisti questo lo sanno????
Se capisco come postare delle immagini le allego
In conclusione resto allibito come certe persone siano condizionabili dalla televisione e dai messaggi altrui ed affidino la loro incolumità a questa marca perchè la indossa il campione del mondo o perchè ha un bel colore.
Non sono un sostenitore di questo o quel casco, questa o quella marca. Di certo, quando cambiero' casco predero' un cinque stelle Sharp.
Devo dire pero' che la 'moda' di adesso è quella di produrre caschi da cinque stelle e se questo sia un bene o un male non ho le conoscenze per dirlo.
L'unica casa che va' per la sua strada è ARAI che, almeno apparentemente, se ne frega di Sharp, pubblicizzando i suoi prodotti come "studiati per il mondo reale".
Non penso che questo produttore avrebbe grossi problemi a produrre un cinque stelle. Bisognerebbe capire allora il perché non lo fa'.
Al momento comunque Arai ha un casco con 5 stelle e tutte le zone verdi, si tratta del modello Arai GP5X.
Sono d'accordo che il test SHARP dia delle indicazioni sulla scelta del casco e per individuare i più sicuri, poi però bisogna considerare altri fattori come la calzata e l'ergonomia, come qualcuno ha già detto, posso avere il casco più sicuro ma se poi averlo addosso mi da fastidio o non mi ci trovo, serve a poco, allora meglio magari scendere di un gradino ma trovare qualcosa che si accoppia al meglio alla nostra testa.
- Login per inviare commenti