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Corso di guida sicura - GRATUITO
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Buogiorno a tutti,
sono qui per raccontare la mia esperienza: guidare la moto è facile, basta girare una manopola !!!
... la realtà è ben lontana ...
La mia avventura inizia nel settembre del 2006 quando decisi di comprare una SV650 del 2001 (senza mai aver messo il sedere su un Ciao...) con lo scopo di imparare a guidare e capire se le due ruote facessero per me.
Inutile dire che ho rischiato di cadere da subito e l'impatto con l'apri e ghiudi del gas non è stato dei migliori, sembrava di cavalcare un cavallo che volesse disarcionarmi... dal piazzale vicino casa ho iniziato a girare nelle vie vicino fino ad acquistare la sicurezza che mi ha consentito di superare l'esame (da privatista) di scuola guida.
Grazie ad un gruppo di amici, ho macinato km su km sempre senza mai superare i miei limiti
E qui farei una prima considerazione: quando si sta imparando a guidare una moto non forziamo mai il nostro ritmo, perchè non si ha l'esperienza e la capacità di recuperare ad un errore o un imprevisto, e la possibilità di attacarci al freno anteriore rischiandone il bloccaggio o di andare dritti in curva è molto alta... se i nostri amici sono più veloci aspetteranno agli incroci.
Dopo circa 5000km mi sentivo già padrone della moto ... peccato che un paio di dritti (senza alcuna conseguenza per me e la moto) mi hanno riportato alla realtà !!!
Seconda considerazione: Non bisogna mai abbassare la soglia di attenzione ed essere troppo sicuri di se stessi , conservare un certo timore reverenziale è buona norma.
Parlando con amici ho scoperto che la Regione Piemonte organizza corsi di guida sicura gratuiti per i motociclisti (http://www.motoroasi.com/motoroasi/) quindi decido di parteciparvi, prenoto e mi presento con la moto galvanizzato per la nuova esperienza.
Dopo un primo modulo di teoria siamo passati a fare gli esercizi pratici e con stupore ho appreso una semplice e utilissima nozione: la moto va dove il vostro sguardo si dirige !!! Detto così sembra una banalità, ma vi garantisco che è la cosa più importante della guida, se si guarda a pochi metri dal cupolino non si riesce a condurre una curva in modo corretto, non ci si accorge di eventuali pericoli, non ci si sente sicuri.
Poi si è passati al discorso velocità e frenata, dove ci si è reso conto che per fremare una moto lanciata a 50km/h sono necessari circa 13 metri !!! da 100km/h circa 40 metri !!! vi garantisco che pensarci è un conto, ma vedere la moto che ti passa davanti e si ferma distante ha il suo effetto!!!
Ultimo punto affrontato è stato l'evitamento di un ostacolo con relativa frenata: non avrei mai pensato che oltre al discorso dello sguardo fosse necessario tirare la leva della frizione (per evitare il bloccaggio della ruota posteriore con relativa perdita di aderenza)!!!!
Sostanzialmente c'è sempre da imparare...
Lamps
Bella testimonianza... lodevole iniziativa quella della regione Piemonte... dovrebbe essere così per tutta l'Italia...
La questione dello sguardo la conoscevo, ma metterla in pratica non è intuitivo, per questo un corso è molto utile, meglio se al corso ti danno una moto loro... a me l'idea di fare gli esercizi con la mia moto con il rischio di vederla perterra...
. Credo sia giusto attivarsi per rendere iniziative del genere aperte a tutti, se non gratuite a prezzo politico.
Sicuramente sarebbe meglio utilizzare una moto messa a disposizione piuttosto che la propria, ma considerando il fatto che il corso è gratuito, e che gli esercizi sono facili ed alla portata di tutti (un po' più impegnativa la frenata d'emergenza con evitamento dell'ostacolo) direi che è un "sacrificio" sopportabile.
E' anche vero che per la prima parte del corso in cui si fanno esercizi di equilibrio e di utilizzo del campo visivo si utilizza una moto da trial messa a disposizione dal centro di guida sicura.
Lamps
La mia ragazza mi ha regalato, vari anni fa, un corso di guida sicura (a pagamento). Beh, non posso che consigliarlo a tutti.
Molti credono che il "buon motociclista" si veda da cosa indossa, e trovo che in una comunita' come questa, in cui la sicuezza passiva costituita dall'abbigliamento ha tanta parte, si possa correre i rischio di concordare con una visione tanto superficiale.
Da completo sostenitore dell'abbigliamento protettivo, credo pero' sia ben piu' importante come si sta in moto e come si guida: da come spostare il peso, a come poggiare i piedi sulle pedane, a dove guardare. E conta enormemente capire quali sono i principi sulla base dei quali si fonda il comportamento dinamico di una moto.
Da sostanziale "novellino" della moto quale mi consideravo ai tempi, e quale in gran parte mi considero ancora oggi, ho imparato moltissimo, ed ho acquisito molta piu' padronanza e sicurezza alla guida. Il che significa anche divertimento.
Il corso consisteva in un giorno di teoria essenzialmente sulla dinamica della moto e su come gestire le cadute, ed un giorno di guida con istruttore che aiutava ad assumere la giusta posizione nei vari "momenti della guida": accelerazione, frenata, curva, cambi di traiettoria, fuori-sella, ecc.
Insomma, con un po' di umilta' devo dire che sono stati soldi ben spesi, ragazzi! 
Non sono mai riuscito a fare esattamente tutto cio' che hanno tentato di insegnatrmi, ma solo sapere cosa dovrei fare e' stato interessantissimo e ha cambiato radicalmente il mio modo di andare in moto. Si innesca poi un circolo virtuoso, per cui anche dopo il corso cerchi di migliorare, e, lentamente, i risultati si vedono, anche solo nel piacere di guida. 
Secondo me, ancor più che i corsi di guida sicura, la migliore scuola è la guida in fuoristrada. Io ho preso la moto (una Transalp) nel 2004, dopo circa 6 anni che avevo guidato solo scooter, ed il mio battesimo del fuoristrada è stato appena qualche mese dopo. La prima volta è stato a dir poco traumatico, ma è stato anche l'inizio di una grande avventura che dura ancor oggi. Il fuoristrada propone infatti un approccio di guida del tutto diverso da quello su strada, si impara a studiare la strada metro per metro, a non fidarsi mai delle apparenze, a prevederne i pericoli e soprattutto si impara a governare la moto anche nelle situazioni di maggiore pericolo, quando d'improvviso il posteriore si scompone, l'anteriore va a farsi una passeggiata o la moto finisce in una buca grande come il Gran Canyon. Vi assicuro, dopo che avete imparato a portare 250kg sul fango (intendo quello vero, dove a malapena si sta in piedi) e sulle pietraie, avrete acquistato una sicurezza ed una padronanza del mezzo che non vi sareste mai sognati! Tra l'altro è anche stranoto che molti dei migliori piloti di MotoGP e SBK vengono da una gioventù di offroad e trial o cmq ci girano abitualmente (lo stesso Rossi va spesso in fuoristrada, tanto per dirne uno)
Il mio primo due ruote è stata un'endurina 50 (pegaso). Non specialistica, però qualche sterrato l'ho fatto... Se è servito, forse, sicuramente.
Ma ad esempio non ho imparato a piegare a 15 anni e tutt'ora non è che sono capace.
Beh che c'entra, saper piegare non vuol dire necessariamente avere una piena padronanza del mezzo. C'è chi sa piegare e poi al primo imprevisto finisce per terra. Io parlo di padronanza del mezzo e di calma e prontezza nell'affrontare le situazioni di pericolo!
E' perchè imposti ancora la guida stile enduro
Quando curvi un pò di coraggio e mettiti un pò storto... hai ancora anni di tempo per fare il mototurista tedesco su una GS 1200
E' perchè imposti ancora la guida stile enduro
Quando curvi un pò di coraggio e mettiti un pò storto... hai ancora anni di tempo per fare il mototurista tedesco su una GS 1200 :)Solo quando avrò gomme, freni, sospensioni perfetti, e un fondo stradale immacolato!
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