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Trip report - Andermatt ed il cantone di Uri
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Mi cimento per la prima volta con questo trip report nella speranza che vi possa interessare.Sono immagini di luoghi spettacolari poco oltre i confini di casa nostra da scoprire in moto. Una sorta di “consiglio per gli acquisti” motociclistico per i vostri prossimi giri!
Itinerario:
Como – Lugano – Bellinzona - Biasca- Passo del Lucomagno – Disentis – Oberlpass – Andermatt – Sustenpass – Grimdelpass – Furkapass – Passo del San Gottardo – Biasca – Bellinzona – Lugano – Como. 470 chilometri. Tempo necessario: 11 ore e trenta di percorrenza con brevi soste, ca. 8 ore di guida. Questa la mappa:
Partiamo alle 7,30 da casa diretti a Como. Prima tappa, 40 minuti dopo, in dogana. Ci offrono il bollino autostradale svizzero a 40 franchi svizzeri o 40 euro. Cambio da… Svizzeri, comportamento da italiani. Conoscendo il giochino chiediamo di pagare con la carta di credito, i 40 franchi svizzeri diventeranno 29 euro sull’estratto conto! Risaliamo in moto per una settantina di chilometri di autostrada. Velocità 10 chilometri indicati oltre il limite (120 normalmente, 100 in galleria, 80 nei tratti con lavori in corso), considerando la tolleranza degli autovelox del 5% e quella tachimetrica non dovremmo avere sorprese. Si esce a Biasca circondati dalle montagne, da prati verdi tenuti in modo maniacale e da cime alpine ancora innevate. Da qui ci dirigiamo verso il Lucomagno. L’asfalto è perfetto fino ad una decina di chilometri dal passo quando il fondo stradale diventa di cemento con i classici saltelli fra una lastra e l’altra. Inoltre ho dubbi
sull’aderenza in curva e quindi la situazione comporta un minimo di attenzione. La salita è comunque piacevole e veloce. Traffico inesistente.
Eccoci al passo:
Dei sei che affronteremo oggi, secondo me è il meno affascinante (ed anche il più basso, 1916 metri).Comunque una buona alternativa a 30 chilometri supplementari di autostrada e passaggio obbligato per scavallare l’Oberalpass venendo da sud.
Dopo dieci minuti di pausa ristoratrice si scende a Disentis, attraversiamo il paese e risaliamo verso l’Oberalpass costeggiando la ferrovia che porta ad Andermatt. Ci sono parecchi motociclisti, camper e qualche auto che tuttavia non pregiudicano l’andatura. Si sale veloci con tante belle tirate di seconda e terza fra un tornante e l’altro.
Pass Cow Guardian!
Sullo sfondo del lago si vede la galleria della strada che scende ad Andermatt costeggiata dalla ferrovia a cremagliera che sale da queste parti.
La discesa ad Andermatt ed il tratto di strada che porta alla biforcazione per il Sustenpass sono degni della tangenziale est di Milano la mattina dei giorni feriali! Dalla biforcazione in poi il traffico scema e la strada diventa stupenda, ampi curvoni in salita ci portano piega dopo piega rapidamente al passo. Incontriamo anche una R1 schiantata contro il muro con il suo pilota sconsolato seduto sul guard rail ad aspettare il carro attrezzi.
Ci concediamo una breve sosta per la documentazione fotografica di rito.
Giornata meravigliosa!
La strada che scende a Innertkirchen da dove si risale al Grimselpass.
Al Grimselpass arriviamo intorno all’una. Sono passate cinque ore ma sembra di essere appena partiti per la piacevolezza del giro. Siamo in buona compagnia.
Stupendo!
Da li prendiamo una stradina strettissima a senso unico alternato (regolato da semaforo, un solo verde ogni ora per salire ed uno per scendere) lunga ca. 4 chilometri che porta al Hospiz Grimsel ed alla omonima diga. Siamo circondati da montagne, ghiacciai e marmotte che giocano a rincorrerersi fischiando nel loro caratteristico modo.
Facciamo un giro sulla diga per ammirare il ghiacciaio che si butta nel lago.
Risaliti in moto ritorniamo al Grimselpass per scendere a Gletsch da dove incomincia la salita al Furkapass. Bella strada, un tornante via l’altro. La mia zetina sopra gli 8000 si ammoscia un poco soffrendo l’altitudine ma in un baleno arriviamo al Belvedere.
Siamo di fianco al ghiacciaio del Rodano. Quota 2400 metri.
Il ghiacciaio, proprio in questo punto, dal laghetto morenico da origine all’omonimo fiume.
Mangiamo qualcosa in un baretto e visitiamo una galleria lunga un centinaio di metri scavata sotto al ghiacciaio. Si tratta di un semplice buco ma è emozionante pensare di stare in un posto così particolare!
Si risale in moto, il tempo è tiranno. Ancora qualche tornante ed in pochi chilometri siamo al quinto passo della giornata. Il Furka. Ci fermiamo cinque minuti, giusto il tempo per fare due foto e ripartire per casa.
Autoritratto!
La discesa verso Andermatt!
Sono ormai le 16,00 e ci aspetta il San Gottardo sul quale non ci fermeremo. La fatica e la necessità di essere a casa entro le 19,00, ora alla quale scade il mio permesso famigliare, consigliano un proseguimento in buona lena.
Ad Airolo entriamo in autostrada per procedere senza eventi particolari fino a casa.
Che dire, le foto non rendono giustizia al giro. Si tratta di posti bellissimi, incantevoli! In ogni villaggio attraversato ci aspettavamo che da una di quelle bellissime casette dai tetti spioventi uscisse Heidi in persona! Le strade sono magnifiche , perfette. Tutto è pulito, maniacalmente perfetto… Svizzero!
Per i lombardi che “camminano” abbastanza veloci la gita è fattibile in giornata. Non bisogna soffermarsi troppo sulla splendida natura nella quale si è immersi ma rimane comunque il tempo per qualche pausa. Però varrebbe la pena trascorrere tre\quattro giorni in questi luoghi prendendo la gita con molta maggiore calma e godendosi tutto il ben di Dio che queste terre possono offrire. Facendo base ad Andermatt si possono programmare uno o due passi al giorno e fermarsi a visitare gli incantevoli paesini, farsi una passeggiata sul ghiacciaio o una cena in un locale tipico.
Sabato si replica: Engadina!
Complimenti per il Report!!!
Lo hai fatto talmente bene che leggendo avevo la sensazione di esserci passato...
Mitico!!!
Bellissimo davvero! Mi ha messo una voglia...
Unico appunto: mi siete un po' scuri!
complimenti!
la foto del laghetto con gli iceberg è veramente suggestiva ^^
Splendio resoconto! Grazie davvero, Dimifox E complimenti per la giacca in pelle (tua o del tuo amico collega di giro?)
bè, veramente un bel giro, mi hai fatto venir la voglia di farlo...
il tuo compare è EKC?
Grazie dei complimenti, ieri sono tornato alle 9 di sera dopo 573Km in Engadina, altra splendida avventura... Quando ho un po' di tempo posterò il trip report!
Unico appunto: mi siete un po' scuri! :)
Lo so, eppure i cataloghi di abbigliamento per moto sono tutti sullo scuro. Diciamo che i colori chiari in moto non sono molto pratici, a meno che tu non abbia chi ti ripulisce le giacche tutte le sere che torni a casa!
Lui è riuscito a comprarsi una Halvarssons... Io dopo mille peripezie ci ho rinunciato!
Colgo l'occasione per ringraziare te della recensione della Chinook, molto ben fatta. E' quella che ha fatto venire la voglia a me è mio fratello di comprare Jofama.
il tuo compare è EKC?
Si, decisamente in forma malgrado il "botto"! In compenso è diventato un "fermone"!
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