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Scegliere gli stivali da moto
In moto è fondamentale indossare sempre calzature adeguate.
La protezione dei piedi è spessissimo trascurata: è normale incontrare motociclisti e scooteristi/e in scarpe da ginnastica o peggio infradito o scarpe col tacco.
Piedi a rischio
Si stima che nel 16% degli incidenti in moto si abbia un infortunio, anche grave, ai piedi e nel 23% alle caviglie1. Percentuali importanti. Non c'è bisogno di ricordare quanto tali infortuni possano essere antipatici e invalidanti.
Secondo una nota ricerca di quasi trent'anni fa (Hurt, 1981)2, indossando stivali specifici si ha il 50% di probabilità in meno di riscontrare lesioni ai piedi. Noi possiamo affermare con buona approssimazione che con i progressi dei materiali, della ricerca e delle norme specifiche (le omologazioni) avvenuti negli ultimi anni questa percentuale può solo che crescere.
Lo stivale e la sua omologazione
Gli stivali da moto, quindi, devono essere rigidi, difficilmente penetrabili da eventuali corpi contundenti, devono resistere all'abrasione di una scivolata anche lunga, devono proteggere le articolazioni sensibili della caviglia e le dita dei piedi, devono coprire e difendere la tibia. E devono essere, cosa non da sottovalutare, comodi ed ergonomici.
Tutte caratteristiche che ritroviamo nello standard EN 13634 che stabilisce come devono essere realizzati e quali test debbano superare gli stivali da moto per uso professionale (ma secondo noi questa distinzione fra motociclisti professionali e non professionali è capziosa: tutti dobbiamo pretendere prodotti che superino severi test!).
Fortunatamente questa normativa (a differenza di quella sulle tute e quella sui guanti) è stata ben accolta dai produttori di calzature, e sono disponibili attualmente molti modelli omologati: è possibile accontentare quasi tutti i tipi di piedi e tutte le esigenze. È doveroso menzionare - e non voglia sembrare pubblicità gratuita, la XPD (divisione calzature della Spidi) che ha recentemente omologato secondo la EN 13634 di livello 2 diversi modelli da pista e sport-touring. La Scott inoltre produce l'unico stivale da cross omologato di livello 2 di cui siamo a conoscenza. I livello 2 sono probabilmente anche altri, ma per un qualche curioso motivo i produttori evitano di pubblicizzarlo (ma siamo interessati ad eventuali segnalazioni).
Gran parte del mercato è però composto di stivali omologati livello 1 (e infiniti non omologati, che avremo la bontà di ignorare). La differenza sostanziale fra i due livelli è data dalla resistenza all'abrasione (5 secondi contro 12). Lo scarto è elevato, quindi se stiamo acquistando un livello 1 sarebbe bene verificare sul libretto informativo i secondi di abrasione dichiarati nel test report3. Non sempre però tale informativa è presente nella scatola e questo è un punto che andrebbe seriamente migliorato dai produttori.
Noi consigliamo sempre di optare per la maggiore sicurezza possibile. In ogni caso uno stivale omologato di livello 1 è comunque migliore di qualunque stivale non omologato; come diciamo sempre forse il non omologato è altrettanto buono, ma chi ce lo garantisce?
Scegliere gli stivali
Veniamo ai consigli pratici per chi è alle prime armi e non sa da che parte iniziare quando deve acquistare un paio di stivali (fatelo subito, i primi giorni in moto sono quelli in cui più spesso si rischia di appoggiarsi la moto sul piede!)
Per prima cosa cercate e controllate sempre la presenza del pittogramma riportante la normativa EN 13634 e i numerini (1 o 2) disposti al lato del disegno (identificano il livello). Disdegnate qualunque stivale che vi verrà fatto vedere senza omologazione. Ignorate il negoziante quando vi dirà che l'omologazione non serve a niente. Succederà, fidatevi.
In fase di acquisto è sempre necessario provare lo stivale in posizione “da moto” (salite su una moto o sedetevi piegando le gambe facendo finta di in sella e simulate i movimenti di guida), la calzata deve essere perfetta per il vostro piede (ma tenete conto che lo stivale va indossato con un calzino spesso: non provatelo con un pedalino in filo di scozia!), le dita devono avere una certa libertà in punta (lo stivale omologato ha comunque il puntale e la suola rigidi, non cederà mai), perché il piede deve poter “respirare” per non perdere sensibilità e non far male dopo ore di guida, la caviglia deve essere ben fasciata (troppo gioco sarebbe pericoloso e vanificherebbe in parte la protezione dello stivale). Guai se gli stivali sono troppo stretti, o troppo larghi, o vi fanno male, o vi premono i ditini o fanno pieghe strane sulla tomaia. Cambiate modello. Se poi state scegliendo un turistico provate anche a fare due passi. Non sono certo scarpe da passeggio, ma se riuscite a muovervi senza lancinanti dolori è meglio.
La scelta di uno stivale da moto è un'operazione delicata e importante. Dedichiamogli tutto il tempo necessario e non azzardiamo acquisti on-line se non si conosce già il modello. Ne va del confort di guida e della nostra sicurezza sia attiva che passiva; uno stivale sia protettivo che comodo e sensibile sui comandi ci dà sì protezione nella malaugurata ipotesi di una caduta, ma ci permette anche di guidare meglio e con più concentrazione. Bisogna anche considerare la traspirazione, la ventilazione, la protezione dalle intemperie, dall'acqua, dal freddo, mediante membrane e imbottiture “intelligenti”: tutte caratteristiche di cui dobbiamo tener conto e che dobbiamo valutare assieme alle nostre esigenze (uso turistico? allora membrana impermeabile e magari fodera termica; pista? allora magari pelle ampiamente traforata... eccetera).
In ogni caso se si ha in programma di acquistare un solo paio di stivali, date la preferenza a quelli dotati di membrana impermeabile: potrete usarli tutto l'anno senza la seccatura di usare ghette e sovrascarpe. Sono disponibili modelli omologati e impermeabili anche di linea sportiva - per chi non sopporta lo stivale turistico o lo trova poco "avvolgente". Se la membrana è di buona qualità saranno sopportabili anche d'estate, sia chiaro che uno stivale impermeabile è sempre più caldo di uno areato, ma è anche più versatile.
Il materiale migliore per la tomaia è ancora a pelle bovina, che unisce una certa traspirabilità all'indiscussa protezione. È molto in voga l'uso di microfibra e di lorica, più economici e compatibili con chi ha ideali animalisti. Purtroppo i materiali sintetici non sono ancora al livello della pelle, sia come protezione (omologazione al massimo di livello 1), che come confort.
Per quanto riguarda i protettori antitorsione, gli slider e tutte quelle cose lì che fanno tanta scenografia negli stivali racing, non sappiamo cosa dirvi. Sono ritrovati che appartengono ai vari produttori. Se funzionino o meno non ci è dato di sapere, non esistono test a riguardo. Sono testati per l'omologazione (in modo opzionale) solo i protettori per la caviglia e lo stinco. Tutto il resto è lasciato alla fiducia che possiamo avere per l'azienda produttrice e al suo centro ricerca e sviluppo. Se ci è permessa una opinione personale, uno stivale ben costruito non ha bisogno di pacchianerie per essere efficace. Ma siamo aperti a qualunque innovazione tecnologica se funzionale alla nostra sicurezza.
Scarpe da moto? Ma anche no
Rimanendo sulle proposte fantasiose del mercato, vanno molto di moda ultimamente gli scarpini “tecnici” da moto. Essi non sono omologabili (lo standard stabilisce un'altezza minima di 16 centimetri dalla soletta alla parte superiore della calzatura oltre alla rigidità della suola e del puntale – che tali scarpini difficilmente presentano), e offrono una protezione limitata alle estremità inferiori. Anche se possono essere pratici in alcune situazioni tendiamo a sconsigliare questa tipologia di calzature.
Se non potete farne assolutamente a meno, in fase di acquisto valutate attentamente i materiali e la cura costruttiva (in mancanza di omologazione sempre meglio la vera pelle), la rigidità della suola e della punta, la protettività della caviglia. Se ne bocciamo l'uso in moto (poco può una scarpa per quanto tecnica ad esempio se il piede rimane incastrato fra moto e asfalto), possiamo affermare che la scarpa tecnica può essere accettabile in scooter ed essere un buon compromesso “meglio che niente” nell'uso urbano.
Per una ragazza, ad esempio, scivolare in motorino (ma basta anche una perdita di equilibrio in manovra) indossando una scarpa aperta (spiace ripeterlo, ma una cosa che a noi sembra così scontata in realtà scontata non è) significa, nella migliore delle ipotesi, non poter più indossare una scarpa elegante per settimane.
In conclusione, oggi come oggi sono reperibili diversi modelli di stivali omologati EN 13634, molti di livello 1, alcuni di livello 2. Visto che c'è la possibilità ci sembra d'obbligo acquistare solo stivali omologati. E soprattutto indossiamoli sempre.
1)Otte, D., Schroeder, G. & Richter, M. (2002),
Possibilities for load reductions using garment leg protectors for motorcyclists: a technical, medical and biomechanical approach, 46th Proceedings, Association for the Advancement of Automotive Medicine, pp 367-385.
2) Hurt, H.H., Ouellet, J.V. and Thom, D.R. (1981), Motorcycle Accident Cause Factors and Identification of Countermeasures, Volume 1: Technical Report - Traffic Safety Center, University of Southern California, Los Angeles, California (Final Report)
3) Test report: ovvero il rapporto dei risultati dei test superati per ottenere l'omologazione
Per saperne di più
- The Hurt Report
- http://www.rideforever.co.nz/gear_up/choose_boots.html
- http://www.roadsafety.mccofnsw.org.au/a/87.html
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Commenti
10 comments postedComplimenti, ancora una volta ottimo il livello di informazioni dato in questo blog! Vi supporto 100%!!!!
F
grazie caro, eventuali recensioni e proposte sono ben accette.
anche da parte mia
appena torno dal viaggio di nozze (parto lun 22) recensisco gli stivali x-land e i pro fender hp ^^
F
bella recensione! completa ed esaustiva!
ora ci aspettiamo un bell'elenco di prodotti omologati da tenere aggiornato! se in qualche modo posso essere d'aiuto, sono disposto a dare una mano!
PS: ripeto quanto scritto nella recensione precedente: non sapete come faccio a rispondere al post in generale e non all'ultimo commento scritto?
il sito è ancora in fase beta per quanto riguarda i dettagli... portate pazienza...
cmq l'articolo è nato dalla collaborazione fra me e alax... alax aveva proposto un bell'articolo per addetti ai lavori, io l'ho riscritto per essere adatto anche ai niubbi...
abbiamo già un articolo con l'elenco dell'abbigliamento... guarda lì a fianco se mi date una mano magari preparo una lista per produttore e tipologia di tutto l'abbigliamento mondiale omologato... ma è solo una cosa statistica, non è che sia così utile.
Bravissimi, ragazzi. Ottimo articolo, che manca solo di una lista di prodotti sul mercato per raggiungere la perfezione .
Congratulazioni per l'ottimo lavoro. Assoluti mertievoli di plauso. Grazie davvero.
per oa la lista sta qua. http://www.motosicurezza.com/abbigliamento-moto-omologato ;)
piccola ma esiste!
...anche da parte mia!
Ciao a tutti,
vorrei rivolgere subito un ringraziamento ai fondatori dell'iniziativa. Con coniglione in particolare ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere virtuali su quell'altro forum. E comunque è già un po' di tempo che leggo e seguo le vostre pubblicazioni.
Purtroppo, nonostante, l'impegno di motosicurezza.com, non è ancora disponibile un elenco di prodotti omologati e recensiti sufficientemente esteso da permettere a chiunque di trovare il prodotto adatto alle proprie esigenze.
Non vorrei generalizzare (infatti per le giacche e i protettori ci sono più segnalazioni), ma mi riferisco in particolare al settore degli stivali per utilizzo turistico. Stivali insomma adatti anche a scendere dalla moto, passeggiare, visitare posti, magari trascorrere un'intera giornata a zonzo senza che ti vengano le piaghe ai piedi. Bene, per un prodotto versatile e utile, direi, come lo stivale touring non si trova quasi niente. Si sa che in genere qusto tipo di calzature offre meno protezione degli stivali racing. Punto. Ma se uno non volesse comprare gli stivali da pista???
Devo constatare che la situazione è difficile. Tanto per la scarsezza di prodotti omologati in questa classe (ho appena consultato la Stylmartin con esito negativo), quanto per la difficoltà di reperire in negozio quel minimo di assortimento necessario a fare prove e confronti tra prodotti diversi. Anche i negozianti ne sanno molto poco.
Cosa deve fare chi non vuole prendere una sola (leggi: stivali non omologati e non protettivi) ma neanche spendere un capitale?
Tra i vari prodotti, ve ne sono alcuni che sembrano realizzati con cura e che dispongono di varie protezioni (tibia, malleolo, calcagno, ...) ma che non sono omologati (come gli Stylmartin Delta RS di cui sopra). Sono questi prodotti da evitare perchè di non buona qualità (intesa nel senso di sicurezza) o semplicemente sono le aziende produttrici che hanno deciso di non spendere soldi in certificazioni di cui la maggior parte dei motociclisti se ne frega?
Grazie
r.