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Calano gli incidenti stradali e i morti, ma...
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http://www.repubblica.it/motori/sicurezza/2010/11/17/news/incidenti_stra...
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i sinistri sulle strade costano al Paese 28 miliardi di euro e grazie ai dati di oggi l'obiettivo fissato per il 2010 (-50% morti sulle strade) ora appare più vicino, anche se l'Italia, con una riduzione del 40,3% è solo decima in UE. Vedremo.
Tornano ai numeri scopriamo che in totale nel 2009 ci sono stati 215.405 incidentu (-1,6%); 4.237 morti (-10,3%) e 307.258 feriti (-1,1%) e che la maggior parte di questi sinistri avviene su strade urbane (76%) con la bellezza di 44,7% morti e del 72,6% dei feriti, anche se i casi più gravi si verificano sulle strade extraurbane con il 5,1 decessi ogni 100 incidenti.
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In ogni caso, ancora una volta l'anello debole del sistema sono le due ruote: se l'indice di mortalità medio dei veicoli è pari a 0,9%, per motocicli e biciclette è più che doppio (1,9%). L'indice di lesività, che nella media è pari a 71,3%, raggiunge infatti il 100% per i motocicli, il 99,1 per i motorini e il 93,3 per le biciclette.
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se a bordo di un'autovettura, grazie anche ai dispositivi di sicurezza di cui dispongono i veicoli più moderni, la probabilità di subire conseguenze è di poco superiore a quella di restare incolumi (1,1 contro 1), a bordo di un motociclo per ogni conducente incolume ci sono 9 morti o feriti mentre a bordo di un ciclomotore il rapporto diventa 1 a 11. Praticamente la probabilità di riportare lesioni o morire a bordo delle 2 ruote è 10 volte maggiore che su una autovettura.
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i sinistri sulle strade costano al Paese 28 miliardi di euro e grazie ai dati di oggi l'obiettivo fissato per il 2010 (-50% morti sulle strade) ora appare più vicino, anche se l'Italia, con una riduzione del 40,3% è solo decima in UE. Vedremo.
Tornano ai numeri scopriamo che in totale nel 2009 ci sono stati 215.405 incidentu (-1,6%); 4.237 morti (-10,3%) e 307.258 feriti (-1,1%) e che la maggior parte di questi sinistri avviene su strade urbane (76%) con la bellezza di 44,7% morti e del 72,6% dei feriti, anche se i casi più gravi si verificano sulle strade extraurbane con il 5,1 decessi ogni 100 incidenti.
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In ogni caso, ancora una volta l'anello debole del sistema sono le due ruote: se l'indice di mortalità medio dei veicoli è pari a 0,9%, per motocicli e biciclette è più che doppio (1,9%). L'indice di lesività, che nella media è pari a 71,3%, raggiunge infatti il 100% per i motocicli, il 99,1 per i motorini e il 93,3 per le biciclette.
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se a bordo di un'autovettura, grazie anche ai dispositivi di sicurezza di cui dispongono i veicoli più moderni, la probabilità di subire conseguenze è di poco superiore a quella di restare incolumi (1,1 contro 1), a bordo di un motociclo per ogni conducente incolume ci sono 9 morti o feriti mentre a bordo di un ciclomotore il rapporto diventa 1 a 11. Praticamente la probabilità di riportare lesioni o morire a bordo delle 2 ruote è 10 volte maggiore che su una autovettura.
Le statistiche dell'ACI-ISTAT sarebbero anche interessanti. Peccato però che spesso siano prive di reale significato e facciano apparire le cose esattamente al contrario di come sono!
Ad esempio. Gli incidenti sono calati dell'1,6%. Bene! Ma la popolazione statistica è la stessa? Ed il campione? Ovviamente la risposta è no! Il consumo di carburante per autotrazione è calato nel 2009 vs il 2008 del 2,6% quindi le percorrenze chilometriche dei poco più di 48 milioni di autoveicoli che circolano in Italia sono diminuite (a parita di consumo, ma è ragionevole supporlo!). Gli incidenti sono logicamente proporzionali ai chilometri. Quindi, di conseguenza, gli incidenti per chilometro medio percorso sono aumentati e non diminuiti. Esattamente l'opposto di ciò che vuol far credere l'ACI che nel caso specifico paragona pere a mele!
Che i morti diminuiscano è invece inconfutabile anche alla luce di quanto ho scritto sopra. Penso che grande merito vada dato ai costruttori che hanno fatto enormi investimenti in R&D sul tema della sicurezza. Se oggi viaggiamo con auto supersicure il merito e loro, dei loro palloncini, delle scocche a deformazione programmata, delle barre anti intrusione, degli interrutori inerziali, etc, etc...
Sulle moto invece... Se si cade ci si fa male. Un po' per colpa nostra, perchè non adottiamo tutte le limitate protezioni che abbiamo a disposizione un po' per colpa dei costruttori che in tema di R&D non fanno praticamente nulla.
Molto per colpa delle istituzioni che fanno cose come questa:
http://www.motoblog.it/post/26709/foto-del-giorno-protezioni-per-piste-c...
oppure come questa:
http://www.motoblog.it/post/26975/foto-del-giorno-rotonda-architettonica
... ma il buon Lucchesi è contento... Contento Lui, preoccupato io!!!
vado un pò OT...
pdf dedicato al primo soccorso:
http://www.lulu.com/items/volume_63/3187000/3187881/2/print/3187881.pdf
link dedicato ai black point:
http://blackpoint.smaniadisicurezza.it/
Molto per colpa delle istituzioni che fanno cose come questa:
http://www.motoblog.it/post/26709/foto-del-giorno-protezioni-per-piste-c...
oppure come questa:
http://www.motoblog.it/post/26975/foto-del-giorno-rotonda-architettonica
... ma il buon Lucchesi è contento... Contento Lui, preoccupato io!!! |(
Quello che ha avuto stè gran pensate mi sà che è parente del sindaco della scuola in "verde"........ma da dove saltano fuori stì dementi?e sopratutto perchè gli si permette di poter decidere queste cose a gente che non sà neanche di essere al mondo?
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