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Giubbini che perdono le maniche e nessuno se ne stupisce...
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*http://www.motoclub-tingavert.it/t178692s.html
Io ci rimango di cioccolata a leggere gente che perde pezzi di giacca e si domanda dove ripararla... se sono vivi vuol dire che si tratta di scivolate di poco conto, che non si son fatti male perché la distruzione delle cuciture ha assorbito l'impatto...
Ma vi pare normale? Comprare un giubbino D*in*se, fare una scivolata, farlo riparare spendendo il 50% del prezzo... A me non sembra che uno debba essere un cliente contento se ciò che dovrebbe proteggerlo si perde i pezzi in giro.
Per carità, abrasioni, consunzioni, ma staccarsi le spalle e le braccia dei giubbini???!!?!
E a nessuno viene qualche sospetto?
che ci vuoi fare, finché esiste gente che la pensa come il tizio che ti quoto qua sotto, non mi stupisco di nulla.
Per la cronaca, si parlava di una giacca in mesh di un famosa marca inizia con "D" e finisce con "ainese", espressi le mie perplessità su tale giacca e più in generale sul marchio, confrontando alcune scelte costruttive (singola vs doppia cucitura, doppi strati di pelle o no, certificazioni, ecc) e riportando esperienze da altri forum (tra cui questo ) di giacche rotte in seguito a scivolate a bassa velocità o chi (EKC...) si è scassato la caviglia probabilmente grazie anche all'aiuto di un sistema antitorsione progettato male.
[...]
...per quanto attiene invece alle considerazioni sul marchio DAINESE, per quanto quello che tu hai riportato possa essere vero questa Ditta è e sarà, a mio parere, per molto molto tempo ancora marchio leader e non per le certificazioni ottenute o per i test sulla sicurezza , ma perchè come ogni griffe al vertice che si rispetti ha il suo settore di nicchia che crea un mercato a parte per i suoi fedeli che prescinde dal mero valore di mercato, tutto quì!!!
...per la cronaca : amo DAINESE da quando ero bambino e quando posso spreco il mio denaro così, libero arbitrio!
Addirittura ci sono i "fedeli",ne hanno fatto una religione......non bastano quelle che ci sono già?
Hanno ragione a infinocchiare stà gente,che si sveglino.
se c'è una cosa che ho imparato sul tinga è che molte persone considerano un marchio ben più fondamentale di una prova di resistenza.
e cmq, ad un raduno di un scooterclub (...) ho visto anche qualcuno con le tute da moto riparate con ago e filo lungo uno squarcio.
ed era anche uno di quelli meglio vestiti in fatto di protezioni!!!
imho, se un non capisce neanche con gli aiuti... che venga lasciato nel suo brodo.
Vabbè ma se uno guarda non al capo tecnico ma alla Griffe, che si faccia il giubbino di D&G!
Barbour è più di classe...
comunque son cose a cui in Italia siamo ahimè abituati. Come si diceva in quel film: Il problema non è sapere la verità, ma che saputala non cambia nulla. Purtroppo alcune persone snobbano a priore dei dati.
Il fatto che va rattristire di più è che nel nostro campo si tratta di dati bene o male scientifici, di cose che sembrerebbero palesi...ma forse non è così.
...per la cronaca : amo DAINESE da quando ero bambino e quando posso spreco il mio denaro così, libero arbitrio!
Beh, questa persona ignora il significato di "mercato", ma d'altra parte generalmente non lo sa quasi nessuno.
A parte questo, non posso che condividere quanto dice. E' ovvio che Dainese resterà a lungo ai vertici del suo segmento per motivi di moda ed immagine.
Ed è chiaro che costui sa ed ammette onestamente di acquistare Dainese non per le doti tecniche o fisiche dei suoi prodotti, ma per una questione di immagine e di moda, appunto. In altre parole è consapevole di sentirsi gratificato dall'indossare un capo il cui scopo primario è quello di fornire a se stesso ed alla società (o parte di essa) un'etichetta di stile estetico, senso di appartenenza (al gruppo sociale dei "motociclisti alla moda", suppongo), e quant'altro. E questo lo rende felice.
Più onesto di così. Certo, io credo sia il segno idi una personalità con qualche tratto di infantilismo o insicurezza, ma tutti abbiamo i nostri difetti.
Buon per lui. Gli auguro di non cadere mai (cosa che augurerei indistintamente a tutti).
Certo, non è la scelta che farei io, né la maggior parte dei frequentatori di questo forum, ed abbiamo il diritto di criticare una scelta che non condividiamo.
Però certo non condanno chi onestamente fa una scelta diversa, che mi piaccia o meno; se lo facessi diverrei un nuovo integralista della "religione della sicurezza". No, grazie.
Così, solo una riflessione (same old 5 cents).
...per la cronaca : amo DAINESE da quando ero bambino e quando posso spreco il mio denaro così, libero arbitrio!
Beh, questa persona ignora il significato di "mercato", ma d'altra parte generalmente non lo sa quasi nessuno.
A parte questo, non posso che condividere quanto dice. E' ovvio che Dainese resterà a lungo ai vertici del suo segmento per motivi di moda ed immagine.
Ed è chiaro che costui sa ed ammette onestamente di acquistare Dainese non per le doti tecniche o fisiche dei suoi prodotti, ma per una questione di immagine e di moda, appunto. In altre parole è consapevole di sentirsi gratificato dall'indossare un capo il cui scopo primario è quello di fornire a se stesso ed alla società (o parte di essa) un'etichetta di stile estetico, senso di appartenenza (al gruppo sociale dei "motociclisti alla moda", suppongo), e quant'altro. E questo lo rende felice.
Più onesto di così. Certo, io credo sia il segno idi una personalità con qualche tratto di infantilismo o insicurezza, ma tutti abbiamo i nostri difetti.
Buon per lui. Gli auguro di non cadere mai (cosa che augurerei indistintamente a tutti).
Certo, non è la scelta che farei io, né la maggior parte dei frequentatori di questo forum, ed abbiamo il diritto di criticare una scelta che non condividiamo.
Però certo non condanno chi onestamente fa una scelta diversa, che mi piaccia o meno; se lo facessi diverrei un nuovo integralista della "religione della sicurezza". No, grazie.
Così, solo una riflessione (same old 5 cents).
Più che ignorare il significato di "mercato", mi pare ignorare che qui si scrive senza accento.
Detto questo, per quanto possa sembrare paradossale acquistare in nome di una passione infantile, è una motivazione come un'altra. Non mi permetto di giudicare. Molti hanno rispetto il motociclismo un approccio dettato da motivazioni d'immagine, di moda, di "metonimia" esistenziale, mi si passi il termine.
Ogni inclinazione è ammissibile e lecita. Diciamo che, insomma, ognuno valuta in base ai parametri che più gli stanno a cuore.
Certo è che invece di acquistare acriticamente tutto ciò che viene proposto perché ha un bel design, dovrebbero essere i clienti affezionati a chiedere di più al proprio produttore preferito... oltre "fare bella figura al bar".
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